Page 7 - Attualità Elettrotecnica Gennaio-Febbraio 2019
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del fine vita, gene- rando consapevo- lezza che il corretto smaltimento dei di-
spositivi tecnologici salvaguarda l’ambiente e crea valore economico.
A corredo della campagna un primario Istituto di Ricerca è stato incaricato di rilevare quale sia stata l’efficacia della campagna e di conoscere quali siano i temi su cui dovranno essere incentrati futuri piani di comunicazione.
fotovoltaico, serve uno sforzo straordinario
Nel mese di settembre 2018, con 2,35 miliardi di chilowattora prodotti (+14,4% rispetto a un anno fa), il fotovoltaico ha coperto l’8% della produ- zione elettrica nazionale con impianti della potenza di circa 20 GW. Il par- co italiano conta oggi 815.000 impianti, i quali ogni anno possono produr- re circa 25 miliardi di chilowattora. Tuttavia, con la fine del Conto Energia si è registrata una frenata nella posa di nuovi pannelli solari e nel quadrien- nio 2014-18 l’installato si è attestato ormai attorno ai 400 MW annui, appe- na sufficienti a sostituire la capacità produttiva che si perde con l’invec- chiamento dei pannelli. Con i nuovi obiettivi della Ue, che prevedono di raggiungere il 32% di energia rinnovabile al 2030, l’Italia dovrà rivedere al rialzo il target previsto dalla Strategia Energetica Nazionale SEN 2017 (28%), e le rinnovabili dovranno fornire il 62% dell’energia elettrica contro il 55% dell’impegno attuale. In questo scenario, il fotovoltaico dovrebbe collocarsi sui 68 GW contro i 19,7 GW del 2017, arrivando a produrre 80 miliardi di chilowattora l’anno. Questo mentre impianti per complessivi 19 GW termineranno gli incentivi tra il 2029 e il 2035. Sono alcuni dei dati emersi nel corso del convegno “Il fotovoltaico italiano verso il 2030. Sce- nari per il rinnovamento e per i nuovi impianti”, organizzato da Althesys, che si è svolto a Rimini il 7 novembre scorso. Secondo le analisi discusse durante l’evento, l’età media degli impianti fotovoltaici italiani è compresa tra gli 8-10 anni. Le installazioni di dimensioni maggiori (utility scale di po- tenza superiore a 0,8 MW) costituiscono lo 0,8% in numero ma ben il 44% della capacità totale e il 50% della produzione. Si comincia ora a sentire l’effetto dell’età dei pannelli, con una perdita media di produzione dell’1,6% all’anno. Per gli impianti entrati in esercizio prima del 2011, quando le tecnologie costruttive dei pannelli erano differenti, la riduzione media annua è del 2,2%, molto superiore al calo fisiologico (0,5% per monocristallino). Il decadimento reale rilevato è superiore a quello teorico a causa di difetti e scarsa qualità di alcuni componenti, per inadeguatez- ze nella progettazione, costruzione, gestione o nel monitoraggio degli im- pianti. La nuova potenza (circa 400 MW/a) è appena sufficiente a sostitui- re quella che si perde con l’età: senza interventi di promozione degli in- vestimenti, al 2030 la “perdita” totale potrebbe arrivare a 5 GW, pari al 25% circa della potenza esistente al 2018. “Per avvicinarsi agli obiettivi al 2030 serve uno sforzo straordinario, ha sottolineato Alessandro Maran- goni, ceo di Althesys, sia per preservare e usare meglio l’esistente che per realizzare nuovi impianti. Per fare interventi di revamping e repowe- ring servono una semplificazione dei procedimenti autorizzativi, regole chiare per mantenimento degli incentivi sulle potenze originarie, modifi- che alle normative e autorizzazioni locali per l’uso delle aree asservite e un coordinamento per adeguare la rete per ricevere la potenza incrementale, ma servono anche strumenti di policy efficaci. Bisogna creare le condizio- ni perché i PPA decollino e si valutino adeguatamente le potenzialità del- l’autoconsumo e la disponibilità di aree”.
la sfida del patrimonio immobiliare italiano
Efficienza energetica e deep renovation. Sono queste le parole chiave che indicano la via da seguire per riqualificare l’intero parco immobiliare del nostro Paese, abbattere le emissioni del settore edilizio e rendere grattacieli ed edifici più sostenibili sotto il punto di vista ambientale.
Di questo si è parlato al convegno “Il patrimonio immobiliare italiano: un’infrastruttura strategica al servizio del sistema energetico del Paese” tenutosi a Roma lo scorso ottobre, alla Camera dei Deputati e organizza- to da Kyoto Club con il sostegno di Knauf Insulation e il patrocinio del Mi- nistero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Green Buil- ding Council Italia. Il rinnovamento del parco edifici e del costruito del nostro Paese è un’azione necessaria per abbattere le emissioni climalte- ranti, rispettare gli impegni presi con l’Accordo di Parigi e contribuire a raggiungere i target europei previsti dal Quadro per il Clima e l’Energia (-40% di emissioni al 2030 rispetto al 1990). Anche alla luce del fatto che, come riportato dai dati, gli edifici sono responsabili del 40% del consumo globale di energia nell’Unione. A livello europeo, l’efficienza energetica si configura come uno dei pilastri per la strategia di decarbo- nizzazione dell’economia: in base alla direttiva Ue 2018/884, approvata dal Parlamento e dal Consiglio UE la scorsa primavera, i Paesi europei dovranno mettere a punto nei prossimi anni un piano strategico che pun- ti a sostenere la ristrutturazione degli edifici sia pubblici che privati, al fi- ne di ottenere un parco edifici decarbonizzato e ad alta efficienza ener- getica entro il 2050 e di facilitare la trasformazione degli edifici esistenti a energia quasi zero. I target indicati prevedono di raggiungere il 32,5% di efficienza energetica entro il 2030 ed è fissato un obbligo di risparmio energetico annuo dello 0,8% per il periodo 2021-2030. Entro il marzo del 2020, gli Stati membri dell’Unione europea, Italia compresa, dovranno recepire la direttiva sull’efficienza energetica.
presentato a Varese il progetto “una pila alla volta”
Si è tenuta a Varese lo scorso novembre, presso la Sala dei Matrimoni del Comune, la conferenza stampa durante la quale è stato presentato il pro- getto “Una Pila Alla Volta”, importante iniziativa di sensibilizzazione sulla corretta gestione dei rifiuti di pile e accumulatori promossa dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Il progetto giunto alla sua seconda edizione, si rivolge a ragazzi di età compresa tra i 10 e i 14 anni, ai loro docenti e le loro famiglie. Questo si struttura in due percorsi paralleli ma comunicanti tra loro, quello didatti- co-educativo, mirato ad approfondire il tema della raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti di pile e accumulatori. Il secondo percorso è quello del contest: una vera e propria gara, composta da 3 prove, a chi si im- pegna di più nel fare e comunicare la raccolta differenziata delle batte- rie, durante la quale squadre di ragazzi e ragazze, guidati da un tutor maggiorenne, dopo essersi iscritti sul sito www.unapilaallavolta.it po- tranno competere per vincere uno dei premi in palio e ottenere il titolo di campione del riciclo. Per ogni prova le squadre dovranno produrre una testimonianza foto o video che dovranno caricare sulla piattaforma del progetto e cercare di ottenere voti utili per la vittoria e diffondere i conte- nuti prodotti sui social. Le 30 squadre che otterranno più punti potranno
attualità elettrotecnica - gennaio/febbraio 2019 - numero 1
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