Page 52 - Una guida per la continuità
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                                3.4 Gli UPS e la connettività
GESTIONE DELL’UPS
Un UPS, da solo, non è in grado di garantire la totale protezione dei sistemi informatici che ali- menta a causa di diversi fattori, tra cui:
• le batterie di cui dispone non possiedono un’autonomia illimitata;
• collegamenti accidentali come ad esempio stufette ed aspirapolvere possono causare un sovrac- carico che, in caso di mancanza dell’alimentazione, rende nulla la protezione offerta dall’UPS;
• l’installazione in zone non presidiate come ad esempio sale CED o scantinati, oppure il funziona- mento h24, può rendere difficoltosa o impossibile la ricezione degli allarmi che, di conseguenza, pone a rischio la sicurezza degli apparati critici.
Se a queste considerazioni aggiungiamo anche il fatto che ripristinare un sistema può comportare dei costi molto alti, anche a causa del tempo necessario, è facile intuire come sia indispensabile dotare l’UPS di un sistema di supervisione in grado di informare l’utente dell’imminente pericolo e di eseguire automaticamente una serie di azioni atte a garantire l’integrità dei dati e dei sistemi operativi.
I costruttori di UPS offrono differenti sistemi di supervisione per soddisfare al meglio le diverse esigenze dei propri clienti.
DOTAZIONI PIÙ COMUNI SUGLI UPS
Ogni UPS è dotato di una o più interfacce di comunicazione, tramite le quali scambiare segnali più o meno complessi con apparecchiature esterne. Queste apparecchiature dovranno essere dotate di software particolari (forniti a corredo degli UPS), capaci di riconoscere ed elaborare i segnali provenienti dall’UPS. In sostanza avviene un vero e proprio scambio comunicativo tra l’UPS e le apparecchiature di cui sopra.
Chi produce questi segnali è la logica di controllo di cui i moderni Gruppi Statici di Continuità sono dotati. Questi segnali possono permettere una serie abbastanza ampia di funzioni, ad esempio il monitoraggio dello stato dell’UPS, così come garantire uno shutdown automatico “dolce” (ossia consentendo il salvataggio dati) dei server e delle apparecchiature elettroniche del sistema da proteggere, nel caso di una mancanza prolungata dell’alimentazione.
Tuttavia non sempre i carichi da alimentare e proteggere sono dotati di sistemi operativi capaci di “dialogare” con gli UPS; per consentire la comunicazione con carichi meno intelligenti come PLC, automazione industriale, circuiti ausiliari di segnalazione, ecc. gli UPS mettono anche a disposizio- ne interfacce a relè e porte di comunicazione a livelli logici.
Protezione Locale
Per la protezione di un singolo PC (server o postazione di lavoro) e delle relative periferiche è sufficiente utilizzare una connessione RS232 oppure USB ed installare il software di gestione sul sistema da proteggere (Fig. 41).
Se il computer è connesso ad una rete IP è possibile ricevere anche sul proprio computer le se- gnalazioni di allarme dell’UPS tramite messaggi pop-up ed e-mail e visualizzarne graficamente i dati operativi, attraverso degli specifici programmi di monitoraggio.
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