venerdì , 19 Aprile 2024
AE NEWS
Home < NEWS ATTUALITA' < Light + Building: il testimone passa a Johannes Möller

Light + Building: il testimone passa a Johannes Möller

All’inizio di luglio 2020 Maria Hasselman ha ceduto le redini di Light + Building a Johannes Möller. Laureato in Trade-Fair, Congress e Event Management, Möller ha acquisito una pluriennale esperienza nel settore delle vendite con la fiera Prolight + Sound e poi, per quattro anni, ha ricoperto la carica di assistente personale del Presidente del Consiglio direttivo di Messe. Frankfurt. Successivamente, nel 2017, è stato nominato Direttore del team di brand management e development nella buisiness unit aziendale ‘Technology’. Il suo obiettivo è di sviluppare ulteriormente l’esperienza fieristica anche attraverso l’uso dei canali digitali. Di conseguenza il portfolio sarà integrato da una varietà di format come podcast, presentazioni online di prodotti e delle tendenze e forum di discussione su Internet. Allo stesso tempo i contatti e gli incontri personali saranno insostituibili, non solo per il consolidamento del rapporto di fiducia e per l’analisi della qualità dei prodotti, ma naturalmente anche per il networking e lo scambio di idee e di informazioni.  Con il passaggio del testimone a Johannes Möller, Light + Building si appresta ad affrontare il prossimo decennio con una nuova generazione manageriale. Nella sua nuova posizione Johannes Möller riferirà a Iris Jeglitza-Moshage, Vicepresidente Senior di Messe Frankfurt. Maria Hasselman andrà in pensione in agosto e lascerà quindi Messe Frankfurt. Dopo tre anni nel settore delle vendite, nel 2003 Maria Hasselman assunse la direzione della fiera Light + Building con circa 1.900 espositori provenienti da 80 Paesi. All’epoca la manifestazione attirò a Francoforte oltre 110.000 visitatori; numeri impressionanti che sembrano però quasi modesti quindici anni dopo: nel 2018 Light + Building ha riunito a Francoforte 2.700 espositori e 220.000 visitatori provenienti da 150 Paesi. “Lo sviluppo di Light + Building non è stato per nulla automatico” – sottolinea la Hasselman – “Una delle chiavi del successo era pensare e progettare in maniera interdisciplinare. È stato necessario stabilire collegamenti tra rivenditori, artigiani, industriali, progettisti e architetti, tanto quanto tra le varie discipline nel campo dell’edilizia intelligente.

 

31.07.20