Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 6

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ttualità
e
lettrotecnica - novembre
2014
- numero
9
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Nuovo Stabilimento ABB SACE
Nell’articolo del numero precedente ho allerta-
to le figure professionali elettriche sul pericolo
di sentirsi, prima o poi, inutili qualora non si
aggiornino su quanto accade nell’automazio-
ne piuttosto che nelle smart city. Nel contem-
po ho anche anticipato che su questo articolo
avrei parlato dell’inaugurazione del nuovo sta-
bilimento ABB SACE a cui ho partecipato.
Evento che ho definito da “Orgoglio Elettrotec-
nico” che è una specie di bollino di qualità che
io attribuiscono a fatti o situazioni di grande ri-
levanza per la filiera impiantistica. Ma il parte-
ciparvi mi ha riportato, anche, indietro nel tem-
po, facendomi rivivere le occasioni in cui mi
sono avvalso della collaborazione dell’ABB.
Convegni
Al di la dei normali rapporti in quanto proget-
tista d’impianti, mi riferisco ai tantissimi con-
vegni che ho tenuto su tutto il territorio nazio-
nale, a partire dal 1992, aventi come tema il
D.P.R. 447 – che fu il regolamento di attuazio-
ne della legge n. 46/90, attualmente decreto
n.37/2008 – che vennero organizzati da varie
aziende impiantistiche. Quelli che ricordo con
maggior soddisfazione sono proprio i conve-
gni con l’ABB. Inoltre, nel 2002, fu anche tra
gli sponsor del convegno tenutosi al Palazzo
Visconti di Brignano in cui il Prof. Antonio Gui-
di ci esortò ad intraprendere una iniziativa pa-
radigmica per il tutto il territorio nazionale.
Nella circostanza l’ABB presentò il suo Pro-
getto Abrì che riguardava due case domoti-
che con funzioni di “Laboratorio per l’autono-
mia” progettato dall’Arch. Giovanni Del Zanna
la cui collaborazione è fondamentale anche
per il progetto conseguente all’esortazione
del Prof. Guidi.
Progetto “Casa Attiva”
Il Progetto “Casa Attiva” è iniziato con la rea-
lizzazione di un modello di casa – già oggetto
di precedenti articoli – in cui la domotica in-
stallata è stata fornita gratuitamente dall’ABB.
Lo stesso è avvenuto da parte di altre azien-
de per tutte le ulteriori componenti che si so-
no rese necessarie. Su questa casa, sulle mo-
dalità realizzative e sulle finalità, entrerò nel
merito nel prossimo articolo in quanto è il pri-
mo risultato concreto di quel processo di sim-
biosi scuola-industria citato nel titolo.
Attività di docente
Il mio contatto con la SACE – allora l’ABB non
era ancora presente a Bergamo – è antece-
dente. A motivarlo fu la richiesta di pubblica-
zioni tecniche da usare nel mio insegnamen-
to di impianti elettrici presso l’ITIS di Treviglio
i cui programmi – sulla base della mia espe-
rienza di progettista – dovevano essere rinno-
vati dando il maggior spazio possibile alla
media e bassa tensione. Mentre all’oggi il mo-
tivo del mio nuovo contatto con questa presti-
giosa azienda – ora diventata ABB SACE – è
di fatto sempre lo stesso: l’avvenire professio-
nale dei giovani studenti. Allora riguardava gli
studenti dell’ITIS di Treviglio dove ho insegna-
to sino al 1988. Ora, invece, si aggiungono
quelli che vi frequentano la Formazione Pro-
fessionale di Stato e Regionale, i Corsi serali
e l’Educazione per Adulti. Per cui in questa
scuola si diplomano tutte le figure professio-
di Leonardo Maccapanni
nali della filiera impiantistica. In essa sono ri-
tornato nel 2005, stante la sua eccellenza nel-
la robotica, per iniziare il Progetto “Casa Atti-
va” che è un progetto sociale con una forte
componente formativa. Per attuarla, comin-
ciando dalla domotica, è previsto un Centro
di Trasferimento Tecnologico di Automazione
Diffusa che coinvolgerà i giovani studenti e gli
installatori che vogliono essere informati e for-
mati affinché non accada loro di sentirsi inuti-
li come denunciato nell’articolo precedente.
Un unico ambito: la smart city
Entrando nel merito dell’inaugurazione dello
stabilimento ABB SACE non mi soffermerò –
come invece meriterebbero – su quanto di
tecnicamente entusiasmante ho visto visitan-
do lo stabilimento o sullo spettacolo alla fine
della serata. Preferisco, invece, esprimere la
sensazione che ho provato ascoltando gli au-
torevoli esponenti dell’ABB, sensazione che
si basa sulla mia conoscenza dei numerosi
ambiti su cui opera, poiché li ho percepiti tut-
ti armonicamente inseriti nell’ambito della
smart city. In cui è indubitabile che le figure di
cultura elettrica hanno un grande spazio ope-
rativo. E questo è oltre modo positivo per i gio-
vani se adeguatamente formati. Ambito, però,
che a mio avviso ha una grave lacuna che non
manco mai di evidenziare nei dibattiti che se-
guono gli incontri o i convegni sulle smart city
affermando: come fa la città ad essere intel-
ligente se le abitazioni sono ignoranti?
Nel senso che ignorano le esigenze di be-
nessere di chi vi abita perché sono prive di
domotica. Il mio progetto vuole dare un con-
tributo per ovviare a ciò. E l’ABB vi svolge un
ruolo determinante. Come vedremo nel pros-
simo articolo.
Simbiosi
scuola-industria
Una caratteristica
indispensabile per una
più efficace preparazione
professionale
Nuova Sede ABB
Casa domotica
Prima parte
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