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Cambia la musica, rispetta l’ambiente

web4-REMEDIAA Natale, e non solo, tanti nuovi strumenti all’avanguardia sono entrati nelle case e favoriranno l’ulteriore abbandono di vecchie tecnologie anche nel settore musicale: stereo, autoradio, mangiacassette, lettori per vinili e CD di vecchia generazione – che tra il 1980 e i primi anni 2000 andavano a ruba nei negozi – sono oggi, infatti, sempre più frequentemente sostituiti non solo da smartphone, ma anche da stereo digitali dalle mille funzioni con connessioni wireless e bluetooth e dalle ormai diffuse piattaforme digitali e servizi di streaming, come YouTube o Spotify, utilizzate da circa il 70% dei giovani solo in Italia. Per parlare di numeri, basti pensare che, secondo un’analisi condotta da Price WaterhouseCooper per conto della Fimi (Federazione Industria Musicale Italiana), già nel 2004 ha avuto inizio un calo generalizzato delle vendite di stereo, mangianastri e autoradio per l’ascolto di cassette e vinili. Qualche anno più tardi hanno cominciato a diminuire anche le vendite dei CD, a fronte della diffusione dello streaming in ambito musicale, che oggi sta trovando il suo apice. Allo stesso tempo, i progressi della tecnologia hanno cominciato a correre sempre più velocemente anche per la musica. Sono dati che testimoniano un cambiamento importante nel mercato musicale che si traduce, al di là dei trend in termini di vendite, in un grande numero di apparecchi elettronici inutilizzati, perché non più di tendenza o perché tecnologicamente obsoleti. Eppure, anziché dimenticarli in un cassetto o lasciarli a prendere polvere nelle case in soffitte e cantine o, peggio ancora, gettarli nei contenitori della raccolta indifferenziata, un modo per recuperarli c’è, attraverso il riciclo! Questa speciale tipologia di rifiuto infatti, se correttamente differenziata, viene avviata al riciclo presso impianti di trattamento specializzati, ottenendo materiali come ferro e alluminio, vetro e plastica, pronti per essere riutilizzati per creare nuovi oggetti e ascoltare nuova musica su supporti sempre più evoluti, al passo con i cambiamenti della tecnologia. Ad esempio, il riciclo di uno stereo da 2,5 kg può evitare l’immissione di 4 kg di CO2 e recuperare fino al 94% di materiali: 1,4 kg di plastica, 0,5 kg di ferro, 0,18 kg di rame e 0,23 kg di alluminio. Per spiegare tutti i benefici legati al corretto avvio al riciclo, trattamento e smaltimento degli apparecchi tecnologici per stare al passo con le ultime tendenze in ambito musicale, Remedia, Consorzio nazionale per la gestione eco-sostenibile dei Rifiuti Tecnologici, ha realizzato un breve video illustrativo. Ecco il link al video: . Come assicurare il riciclo a questi rifiuti elettronici? “Oggi il consumatore ha diverse possibilità per eseguire correttamente la raccolta differenziata dei rifiuti elettronici e permetterne il riciclo, a beneficio dell’ambiente” spiega Fabrizia Gasperini, Responsabile relazioni esterne di Consorzio Remedia. Esistono, infatti, tre modalità per conferire i propri rifiuti tecnologici:

  • Portarli al centro di raccolta RAEE più vicino a casa: basta accedere al sito http://remediapervoi.it/ ed effettuare la ricerca per l’eco-piazzola più comoda
  • Il Servizio “1 contro 1”, che consente al consumatore, a fronte dell’acquisto di un prodotto nuovo equivalente, di conferire gratuitamente un apparecchio elettronico non più funzionante presso un punto vendita.
  • Il Servizio “1 contro 0”, grazie al quale i consumatori possono portare un prodotto elettronico a fine vita di dimensioni inferiori ai 25 cm presso un punto vendita (con superficie di vendita di apparecchiature superiore ai 400 m2) senza obbligo di acquisto di un prodotto nuovo.

 

06.02.17