Page 38 - Attualità Elettrotecnica Marzo 2019
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un chiaro orientamento verso l’automazione d’edificio
Dalla seconda revisione della direttiva EPBD deriva una forte accelerazione del processo di rinnovamento
che punta alla decarbonizzazione
del patrimonio edilizio entro il 2050
di Roberto Rocco*
Il maggiore consumatore di energia in Euro- pa è il settore dell’edilizia, che ne assorbe oltre il 40%. Se a ciò si aggiunge che il
75% degli edifici è inefficiente dal punto di vi- sta energetico e che, mediamente, soltanto l’1% dello stock è rinnovato ogni anno, si può comprendere perché il tema sia diventato as- solutamente prioritario per l’Unione Europea. La seconda revisione della direttiva sulla pre- stazione energetica degli edifici (EPBD), pubblicata a giugno sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e denominata 2018/844, contiene un importante richiamo al ruolo che l’automazione degli edifici può svolgere per ottenere la massima efficienza energetica. Nel 2002 la direttiva sul rendimento energeti- co nell’edilizia (2002/91/CE) ha avviato un profondo processo di cambiamento nelle consuetudini progettuali e realizzative degli edifici nei paesi dell’Unione Europea. Il rece- pimento a livello nazionale, avvenuto attra- verso diversi provvedimenti, a partire dal D.Lgs. 192 del 2005, ha definito i requisiti mi- nimi di efficienza energetica per gli edifici di nuova costruzione e per quelli già esistenti, ed ha introdotto la certificazione del rendi- mento energetico, imponendo il controllo pe- riodico delle caldaie e degli impianti di con- dizionamento. Da quel momento i progettisti dei settori edilizio e impiantistico sono stati sempre più incentivati a ragionare sul com- plesso sistema edificio-impianto e non più soltanto sulle sue singole componenti. Una prima revisione della EPBD è avvenuta nel 2010 con la pubblicazione della direttiva 2010/31/UE; il requisito più impegnativo è senz’altro che, entro il 2021 (o il 2019 per gli edifici pubblici), tutti gli edifici di nuova co- struzione siano “a energia quasi zero” (near- ly zero energy buildings o nZEB).
Le peculiarità
della seconda revisione
Con la pubblicazione del pacchetto «Energia pulita per tutti gli europei» nel novembre del 2016, la Commissione europea ha deciso di
apportare ulteriori modifiche alla direttiva EPBD con l’obiettivo di utilizzare tecnologie intelligenti negli edifici e accelerarne il più possibile il processo di rinnovamento, in una visione a lungo termine che punta alla decar- bonizzazione del patrimonio edilizio entro il 2050.
Mentre la direttiva EPBD originaria e la sua prima revisione si erano concentrate princi- palmente sul miglioramento dell’involucro edilizio e degli impianti, con un particolare ri- ferimento a quello termico, la seconda revi- sione promuove esplicitamente il ricorso alle reti di informazione e comunicazione (ICT) e alle tecnologie intelligenti per assicurare un funzionamento autenticamente efficiente de- gli edifici. Non è quindi un caso che la defi- nizione di «sistema tecnico per l’edilizia» (Art. 2, punto 3) sia stata ampliata, aggiun- gendo i sistemi d’automazione e controllo dell’edificio, e nel testo della direttiva il ter- mine “building automation” compaia ben dieci volte. Una nuova definizione chiarisce che l’automazione e il controllo dell’edificio rappresentano “sistema comprendente tutti i prodotti, i software e i servizi tecnici che
contribuiscono al funzionamento sicuro, economico ed efficiente sotto il profilo del- l’energia dei sistemi tecnici per l’edilizia tra- mite controlli automatici e facilitando la ge- stione manuale di tali sistemi”.
La direttiva sottolinea anche l’importanza che le misure di miglioramento della presta- zione energetica non si limitino all’involucro dell’edificio, ma includano tutti gli elementi e i sistemi tecnici che contribuiscono a ridurre il fabbisogno energetico per il riscaldamen- to, il raffrescamento, l’illuminazione e la ven- tilazione, migliorando al contempo il comfort igrotermico e visivo.
L’indicatore
di Smart Readiness (SRI)
Per promuovere la digitalizzazione e l’adozio- ne di tecnologie intelligenti negli edifici, la re- visione della direttiva istituisce un indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza (Smart Readiness Indicator o SRI) stabilendo il termine del 31 dicembre 2019 per la defini- zione esatta della metodologia di calcolo e dell’indicatore stesso, al quale è dedicato l’Al- legato I bis. Di applicazione volontaria, l’indi-
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attualità elettrotecnica - marzo 2019 - numero 2

