Page 27 - Attualità Elettrotecnica 07 ottobre 2023
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   La lettera addizionale (vedi Tabella 2) ha lo scopo di designare il livello di inaccessibilità dell’involucro alle dita, alla mano, oppure ad oggetti impugnati da una persona.
Ha cioè una funzione prettamente antinfortu- nistica e deve essere utilizzata solo se la pro- tezione contro l’accesso all’involucro è supe- riore a quella definita con la prima cifra carat- teristica.
Ad esempio, nel caso di un involucro con grado IP1X, ossia protetto solo contro la pe- netrazione di corpi solidi estranei con diame- tro superiore o uguale a 50 mm, possono es- sere aggiunte protezioni interne tali da impe- dire che le dita umane possano entrare in contatto con le parti pericolose.
In questo caso, l’involucro è classificato IP1XB, per indicare il grado di protezione esteso alle dita.
Se invece la soluzione costruttiva consentis- se un grado IP2X, l’indicazione della lettera B diverrebbe inutile.
Al limite, se con accorgimenti costruttivi par- ticolari (distanziamenti, labirinti strutturali o altro) fosse realizzata una protezione solo contro l’accesso a parti pericolose, il grado di protezione sarebbe indicato con la sigla IP seguita da due X e dalla lettera addizionale.
Ad esempio: IPXXA che indica la protezione solo contro l’accesso con il dorso della mano a parti pericolose (elettriche o meccaniche). Si ricorda che le norme impianti, prescrivono, per gli involucri contenenti parti attive sco- perte, un grado di protezione almeno pari a IPXXB, tranne che per le superfici superiori orizzontali per le quali deve essere portato a IPXXD (ad eccezione dei portalampada e dei portafusibili in caso di assenza della lampa- da o della cartuccia fusibile).
La lettera supplementare (Tabella 3) ha lo scopo di indicare condizioni particolari atti- nenti la tipologia o l’impiego dell’involucro e del suo contenuto.
Protezione meccanica contro gli urti (codice IK)
La robustezza degli involucri delle apparec- chiature elettriche, agli effetti degli impatti meccanici, è specificata mediante il codice IK (Norma CEI 70-3) costituito dalle lettere caratteristiche IK seguite da due cifre nume- ri (da 00 a 10) che individuano l’energia d’impatto in joule (rispettivamente da 0 a 20 J) cui l’involucro ha dato prova di resistere senza subire danni.
Il testo è tratto dall’ultima recente edi- zione del volume Impianti elettrici nel- le abitazioni, Guida alla regola dell’ar- te secondo le Norme CEI e il D.M. 37/08, edito da Editoriale Delfino.
attualità elettrotecnica - ottobre 2023 - numero 7
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