Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 10

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2014
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menti finora attuati dall’Esecutivo appaiono del tutto insufficienti a rispon-
dere al grido d’allarme che gli imprenditori italiani lanciano continuamen-
te. Abbiamo accolto con grande favore gli annunci di Renzi sul taglio del
cuneo fiscale, il giogo che ci impedisce di uscire da questo grave mo-
mento di recessione, ma occorre fare presto. Bisogna che questi annun-
ci non rimangano lettera morta, ma si traducano al più presto in azioni
concrete. È un segnale importante che è stato lanciato all’industria italia-
na, ma purtroppo fino ad adesso è stato l’unico. La nostra proposta è
quella di tagliare le tasse per le imprese eliminando totalmente l’Irap,
una tassa iniqua, mettendo contestualmente più soldi nelle tasche dei
cittadini. Sono provvedimenti che il mondo del manifatturiero chiede da
tempo, speriamo che sia arrivato il momento buono perché tutto ciò pos-
sa tradursi in realtà”. “Fin dai primi mesi di questo 2014, la produzione
industriale nell’Elettrotecnica e nell’Elettronica italiane ha registrato un
andamento contrastante, con segnali di recupero che si alternano a
nuovi rallentamenti – ha affermato il presidente Gemme. Buoni segnali di
tenuta arrivano dall’Elettronica, trainata principalmente dal comparto
della componentistica, fornitrice dell’automotive e dell’industria del bian-
co. Ma la situazione rimane comunque drammatica, soprattutto per
l’Elettrotecnica. Contrariamente a quanto tutti ci aspettavamo, non solo
l’Italia, ma l’intera Eurozona fatica ad imboccare un percorso di crescita.
Nel periodo più recente segnali di rafforzamento della ripresa restano
confinati ad alcuni mercati extra europei, caratterizzati da un profilo più
dinamico degli investimenti: le nostre imprese si salvano solo con l’ex-
port. Ma il nostro Paese ci continua a dare segnali preoccupanti: biso-
gna lavorare per rimettere in moto la macchina Italia”.
Anie Sicurezza
in fiera
Durante la fiera biennale internazionale Sicurezza sui temi della security e
della fire prevention Anie Sicurezza, unitamente a molte altre associazioni
del settore, usufruisce dello spazio comune dell’Area delle Associazioni,
novità assoluta di questa edizione della manifestazione, che vedrà insie-
me – nell’ottica di compattazione ed integrazione – le rappresentanze di
tecnologie, uomini, servizi e professionisti del mondo safety e security ita-
liano. Un obiettivo raggiunto, un punto di partenza per nuove riflessioni sul
mercato e sull’associazionismo che hanno visto Anie Sicurezza sempre in
prima linea. L’associazione è presente in Fiera anche attraverso alcuni in-
contri formativi ed informativi; oltre al classico meeting (il primo incontro è
stato organizzato nel 2004) sulle novità nel settore della Rivelazione Incen-
di (giovedì 13 novembre ore 14.30, sala Marte, Pad. 1), la novità 2014 sta
in un incontro di confronto e dibattito organizzato in tandem con Assiv,
l’Associazione Italiana Vigilanza. Il tema – molto attuale – della necessità
di un codice di best practice nel settore delle tecnologie e degli uomini le-
gati alla Security prende spunto dai lavori della Task Force congiunta Anie
Sicurezza – Assiv, sotto l’egida di Federazione Anie (venerdì 14 novembre,
ore 10.30, sala Atena, Padiglione 3).
Si è riunito lo scorso ottobre il “Comitato di presidenza degli enti di normazio-
ne” Uni e Cei, composto dai rispettivi presidenti Piero Torretta ed Eugenio Di
Marino, nonché direttori generali Alessandro Santoro e Roberto Bacci, presso
la sede Uni.
D’ora in poi i vertici degli enti di normazione si incontreranno con frequenza
al massimo semestrale per un necessario approfondimento e coordinamento
sulle tematiche di comune interesse e per definire soluzioni sinergiche. Il co-
ordinamento riguarderà:
• le attività di normazione nazionali, europee e internazionali
che sempre più
spesso presentano interconnessioni tra “mondo elettrico” e “non elettrico”;
• i provvedimenti della Commissione Europea,
che progressivamente ricono-
scono alla normazione uno status di strumento di sviluppo, di innovazione e
quindi di crescita per l’economia europea, ma anche di partecipazione, di in-
clusione e quindi di giustizia sociale (come previsto dal regolamento UE
1025/2012 a proposito di accessibilità della normazione da parte dei “soggetti
deboli” come microimprese, Pmi, parti sociali e organizzazioni ambientaliste);
• i rapporti con la pubblica amministrazione italiana,
per portare anche a li-
vello nazionale il riconoscimento che la normazione ha già a livello europeo:
non solo del ruolo tecnico ed economico ma soprattutto di semplificazione ed
eliminazione dei vincoli burocratici per il miglioramento dell’efficienza e del-
l’efficacia del Sistema Italia.
Se gli enti di normazione si muovono insieme, la “buona tecnica” e la “regola
dell’arte” aumentano la propria massa critica e possono influire maggiormen-
te sullo sviluppo del Paese. Cei e Uni hanno accompagnato lo sviluppo indu-
striale del Paese (Cei dal 1909, Uni dal 1921) e tuttora sono il riferimento per
l’innovazione e la competitività perché la normazione contribuisce a promuo-
vere la competitività delle imprese agevolando in particolare la libera circola-
zione dei beni e dei servizi, l’interoperabilità delle reti, i mezzi di comunica-
zione, lo sviluppo tecnologico. La normazione favorisce l’innovazione per-
ché: diffonde la conoscenza; trasferisce la tecnologia; diffonde i risultati della
ricerca; crea reti di rapporti tra le imprese e la ricerca; “mette alla prova” i van-
taggi dell’innovazione; definisce il quadro di riferimento all’interno del quale
si sviluppano i nuovi prodotti e mercati. Inoltre le norme possono contribuire
ad affrontare le principali sfide di carattere sociale quali il cambiamento clima-
tico, l’uso sostenibile delle risorse, l’innovazione, l’invecchiamento della po-
polazione, l’integrazione delle persone con disabilità, la protezione dei consu-
matori, la sicurezza dei lavoratori e le condizioni di lavoro.
coordinamento
Uni-Cei
per lo
sviluppo
del
paese
attualità
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