Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 10

ben condotto di pianificazione dello sviluppo
di un DC dovrà iniziare con il calcolo della
dimensione del carico critico che deve esse-
re alimentato e protetto. L’utilizzo di gruppi di
continuità (o UPS) modulari aiuta ad avere
Data Center sempre più efficienti, riducendo
le perdite per sovradimensionamento in tutto
il suo ciclo di vita. Oggi si possono trovare
sul mercato apparecchiature UPS che per-
mettono di soddisfare i requisiti di adattabili-
tà. Questa tipologia di UPS modulari permet-
tono di adeguarsi alle condizioni di carico ri-
chieste e lavorare nella parte di curva a più
alta efficienza. Vi sono comunque ancora
ampi margini di miglioramento da conquista-
re. Numerose sono le iniziative a livello euro-
peo e i consorzi creati per realizzare frame-
work tecnologici e di business che permetta-
no ai Data Center di prossima generazione
di interagire con le infrastrutture energetiche
delle smart city, attraverso scambi di ener-
gia elettrica e termica. Una contribuzione at-
tiva quindi al raggiungimento degli obiettivi
di efficienza energetica.
La sicurezza
I Data Center sono tra i componenti più criti-
ci delle infrastrutture moderne, nonostante
siano poco visibili. La nostra società basa
sui CED molti dei suoi meccanismi di funzio-
namento: è essenziale perciò, garantirne
una disponibilità del 100%. Nonostante gli
accorgimenti adottati durante la progettazio-
ne e nelle fasi operative, si possono verifica-
re cali di potenza e interruzioni dell’alimenta-
zione elettrica, che rischiano di compromet-
tere la qualità e la disponibilità dei Data Cen-
ter, causando perdite di dati, indisponibilità
di servizi essenziali, rischi per l’hardware e
perdite economiche anche di milioni di dol-
lari. Ecco perché i gruppi di continuità o UPS
sono ormai una risorsa indispensabile per il
settore dei DC.
L’UPS interviene sulla potenza in ingresso,
eliminando picchi, sbalzi, rumore e armoni-
che. In caso di totale assenza di rete, l’ali-
mentazione viene fornita da batterie o altri si-
a
ttualità
e
lettrotecnica - gennaio/febbraio
2015
- numero
1
10
L
a città intelligente (
smart city
) è un in-
sieme di strategie di pianificazione ur-
banistica tese all’ottimizzazione e al-
l’innovazione dei servizi pubblici grazie al-
l’impiego diffuso delle nuove tecnologie del-
la comunicazione, della mobilità, dell’am-
biente e dell’efficienza energetica, al fine di
migliorare la qualità della vita e soddisfare le
esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.
Un
Data Center
è un luogo fisico attrezzato
con tutte le infrastrutture e gli impianti di ba-
se idonei ad alloggiare i principali elaborato-
ri elettronici delle informazioni di una o più
organizzazioni, oltre ai componenti associa-
ti quali sistemi di telecomunicazione e di ar-
chiviazione dei dati.
L’integrazione fra tecnologie energetiche,
comunicazioni mobili, infrastrutture sosteni-
bili è un fattore indispensabile per arrivare
alle cosiddette
smart city
, le città intelligenti
il cui obiettivo ultimo è migliorare i servizi of-
ferti ai cittadini e alle imprese. Tutto ciò crea
un immenso labirinto di dati da cui dipende
la nostra società. Ai crocevia di questo labi-
rinto ci sono i Data Center, ognuno dei quali
contiene enormi quantità di informazioni. Fi-
no a poco tempo fa, questi “serbatoi di co-
noscenza” erano le sale computer delle
aziende di una certa dimensione, che dispo-
nevano del personale informatico in grado
di gestirle. Negli anni, l’infrastruttura IT è di-
ventata talmente complessa da essere inge-
stibile dalle sole aziende che, di conseguen-
za, hanno cominciato a delegare a esperti
esterni le attività “non core” di progettazio-
ne, sviluppo, controllo e manutenzione.
L’esplosione di dati generati da aziende e
da utenti privati ha ben presto esacerbato
questo trend, innescando una crescita qua-
si esponenziale del numero di Data Center.
I
Data Center
(o NOC - Network Opera-
tions Center - o CED - Centro Elaborazione
Dati), con il loro equipaggiamento compo-
sto da computer, server, periferiche e gli al-
tri dispositivi IT (Infomation Tecnology) ad
essi correlati, come le linee di telecomuni-
cazione e i dispositivi di archiviazione dati
a cura del Gruppo di Lavoro Tecnico UPS di ANIE Automazione
(Storage), e i gruppi statici di continuità
(UPS), sono i centri nevralgici di gran parte
della vita moderna.
La dimensione dei Data Center si è accre-
sciuta al punto tale che ormai si parla di
isole o quartieri informatici che “alimenta-
no” la terra intera e che consumano grandi
quantità di energia. Parliamo di macchine
che sono in funzione 24 ore su 24 ore, che
hanno bisogno di alimentazione elettrica e
raffreddamento costante. Si stima che at-
tualmente i Data Center siano responsabili
di circa 1,5% - 2% dei consumi energetici
totali (negli Stati Uniti e in Europa) e che il
potenziale di efficienza energetica, legato ai
possibili interventi di miglioramento, consen-
ta riduzioni comprese tra il 20% ed il 50% del
fabbisogno attuale.
In questi contesti, quindi, è indispensabile
l’ottimizzazione delle potenze in gioco sia
elettriche (da qualche kilowatt a decine di
megawatt) sia termodinamiche e meccani-
che. I Data Center sono entità delicate e ne-
vralgiche, che la stessa Comunità Europea
ha classificato con la Direttiva 114/CE del
2008 come “infrastrutture critiche” e per le
quali ha previsto stretti valori di perdite e
d’inquinamento, emanando al riguardo la Di-
rettiva 27/UE dell’ottobre 2012 sulle alte effi-
cienze energetiche e la Direttiva 125/CE del
21 ottobre 2009 sulla progettazione ecocom-
patibile dei prodotti connessi all’energia.
Nell’ambito normativo anche il CEI ne ha co-
dificato il modus operandi con alcune norme
tra cui:
• la guida CEI 315-8 “Linee guida sull’effi-
cienza energetica nei Data Center”
• la CEI 306-10 “Sistemi di cablaggio strut-
turato”
I consumi del Data Center si possono divide-
re in tre parti principali, in ordine crescente:
alimentazione, raffreddamento e IT equip-
ment. Il lavoro utile è rappresentato dall’ela-
borazione dati nei dispositivi IT, il cui consu-
mo però è circa la metà della totale energia
richiesta, che deve coprire le esigenze di
raffreddamento e accessorie. Un esercizio
Può una città considerarsi intelligente senza l’apporto di
informazioni strutturate? E possono queste informazioni
essere immagazzinate in un luogo non sicuro dal punto
di vista energetico? Certamente no. Ecco perché
i data center, e gli UPS che li alimentano,
sono importanti
i data center e la
smart city
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