Page 46 - Una guida per la continuità
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 Figura 33 - Fonte: The Green Grid
Le perdite dell’UPS in questa suddivisione rappresentano il 18% dell’energia assorbita dalla rete; è un dato francamente molto alto, ma che in un Data Center di media potenza con UPS di vec- chia generazione si può effettivamente riscontrare. Inoltre, va sottolineato che l’energia dissipata dall’UPS diventa calore immesso nell’ambiente in cui il sistema opera e che, a sua volta, dovrà essere eliminato dal sistema di raffrescamento, per consentire alle diverse apparecchiature di funzionare al meglio all’interno dei regimi di temperature di funzionamento consentiti. Ciò por- terà ad aumentare ulteriormente il consumo complessivo del condizionamento. Al contrario, aumentando l’efficienza dell’UPS, si avranno minori perdite e minor calore immesso, con conse- guente riduzione dell’energia consumata dal condizionamento. Di prassi si considera che il consu- mo del sistema di condizionamento sia pari ad un terzo della potenza dissipata dall’UPS.
LE TECNOLOGIE
L’impegno dei costruttori per il miglioramento del rendimento dei gruppi di continuità, è rivolto a diversi aspetti emersi dall’analisi delle reali condizioni di funzionamento. Infatti, non è sufficiente migliorare l’efficienza nel suo valore massimo assoluto, bensì è necessario migliorarla nelle con- dizioni di lavoro che più comunemente si trovano sul campo.
Per questo, da tempo, si distinguono curve di rendimento “piatte” che, a partire dal 25/30% del livello di carico fino al 90% mostrano valori molto simili, con punte massime al 70/80% (fig. 34). E’ molto più facile, infatti, ottenere valori elevati di efficienza al 100% del carico, dove il cosiddet- to consumo intrinseco o autoconsumo assume sempre meno rilevanza percentuale, in quanto è
 Figura 34
praticamente costante al variare del carico. Raggiungere il massi- mo rendimento a carico nominale è poco utile, in quanto un UPS non lavora quasi mai al 90/100% della sua potenza nominale. Accade invece spesso che nei sistemi singoli il regime medio di funzionamento si collochi attorno al 60% della potenza no- minale, considerando anche i casi in cui, per consentire ulteriori ampliamenti delle utenze, si dimensiona il sistema al 50% del carico nominale.
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