a
ttualità
e
lettrotecnica - novembre
2013
- numero
9
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mi impulsi di assorbimento. In sostanza un
analizzatore di rete “classico” non può in al-
cun modo essere utilizzato a questo scopo;
lo strumento in questione viene identificato
dalla definizione “wattmetro di precisione”,
con la clausola di poter soddisfare le capaci-
tà di misura richiesta dalla norma CEI EN
62301. I reparti di Progettazione, Produzione
e Ricerca e Sviluppo sono e saranno quindi
sempre più profondamente coinvolti nella mi-
sura di Potenza e nella valutazione dell’Effi-
cienza Energetica dei propri prodotti, a parti-
re dai più semplici elettrodomestici quali una
“semplice” macchina da caffè o frigorifero fi-
no a situazioni ed apparecchiature molto più
complesse quali i motori, i trasformatori e gli
alimentatori in generale, gli inverter per utiliz-
zo industriale e fotovoltaico, i veicoli a trazio-
ne ibrida o totalmente elettrica, le linee auto-
matiche di produzione come presse, estruso-
ri, forni industriali, le macchine di confeziona-
mento, i robot industriali, i sistemi automatici
di trattamento dell’aria e dell’acqua ecc…
In conclusione
La conclusione appare quindi piuttosto sem-
plice dal punto di vista generale di concetto
ma decisamente articolato e multiforme dal
punto di vista strettamente tecnico ed opera-
tivo; la strumentazione di misura della Poten-
za Elettrica è varia e disparata perciò la va-
lutazione e l’identificazione del miglior watt-
metro per le proprie necessità deve essere
fatta con cura, attenzione e competenza.
L
a Potenza elettrica è una grandezza che
definisce il grado di lavoro istantaneo
che un determinato oggetto, bene o per-
sona sta svolgendo e che quindi può essere
visto dal punto di vista produttivo, sotto forma
di potenza generata o dal punto di vista dello
sforzo compiuto, ed in questo caso si può par-
lare di potenza consumata o assorbita.
Qualsiasi apparecchiatura ad alimentazione
elettrica consuma potenza elettrica dal mo-
mento che viene accesa e contemporanea-
mente può consumare ulteriore potenza per
svolgere il proprio compito nonché produrre
potenza nel caso in cui questo sia il suo sco-
po primario. Sebbene per molti decenni pas-
sati l’evoluzione industriale si preoccupasse
unicamente della capacità produttiva ed
operativa finale delle apparecchiature, nel
corso degli ultimi anni ha giustamente acqui-
sito importanza il rendimento elettrico com-
plessivo tramite la ricerca sempre più spinta
di ridurre i consumi primari di energia, ovve-
ro in termini molto più grossolani, di abbatte-
re i “costi di acquisto”. In questi termini oggi
sentiamo quotidianamente parlare di “rispar-
mio energetico” o più correttamente di Effi-
cienza Energetica. Il sentire comune inter-
preta questo risparmio come richiesta di pri-
varsi o di ridurre l’utilizzo di un bene energe-
tico mentre l’evoluzione tecnologica ambisce
a ridurre il consumo primario mantenendo od
innalzando il valore del “servizio” ottenuto. In
questo ambito ogni azienda produttrice di
apparecchiature e componenti elettrici ha in-
vestito molto nella Ricerca e nello Sviluppo di
beni che assorbano sempre meno Potenza e
quindi consumino sempre meno Energia.
A far da spartiacque per l’innovazione tecno-
logica hanno avuto un ruolo prioritario i Comi-
tati Elettrotecnici Europei ed Internazionali
tramite la pubblicazione di Normative Tecni-
che sempre più dettagliate, precise e severe
nonché la Comunità Europea ed i propri stati
membri che molto spesso hanno recepito ta-
li norme trasformandole in Direttive Comuni-
tarie e quindi in Legge. Un esempio lampan-
te di tutto ciò sono certamente Le Direttive
per la Progettazione EcoCompatibile di pro-
dotti che consumano energia (2009/125/CE),
che definiscono un quadro normativo gene-
rale a cui i produttori di dispositivi che con-
sumano energia (EuP) o che influiscono sul
consumo energetico (ErP) e che possono
contribuire significativamente al risparmio
energetico attraverso il loro utilizzo, devono
attenersi, gia in fase di progettazione, per in-
crementare l’efficienza energetica e ridurre
l’impatto ambientale negativo dei propri pro-
dotti.
Le modalità di funzionamento
La più importante tra le misure previste dalla
Direttiva e senz’altro quella relativa alle mo-
dalità di funzionamento definite “Stand-By” e
“Off-Mode”. Lo scopo di queste misure è
quello di assicurare che tutti i prodotti elettro-
domestici e da ufficio utilizzino la minor
quantità possibile di energia, quando posti
nella modalità stand-by, ovvero nella condi-
zione di non esercizio della propria funzione
principale ma comunque in stato di accen-
sione e pronto all’uso e nella modalità off-mo-
de, ovvero in stato di spegnimento. Le moda-
lità Stand-by e Off-Mode sono presenti in tan-
tissimi prodotti in quanto sono svariati e di di-
versa tipologia quelli che possiedono tali fun-
zioni operative quali, ad esempio, lavastovi-
glie, lavatrici ed asciugatrici, elettrodomestici
portatili, impianti stereo, videogiochi, TV
ecc... E da sottolineare inoltre che lo scopo
delle Direttive EuP-ErP è molto più ampio ri-
spetto alle Direttive RAEE e RoHS in quanto
richiede che la progettazione EcoCompatibi-
le diventi parte integrante della marcatura
CE. La valutazione dei consumi in stand-by
richiede strumenti e metodologie particolari
in quanto le potenze in gioco sono molto bas-
se (di solito dell’ordine di qualche Watt o an-
che minori) e, soprattutto, perché nelle mo-
derne apparecchiature elettroniche gli assor-
bimenti sono tutt’altro che sinusoidali e co-
stanti nel tempo. In questo ambito gli stru-
menti e le metodologie “particolari” vengono
classificate dalla norma che richiede l’utilizzo
di strumenti con una risoluzione di 0,01 W o
inferiore, associata a un’accuratezza della
misura della potenza attiva dello 0,5% o mi-
gliore, con la capacita di analizzare brevissi-
a cura di Asita
Una grandezza elettrica ben nota
necessita, per la sua misura,
di strumenti adatti che
consentano una corretta
valutazione dei consumi
la misura di
potenza