giovedì , 18 Aprile 2024
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L’intelligenza tecnica

0215-49 – Il mondo nel quale viviamo, è sempre più condizionato dalla tecnica, come ho ripetuto molte volte anche dalle pagine di questa rivista. «Il termine tecnica (dal greco τέχνη (téchne), “arte” nel senso di “perizia”, “saper fare”, “saper operare”) è l’insieme delle norme applicate e seguite in una attività, sia essa esclusivamente intellettuale o anche manuale (wikipedia)».

 

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Saper usare correttamente i prodotti
della tecnica

Ogni giorno ci confrontiamo per scelta o per necessità, con manufatti più o meno recenti, e si deve saperlo fare nel modo appropriato. Ad esempio un uso corretto, sicuro ed economico dell’impianto di riscaldamento, vuole che si sappia come si regola un termostato, o come si sblocca una caldaia. I moderni manufatti così come le automobili devono essere usati in modo tecnico (azionando impropriamente il pedale dell’acceleratore al posto del freno, non si ottiene l’effetto desiderato di una fermata, ma quello diametralmente opposto di uno spostamento).

 

I disagi della mancanza
dell’alimentazione elettrica

È quindi assolutamente necessario che le installazioni come impianti nelle abitazioni, sui posti di lavoro piuttosto che negli ambienti pubblici o di svago, siano realizzati e gestiti nella maniera più adeguata, comunque secondo le indicazioni di chi li ha costruiti. Ad esempio negli edifici, avere una illuminazione di emergenza consente in caso di mancanza della alimentazione elettrica, di non rimanere completamente al buio o di poter lasciare la struttura verso un luogo sicuro. La mancanza dell’alimentazione elettrica può essere determinata dai fattori più disparati, come la caduta di un fulmine o il funzionamento di un dispositivo di protezione o a un guasto. La banale dispersione di corrente di un impianto elettrico in un’unità abitativa, potrebbe portare a determinare l’intervento dell’interruttore differenziale, appositamente installato per evitare la folgorazione di una persona, ma che non è in grado di stabilire se la corrente dispersa dall’impianto è dovuta al fatto che una persona ha toccato banalmente un filo in tensione, piuttosto che un componente elettrico abbia avuto un guasto. L’intervento del dispositivo differenziale porta spesso a interrompere il funzionamento di tutte le utenze elettriche nell’interno dell’unità abitativa (spegnimento dei vari elettrodomestici alla interruzione della illuminazione, fermata dei vari impianti alimentati da corrente elettrica, l’impianto di riscaldamento o quello dell’ascensore, ecc). Ai deve ridare corrente all’impianto perché tutto riprenda a funzionare. L’interruzione può avvenire quando non siamo o in casa, e la fermata di alcuni servizi o elettrodomestici può non rappresentare un grosso problema. Nascono però alcuni problemi se la prolungata mancanza di corrente impedisce il funzionamento del frigorifero, con il possibile deterioramento degli elementi in esso conservati. Il mancato funzionamento dell’impianto di climatizzazione potrebbe portare ad un rientro in casa ad esempio nel pomeriggio o a sera, con condizioni ambientali particolarmente calde piuttosto che particolarmente fredde. Quanto raccontato sinora crea pochi danni, se non quello del disagio di un ambiente meno confortevole piuttosto che del danneggiamento di alcuni alimenti. Ma immaginiamo che la mancanza di energia elettrica non sia immediatamente ripristinata e in casa ci siano ammalati o convalescenti, bisognosi di terapie anche semplicemente derivanti da una influenza invernale. In questi casi le condizioni ambientali non ottimali aggravano lo stato di salute e il disagio del malato, per la perdita di servizi come l’illuminazione o il funzionamento di alcuni elettrodomestici o apparecchiature mediche.

 

Saper intervenire tempestivamente
Per evitare tutti questi disagi e le difficoltà che ne derivano, si deve saper intervenire tempestivamente. Ho detto che “si deve sapere intervenire”, e non “si deve intervenire se non si ha la competenza necessaria”.Riagganciare il differenziale scattato per effetto di una fulminazione è sicuramente facile ed è anche probabile che si riagganci senza problemi e ritorni l’energia elettrica a tutte le utilizzazioni. Ma se il fulmine ha danneggiato l’impianto o il guasto permane, il differenziale giustamente non permette di ridare corrente a tutte le utilizzazioni. E non ci è difficile immaginare quanto sia praticamente impossibile rimanere senza corrente elettrica, salvo che per periodi estremamente limitati, proprio per la dipendenza che la tecnica ha creato nel nostro modo di vivere. I nostri antenati che vivevano con le candele, con la stufa, avevano giornate decisamente molto più corte per la mancanza dell’illuminazione artificiale e ambienti decisamente molto meno confortevoli per la mancanza della climatizzazione piuttosto che conservazione alimenti meno garantita, con conseguenti maggiori problemi di salute e vita. Non avevano neanche la comodità delle odierne comunicazioni che sono diventate insostituibili. Ovviamente gli aspetti sopra menzionati per un’abitazione civile, portano notevoli disagi e problemi anche negli ambienti di lavoro, di studio o di svago. Basta pensare a quali problemi potrebbero nascere da una non funzionalità tecnica di una scuola, occupata da bambini delle materne o delle elementari, che poco si sanno padroneggiare nelle emergenze.

 

Tutti devono avere un minimo di conoscenza tecnica
Fruire dei benefici della moderna tecnica, vuol dire sapere quello che si vuole e quello che si può ottenere, e solo tecnici preparati come i progettisti, che non hanno interesse ad uno specifico prodotto, possono essere i suggeritori affidabili e disinteressati di chi chiede l’applicazione della moderna tecnica. Ritornando all’edificio civile, facile esempio, è necessario che l’utilizzatore pensi alla separazione dei circuiti per fare in modo che un eventuale guasto non tempestivamente ripristinato non abbia a ridurre le condizioni di vita, piuttosto che di sicurezza. Faccio presente che oggi anche le cose semplici delle quali non siamo più in grado di fare a meno come la lavatrice piuttosto che l’asciugatore della biancheria, o gli audiovisivi e gli apparati informatici, che tanto ci aiutano nella vita e tanto impegnano del nostro tempo, diventano inutili senza energia.

 

L’intelligenza tecnica
L’intelligenza tecnica, non può essere solo dei progettisti o degli esecutori degli impianti, ma anche di chi vuole avere o utilizzare un impianto.
Ma talvolta sembra che qualcuno sia più preoccupato a spendere soldi in opere e manufatti, che poco potrebbero essere di aiuto nel momento in cui in una scuola o una struttura sanitaria o industriale si abbiano interruzioni nel funzionamento degli impianti, e quindi non ci fossero le abituali condizioni o quelle di sicurezza. Caso classico è la realizzazione di edifici resistenti ai terremoti in strutture e impianti. Tutti quindi, a qualunque livello e per qualunque funzione, devono avere una cultura tecnica, una intelligenza tecnica, di come saper fare, saper operare, per evitare che si perda il vantaggio derivante dall’uso della tecnica. Ciò deve avvenire sin dai tempi della scuola. Bisogna avere una cultura adeguata ai tempi, e tutti devono essere preparati ad affrontare le problematiche inerenti l’utilizzo degli impianti, come hanno sempre fatto per i periti industriali che per il loro “sapere, saper fare e saper far fare”, sono fra coloro che sanno meglio soddisfare le esigenze derivanti dall’impiego della moderna tecnica.

 

 

 

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