Page 39 - Attualità Elettrotecnica Marzo 2019
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catore ha lo scopo di valutare per l’intero edi- ficio o per le singole unità immobiliari:
• la capacità di mantenere l’efficienza energe-
tica e il funzionamento dell’edificio median- te l’adattamento del consumo energetico, ad esempio usando energia da fonti rinno- vabili
• la capacità di adattare la propria modalità di funzionamento in risposta alle esigenze del- l’occupante, prestando la dovuta attenzione alla facilità d’uso, al mantenimento di condi- zioni di benessere igrotermico degli am- bienti interni e alla capacità di comunicare dati sull’uso dell’energia
• la flessibilità della domanda di energia elet- trica complessiva di un edificio, inclusa la sua capacità di consentire la partecipazio- ne alla gestione attiva e passiva, nonché la gestione della domanda implicita ed esplici- ta, della domanda relativamente alla rete, ad esempio attraverso la flessibilità e le ca- pacità di trasferimento del carico.
Per quanto riguarda la metodologia di calco- lo, la Direzione generale per l’energia della Commissione europea ha incaricato un con- sorzio di consulenti della realizzazione di uno studio di fattibilità basandosi su stan- dard internazionali ed europei. La metodolo- gia deve prendere in considerazione la di- sponibilità di contatori intelligenti, sistemi di automazione e controllo, dispositivi autore- golanti per la temperatura interna, punti di ri- carica per i veicoli elettrici nonché l’integra- zione degli elettrodomestici, l’accumulo di energia e l’interoperabilità di tutte queste funzioni; devono essere valutati anche i be- nefici sulle condizioni climatiche interne, sul- l’efficienza energetica, sui livelli prestaziona- li e sulla flessibilità ottenuta.
La direttiva richiede espressamente di adot- tare il formato più appropriato per l’indicato- re che dovrà essere semplice, trasparente e facilmente comprensibile per i consumatori, i proprietari, gli investitori e gli operatori atti- vi nel mercato della gestione della domanda d’energia. La metodologia non deve influire negativamente sugli schemi nazionali di cer- tificazione già in uso e deve tenere in conto i requisiti ormai indispensabili di protezione dei dati e privacy, con attenzione anche agli aspetti di cyber security.
L’automazione d’edificio come alternativa
alle ispezioni tecniche
La direttiva 2018/844 sottolinea anche un al- tro obiettivo che può essere raggiunto me- diante l’adozione di sistemi d’automazione e di monitoraggio elettronico degli edifici: essi rappresentano infatti un’alternativa efficace alle ispezioni tecniche, soprattutto negli edi- fici di grandi dimensioni e nei complessi condominiali, offrendo un grande potenziale di risparmio energetico, sia per le aziende sia per i consumatori.
Grazie alle informazioni fornite da questi si- stemi, è possibile infatti intraprendere tem- pestivamente le azioni di manutenzione pre- ventiva o straordinaria che garantiscono il ri- sparmio energetico.
I requisiti per gli edifici residenziali e non residenziali Nel testo della direttiva si chiede agli Stati membri di formulare dei requisiti che assicuri- no l’adozione entro il 2025 di sistemi di auto- mazione e controllo negli edifici non residen- ziali caratterizzati da una potenza nominale utile superiore a 290 kW per gli impianti di ri- scaldamento, eventualmente comprendente anche la ventilazione, laddove ne sia accer- tata la fattibilità tecnica ed economica (Art. 14, punto 4). Si specifica anche che cosa de- ve essere in grado di svolgere in questi edifi- ci un sistema di automazione e controllo del- l’edificio:
• monitorare, registrare, analizzare e consen-
tire continuamente di adeguare l’uso del-
l’energia
• confrontare l’efficienza energetica degli
edifici, rilevare le perdite d’efficienza dei sistemi tecnici e informare il responsabile dei servizi o della gestione tecnica dell’edi- ficio delle opportunità di miglioramento in termini di efficienza energetica
• consentire la comunicazione con i sistemi tecnici connessi e altre apparecchiature in- terne all’edificio, nonché essere interopera- bili con i sistemi tecnici con tecnologie pro- prietarie, dispositivi e fabbricanti diversi
Per gli edifici residenziali si chiede invece che il sistema esegua le funzionalità di:
• monitoraggio elettronico continuo, misuran-
do l’efficienza dei sistemi e informando i proprietari o gli amministratori dei cali si- gnificativi di efficienza e della necessità di manutenzione
• regolazione efficaci ai fini della generazio- ne, della distribuzione, dello stoccaggio e del consumo ottimali dell’energia
Le risorse a disposizione
Basandosi sugli strumenti esistenti, la Com- missione ha lanciato contemporaneamente l’iniziativa “Smart Finance for Smart Buil- dings” (SFSB) che comprende misure-chiave per promuovere ulteriormente gli investimenti per l’efficienza energetica e le energie rinno- vabili negli edifici. Questa iniziativa mira a un uso più efficace dei fondi pubblici, anche at- traverso lo sviluppo di piattaforme di finanzia- mento flessibili, intende aiutare gli sviluppato- ri di progetti e rende gli investimenti in effi- cienza energetica più attrattivi per i promotori di progetti, i finanziatori e gli investitori.
Gli investimenti in efficienza energetica nel settore
Home & Building
Secondo l’Energy Efficiency Report, presen- tato a giugno 2018 dall’ES Group del MIP - Politecnico di Milano, in Italia gli investimenti in efficienza energetica avvenuti nel corso del 2017 nel comparto Home & Building sono stati pari a 4,4 miliardi di € e sono cresciuti complessivamente del 10% rispetto all’anno precedente. L’automazione d’edificio ha con- tato per il 4% degli investimenti nel settore terziario privato, il 4% nel segmento uffici e il 2% nel settore residenziale; se le percentuali possono sembrare piccole, si parla tuttavia
di un totale di oltre 103 milioni di €, in cresci- ta del 10% rispetto al 2016. A questo quadro, già positivo, potrebbero aggiungersi presto i benefici effetti del recepimento della revisio- ne della direttiva EPBD e la recente possibi- lità di cessione del credito d’imposta per i soggetti capienti e incapienti, determinando una crescita ancora più sostenuta del mer- cato dell’automazione d’edificio.
I prossimi passi
Analogamente alle direttive sul tema che l’- hanno preceduta, la direttiva 2018/844 è di recepimento obbligatorio negli Stati membri. Entrata ufficialmente in vigore venti giorni dopo la pubbli- cazione sulla Gazzetta Ufficiale del- l’Unione Europea, la direttiva deve essere tradotta dal legislatore in un provvedimento nazionale entro il 10 marzo 2020. Pur con la flessibilità con- cessa dall’UE, si auspica che in Italia le leg- gi e i regolamenti attuativi tengano in consi- derazione lo spirito contenuto nella revisio- ne della direttiva che individua, nell’automa- zione d’edificio, uno strumento indispensa- bile per l’ottenimento della massima effi- cienza energetica, senza tuttavia trascurare la sua capacità di elevare il comfort per gli utenti finali e di accrescere la flessibilità de- gli edifici collegati alle smartgrid.
Roberto Rocco
Membro attivo del Gruppo Marketing di KNX Italia. Laureato in Ingegneria Gestionale, ha conseguito l’MBA presso il MIP-Politecnico di Milano. In seguito ha maturato significative esperienze nei settori elettrico, illumi- notecnico e HVAC. Autore di libri e articoli sugli impianti innovativi e sul- la complessa interazione del sistema impianto-edificio, ricopre oggi il ruo- lo di Business Development & OEM Account Manager presso l’azienda Ekinex by SBS. E’ membro attivo del Gruppo Marketing di KNX Italia.
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*Roberto Rocco, membro attivo del Gruppo Marketing di KNX Italia

