Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 6

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ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2014
- numero
8
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Da una vignetta all’altra
È ormai pomeriggio inoltrato quando mi ac-
cingo a scrivere questo articolo. Sono anche
un po’ assonnato poiché mi sono alzato mol-
to presto per andare a Torino. Però per quello
che ho visto nella mattinata mi pungola l’“Or-
goglio Elettrotecnico” che è quel sentimento
che provo quando scrivo articoli che trattano
di argomenti o di avvenimenti esaltanti per le
figure di cultura elettrica. Situazione ben di-
versa, in quanto improntata al pessimismo, è
invece quella rappresentata nella vignetta
posta in alto che profetizza ciò che essi ri-
schiano se non si attivano
Domotica e robotica
Prima di illustrane i motivi, chiarisco che so-
no andato a Torino per saperne di più del ro-
bot che ho trattato in un articolo di Attualità
Elettrotecnica sul numero di giugno del
2011. Il suo titolo era “Domotica e Robotica”
e conteneva questa immagine in cui esso vi
compare, assieme ad altre due. La prima ri-
portava la vignetta dei tre disabili che auspi-
cano che la casa, oltre ad essere passiva,
sia anche attiva per aiutarli a superare i loro
handicap. Che accompagnava le motivazio-
ni per cui si è realizzato il modello di “Casa At-
tiva” dotata di domotica per il superamento
della disabilità. Mentre la seconda rappresen-
tava il modello evoluto del Robot Free Kilmber
con cui il Polo di Treviglio aveva iniziato nel
2005 la serie di premi e riconoscimenti che tut-
t’ora perdura. Che corredava la parte dell’arti-
colo che illustrava il motivo – la sua eccellen-
za nella robotica – per cui in questa scuola è
stata allocata tale abitazione.
Convegni sulle Smart City
E tutto ciò in ottemperanza a quanto previsto
dal prof. Marco Somalvico – un grande dell’au-
tomazione e prematuramente scomparso - nel
suo intervento di apertura nel convegno del
2002 (da cui partì il tutto) in cui egli trattò di
“Domotica, robotica e urbotica” dove la roboti-
ca era quella assistenziale di cui era un pre-
cursore. Mentre l’urbotica è l’attuale Smart
City che io declino in “Città Attiva” in quanto
vorrei fosse costituita da tante “Case Attive”. Al
riguardo, per sintetizzare la mia opinione affer-
mo che in tutti i convegni sulle Smart City a cui
partecipo, quando mi è possibile, chiedo ai re-
latori “Ma come fa la città ad essere intelligen-
te se l’edificio abitativo è stupido?” trovando –
dopo una sorpresa iniziale – la loro condivisio-
ne. Nel contempo, sempre negli stessi conve-
gni, quando vi si trattano temi che, sintetica-
mente ma propriamente, definisco dell’auto-
mazione industriale, terziaria, dei servizi, ho
avuto il triste presagio rappresentato nella so-
vrastante vignetta. Questo perché tutti i relato-
ri nonché i partecipanti al dibattito – tranne me
quando posso intervenire – esaltano solo le fi-
gure dei meccanici, degli elettronici, degli in-
formatici ed ignorano del tutto quelle di cultura
elettrica. Però, siccome il pericolo dell’emargi-
nazione denunciata nella vignetta qui riportata
non pare essere evidente all’installatore ed al
progettista di impianti elettrici (che sono le
due figure più volte citate in molti miei articoli)
con queste note, denunciando loro il pericolo
che corrono, li pungolo ad agire per impedirlo.
Formazione tecnica ABB
E ciò può avvenire solo se, accanto ad azio-
ni opportune dei relativi organismi rappresen-
tativi, gli stessi fanno un’ adeguata formazione
professionale colmando le lacune che obietti-
vamente hanno. A tal proposito invito ad an-
dare sul sito ABB/lowvoltage e leggere il fasci-
colo FORMAZIONE TECNICA 2014: Per i pro-
fessionisti del mondo elettrico. Consultando
l’indice degli argomenti si può constatare la
presenza di alcuni corsi – accanto ad altri im-
portantissimi ma, diciamo, tradizionali per gli
elettrotecnici – che attengono agli aspetti tec-
nici della smart city, alla mobilità elettrica, alla
robotica. Incontestabile dimostrazioni che
l’ABB ha molto chiaro qual è il ruolo delle figu-
re di cultura elettrica. Argomento che ripren-
derò sul prossimo numero in un articolo do-
ve illustrerò anche la mia partecipazione al-
di Leonardo Maccapanni
l’inaugurazione del nuovo stabilimento ABB
SACE di Bergamo, evento senz’altro da “Or-
goglio Elettrotecnico”. Tornando alla forma-
zione altrettanto deve avvenire per i giovani
che attualmente studiano. Argomento que-
sto già oggetto di articoli per quanto attiene
il Perito Elettrico che verrà ripreso in un pros-
simo futuro anche per i diplomati dell’istru-
zione e formazione professionale.
Istituto Superiore Mario Boella
Questo istituto di ricerca è il luogo di Torino
dove sono andato per sapere del robot del-
l’immagine sopra riportata che fa riferimento al
Progetto KSERA dell’Università di Tecnologia
di Eindhoven (2010 – 2013) che riguarda il bi-
nomio domotica e robotica al servizio della
persona e che ha avuto nel suddetto Istituto –
allocato presso il Politecnico di Torino – un
partner di prestigio per la robotica. In realtà
andandovi non ho visto solo il robot ma, per la
grande cortesia di chi mi ha ricevuto, ho ap-
preso di tante altre ricerche oltre modo inte-
ressanti. Per capirci tutte da “Orgoglio Elettro-
tecnico”. Ne parlerò nell’articolo che illustrerà
la visita concordata del robot a “Casa Attiva”;
premessa per instaurare – come confido – una
collaborazione che approfondisca ancora di
più il rapporto tra Domotica e Robotica.
Ci sentiamo
inutili
Situazione che potrà verificarsi
se le figure di cultura elettrica
non faranno un’adeguata
formazione professionale
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