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Aceper: una lettera al Presidente Draghi

A.C.E.P.E.R., l’Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili, intende aprire un dialogo col Governo sulla tematica della mancanza di capitale umano, che porta a un rallentamento della crescita demografica, e sul problema dell’analfabetismo funzionale nel nostro Paese. L’associazione, impegnata a sostenere e sviluppare la crescita delle piccole e medie imprese in un’ottica di sostenibilità, è convinta che sia necessario creare un ponte di coordinamento tra politiche per la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo dell’economia locale. Pertanto, lo scorso febbraio la Presidentessa Aceper Veronica Pitea ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, intitolata “Economia Demografica – Economia Dell’Istruzione – Prof. Mario Draghi bisogna istruire meglio la popolazione? Oppure rivedere completamente il metodo d’ insegnamento?”. Nella lettera, Veronica Pitea riporta i dati dello studio pubblicato su Frontiers in Psychology, che attestano che solo in Europa l’analfabetismo funzionale ammonterebbe a circa 80 milioni di individui, di cui il 47 % in Italia, ed esprime preoccupazione per la necessità di acquisizione di un avanzato livello di conoscenze, essenziale per innovare e per adattarsi alle nuove tecnologie. Citando una dichiarazione dello stesso Presidente Draghi, che asseriva: ‘’Una crescita stentata alla lunga spegne il talento innovativo di un’economia; deprime le aspirazioni dei giovani; prelude al regresso; preoccupa particolarmente in un Paese come il nostro, su cui pesano un’evoluzione demografica sfavorevole e un alto debito pubblico”, la Presidentessa si ricollega al problema della perdita di capitale umano, la cosiddetta fuga di cervelli, che, oltre a decelerare il progresso culturale del Paese, costa oggi all’Italia circa 16 miliardi di euro. Inoltre, prosegue, in termini di nascite il 2020 ha toccato il punto più basso in assoluto nella storia: -4,5% rispetto al 2019. La disoccupazione giovanile ha una media del 35 % (quella europea è del 20 %). Ma anche qualora il gap della natalità, per ragioni di immigrazione o per il profilarsi di nuove prospettive per i giovani, venisse in qualche modo colmato, con un tasso di analfabetismo funzionale così elevato, come si può pensare ad un futuro innovativo?  Nel 2021 Aceper vorrebbe dare il suo contributo trovando con l’aiuto del nuovo Governo un ponte di coordinamento tra politiche per la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo dell’economia locale. Il parallelismo tra i fabbisogni delle imprese e quelle dei lavoratori deve essere attuato attraverso la cultura, che andrebbe alimentata attraverso letture, ma anche con l’ausilio di esperienze, come visite guidate e partecipazione a convegni, congressi e dibattiti.  Aceper opera in un settore ricco di innovazione qual è appunto quello delle energie rinnovabili, che potrebbe creare tanti posti di lavoro e molteplici nuove prospettive per i giovani. La proposta che l’Associazione lancia al nuovo Governo è quella di poter ricucire già nel 2021 il legame tra il territorio e le istituzioni, creando un punto di dialogo e di confronto, partendo dal presupposto che “la mappa non è il territorio”.

 

21.04.21