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Come illuminare un museo: la luce a Led per l’arte

Foto-3-AttualitàQuando si parla di opere d’arte bisogna necessariamente parlare anche di illuminazione. La luce non è solo fondamentale per una piacevole visione di un dipinto, ma un suo uso scorretto potrebbe persino danneggiare il quadro, modificandone i colori. Ultimamente i musei d’arte hanno aperto le porte ai Led. I motivi che hanno portato a questa scelta sono molteplici: primo fra tutti, come abbiamo visto, la tutela dei dipinti. I Led infatti non emettono raggi ultravioletti, tra i primi responsabili del deterioramento dei colori. Inoltre garantiscono una qualità migliore della luce e di conseguenza permettono di utilizzarne in quantità inferiore, con una notevole diminuzione dei costi energetici. L’azione mirata della luce a Led consente anche di indirizzare la luce esclusivamente sui quadri, lasciando i visitatori in penombra. Si ottiene così non solo un’atmosfera più intima, ma anche un notevole risparmio di energia e una migliore conservazione delle opere d’arte. Un’altra qualità dei Led consiste nella loro flessibilità: è infatti possibile regolare il calore della luce senza dispersione di energia. Si potrebbe ad esempio rendere una luce più calda o più fredda per creare una determinata atmosfera. Contemplare un quadro con una luce crepuscolare è diverso da guardare lo stesso quadro con una luce tradizionale. I Led consentono anche di creare giochi di luci e di colori che potrebbero rendere la stessa visita al museo un’esperienza artistica, cambiando la percezione delle opere d’arte, modificandone i colori o le prospettive. Insomma l’utilizzo della luce a Led nei musei è sicuramente in grado di portare innumerevoli benefici e possibilità, sempre che la società sia in grado di accoglierle, uscendo dalla concezione tradizionale di visita al museo e sperimentando un’illuminazione creativa e sostenibile.

 

28.07.17