Page 71 - Una guida per la continuità
P. 71

                                AssoAutomazione
Nel processo di ottimizzazione è ovvio che il peso dei vari elementi varierà in funzione della fi- nalizzazione degli impianti, cioè del tipo di opera che si considera. Occorre quindi tenere bene in considerazione i concetti di affidabilità e di disponibilità elettrica, partendo dal presupposto che non sempre un sistema affidabile è anche un sistema sicuro (paradossalmente dovremmo rite- nere affidabilissimo un impianto elettrico sprovvisto di qualsiasi dispositivo di protezione poiché sarebbero eliminate le corrispondenti cause di disservizio): ecco perché affidabilità e disponibilità sono concetti strettamente correlati, applicabili a sistemi, sottosistemi o singoli elementi. Proget- tare un sistema elettrico ad alta affidabilità significa adottare tutti gli accorgimenti impiantistici e le tecnologie innovative possibili per renderlo poco suscettibile a perturbazioni che ne comportino un guasto, un blocco o una riduzione nelle sue capacità in modo imprevisto (affidabilità), e renderlo in grado di svolgere la funzione richiesta, in determinate condizioni, in modo pressoché continuativo (disponibilità). Gli UPS vengono incontro a questi obiettivi, mantenendo in sicurezza le attrezzature mediche e garantendo la continuità dell’energia all’intera infrastruttura. Sono infatti in continua crescita le apparecchiature diagnostiche che necessitano di alimentazione in continuità, sia per motivi funzionali (al fine di stabilizzare l’alimentazione), sia per motivi economici (per evitare la perdita dei dati), sia per la sicurezza delle persone (per esempio le TAC o le angiografie).
In questo contesto occorre sottolineare e ribadire che gli aspetti relativi all’affidabilità di un impian- to non seguono norme specifiche, ma sono la sensibilità e l’esperienza del progettista che aiutano a capire quale sia la soluzione giusta da proporre. A differenza del mondo dell’Information Tech- nology (IT), in ambito sanitario non esistono infatti delle linee guida che suggeriscano un “modus operandi” per la progettazione elettrica sicura e affidabile, tuttavia accade spesso che proprio per questi scopi si utilizzino le linee guida del settore informatico per raggiungere eguali livelli di affida- bilità (si pensi ad esempio alle varie configurazioni TIER redatte dall’Uptime institute). Ecco quindi alcuni suggerimenti che possono nascere da questo connubio:
• per ottenere affidabilità, a livello di progetto è spesso prevista una ridondanza nelle sorgenti dell’impianto (doppi trasformatori, doppi UPS, doppi generatori ecc.) dimenticando che l’affida- bilità stessa dipende anche dallo schema della rete elettrica che si dirama a valle. Affidabilità, dunque, non sempre è sinonimo di ridondanza;
• la percentuale di suddivisione tra utenze normali e privilegiate - utenze alimentate sia dalla rete ordinaria che da gruppo elettrogeno con tempo di commutazione < 15 sec (classe 15) - negli anni è aumentata a favore delle seconde. La tendenza è comunque quella di far sostenere in- teramente il carico elettrico dell’ospedale da un gruppo elettrogeno, con esclusione dei gruppi frigo (mantenendo comunque la generazione del freddo per le sale operatorie); per tali utenze la soluzione migliore appare quella di prevedere l’UPS dedicato alla singola utenza diagnostica;
• per gestire i buchi di tensione dovuti all’assenza di rete e la successiva commutazione, a fronte di una rete pubblica sempre meno affidabile e stabile, è fondamentale progettare un impianto scalabile e modulare, per conferire maggiore flessibilità al sistema e facilitare implementazioni future.
 70




























































































   69   70   71   72   73