Page 32 - Attualità Elettrotecnica 4 Maggio 2022
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secondo Hikvision
il futuro è K
L’uso di dispositivi che utilizzano la microonda in Banda K consente di migliorare la qualità delle installazioni relative alla rilevazione delle intrusioni
a cura di Hikivision
Quando si parla di rilevatori di movimen- to, la sola distinzione tra microonda e infrarosso, tra infrarosso attivo e infra-
rosso passivo o tra doppia e tripla tecnologia potrebbe essere riduttiva.
Esiste infatti un’ulteriore e doverosa distinzio- ne, spesso erroneamente trascurata, che il professionista è tenuto a considerare per ga- rantire una rilevazione performante in ogni si- tuazione installativa. Ignorare questa distinzio- ne può essere causa di rilevazioni imprecise o improprie, di frequenti o inspiegabili falsi allar- mi e di installazioni più lunghe e complesse del dovuto. La distinzione a cui facciamo rife- rimento è quella tra le microonde ad oggi uti- lizzate nel campo della rilevazione.
Non esiste, infatti, una sola tipologia di micro- onda, ma più tipologie caratterizzate da fre- quenze differenti. Tra le frequenze utilizzate nei rilevatori di movimento con microonda trovia- mo la oramai in disuso Banda “S” a 2,4 GHz, la più utilizzata Banda “X” a 10 GHz e l’innovativa e performante Banda “K” a 24 GHz.
Può una microonda
fare la differenza?
A confermarcelo è proprio la microonda in Banda K. Il suo comportamento rispetto alla Banda S e alla Banda X può infatti garantire: • maggiore reattività e precisione nella rileva-
zione delle intrusioni;
• meno falsi allarmi dovuti a interferenze o rile-
vazioni improprie;
• installazione rapida e semplificata con inter-
venti minimi di regolazione.
La maggiore precisione e reattività della Ban- da K è strettamente connessa alla forma della sua copertura, tondeggiante e coincidente con quella del PIR (nei rilevatori a doppia/tri- pla tecnologia). La perfetta sovrapposizione delle coperture riduce quindi al minimo gli in- terventi di regolazione della portata.
La stessa forma tondeggiante, unita ad un basso indice di penetrazione nei corpi solidi, rende la microonda in Banda K “immune” ai falsi allarmi e alle rilevazioni improprie.
Al contrario, la copertura della microonda in Banda S e Banda X risulta più allungata, qua- si a forma di sigaro. In questo caso sarà quin-
di necessario intervenire sulla regolazione del- la microonda, sia per renderla quanto più pos- sibile coincidente con quella del PIR, sia per evitare che vengano rilevati impropriamente i movimenti esterni all’area da proteggere.
La regolazione invasiva allunga i tempi di in- stallazione e sottopone al rischio di lasciare zone scoperte poiché, accorciando la coper- tura della Banda S e della Banda X, si avrà una notevole riduzione anche sui lati.
Coincidenza tra PIR
e microonda
Possiamo asserire che l’affidabilità dei sensori a doppia tecnologia è direttamente proporzio- nale alla perfetta coincidenza tra la copertura del PIR e la copertura della microonda. Questa condizione, definita Pattern Shaping, si ottiene mediante la precisa sovrapposizione delle due aree di rilevazione (PIR e microon- da) al fine di avere uno stesso lobo di copertu- ra. La coincidenza delle due aree è fonda- mentale affinché il rilevatore a doppia tecnolo- gia funzioni per come è stato progettato, ovve- ro su una doppia rilevazione.
La mancata coincidenza potrebbe essere in- fatti causa di mancate rilevazioni (che non vengono confermate da entrambe le tecnolo- gie) o di allarmi indesiderati.
Con le microonde in Banda S e Banda X, che come accennato in precedenza possiedono una forma del lobo allungata, ottenere il Pat- tern Shaping sarebbe pressocché impossibile
e qualsiasi tentativo mediante regolazione in- vasiva porterebbe ad un’elevata riduzione la- terale della copertura delle microonde la- sciando zone scoperte. In sintesi, l’impiego della microonda in Banda K consente di sfrut- tare al massimo le potenzialità dei rilevatori a doppia tecnologia aumentando, di conse- guenza, la precisione e l’immediatezza nella rilevazione delle intrusioni.
Rilevazioni improprie al di là del muro: come limitarle? Fortunatamente non è necessario ricorrere a schermature in piombo. Se è vero che le mi- croonde possono penetrare attraverso muri e vetri, è anche vero che la capacità di pene- trazione varia da banda a banda.
Mentre con la Banda S e la Banda X il muro ha una capacità di riduzione del segnale rispetti- vamente del 70% e 80%, con la Banda K ben il 96% del segnale viene schermato.
Questo significa che il 30% e il 20% del se- gnale della Banda S e della Banda X oltre- passa il muro. Nel caso della Banda K, inve- ce, si ha una penetrazione minima del 4%. Questa penetrazione diventa totalmente irri- levante se consideriamo la forma della Ban- da K e la sua perfetta coincidenza con il PIR. I disagi di una rilevazione oltre il muro sono, ovviamente, gli allarmi impropri generati da movimenti esterni all’area da proteggere. In questa situazione è fondamentale non sotto- valutare la presenza di un impianto idraulico
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attualità elettrotecnica - maggio 2022 - numero 4



































































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