Ecco un approfondimento tecnico sul tema e sulle esigenze che, da questo punto di vista, sono espresse mondo industriale
I problemi di oggi legati alla qualità dell’alimentazione non possono essere risolti con le soluzioni di ieri. La tradizionale correzione del fattore di potenza, basata su condensatori, non è adatta alle situazioni dell’impiantistica odierna: le norme e le regole da rispettare sono più complesse e dettagliate, e ci portano verso la smart grid. Carichi con cicli di lavoro rapidi, utenze anche industriali con a bordo elettronica ipersensibile, generazione distribuita prodotta da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), utenze con immissione in rete di energia capacitiva: sono il lato “customer-side” delle sfide da raccogliere. Tutto ciò comporta il rischio di mancata conformità alle normative ed alle delibere ARERA, costi di manutenzione più elevati e tempi di inattività non previsti, con spese di esercizio decisamente maggiori.
Le nuove regole di ARERA per l’immissione di energia reattiva in rete in fascia F3
In Italia l’immissione in rete di energia reattiva (capacitiva) è sempre stata vietata, sia per gli utenti bt “non domestici” (P > 16,5 kW), che per gli utenti allacciati in MT, che per quelli AT e AAT. A partire dal 1 aprile 2023 la regola è stata modificata in questo modo, come indicato dalla delibera ARERA 232/2022/R/EEL:
- il divieto rimane in vigore per le sole fasce F1 e F2;
- l’immissione in rete di energia reattiva capacitiva in fascia F3 viene tollerata, ma tale comportamento viene penalizzato con un corrispettivo economico in bolletta.
……..articolo completo sul mese di Maggio