Page 16 - Attualità Elettrotecnica Giugno-Luglio 2024
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Tabella 2 - Riscontri di carattere quantitativo per gli edifici con certificazione di sostenibilità.
Tabella 3 - Le tre fasi della procedura di valutazione ITACA (fonte: prassi di riferimento UNI/PdR 13).
e che si tratti di ristrutturazione o di nuova co- struzione.
Si struttura in tre livelli gerarchici:
• aree di valutazione;
• categorie;
• criteri.
Le aree di valutazione rappresentano dei ma- cro-temi significativi e di carattere generale:
• Area A - Qualità del sito;
• Area B - Consumo di risorse;
• Area C - Carichi ambientali;
• Area D - Qualità ambientale indoor;
• Area E - Qualità del servizio.
Ogni area di valutazione comprende a sua volta un certo numero di categorie che sono temi specifici come ad esempio l’energia, l’ac- qua, i materiali o il benessere termoigrometri- co; i criteri offrono infine le regole di valutazio- ne per determinare se un edificio possiede i requisiti richiesti. Il punteggio che riflette la prestazione di sostenibilità dell’edificio è cal- colato con una procedura di valutazione che si articola nelle tre fasi riportate in tabella 3.
Esaminare in dettaglio i vari protocolli di certi- ficazione richiederebbe un testo a parte; ognuno di essi infatti si articola in una moltepli- cità di categorie, sottocategorie e requisiti in documenti molto estesi - non a caso per ac- quisire competenze specifiche sono necessa- ri gli appositi corsi di formazione e accredita- mento. Ma in questa sede vale la pena di ri- chiamare qualche esempio significativo e metterlo in relazione all’automazione di edifi- cio KNX, almeno per i protocolli più diffusi.
ITACA
A livello nazionale il Protocollo ITACA - dal- l’omonimo istituto per l’Innovazione e la Tra- sparenza degli Appalti e la Compatibilità Am- bientale - rappresenta un riferimento diffuso in materia di edilizia sostenibile; si applica sia agli edifici di nuova costruzione sia a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti. Svilup- pato con l’obiettivo di disporre di un sistema di valutazione a punteggio basato su criteri og- gettivi e misurabili, è diventato uno strumento a supporto delle politiche regionali per pro- muovere costruzioni caratterizzate da un’ele- vata qualità energetico-ambientale. ITACA è basato su SBTool, uno strumento internaziona- le risultato della ricerca Green Building Chal- lenge (a cura di iiSBE - international initiative for a Sustainable Built Environment) ed è stato pubblicato per la prima volta nel 2004; suc-
cessivamente è stato adottato da numerose Regioni e Ammini- strazioni Comunali.
La diffusione di ITACA a livello nazionale ha portato all’attiva- zione di un processo di certifica- zione di terze parti (sotto l’ac- creditamento di ACCREDIA) e alla pubblicazione nel 2015 da parte dell’UNI di una “prassi di riferimento” dedicata (25); que- sto documento, diviso in tre par- ti, non è propriamente una nor- ma, ma una raccolta di prescri- zioni condivise da ITACA, realiz- zata in collaborazione con UNI. La prassi di riferimento in segui- to è stata aggiornata per tenere conto delle disposizioni sui cri- teri ambientali minimi (CAM) che riguardano l’affidamento dei ser- vizi di progettazione e dei lavori per la nuova costruzione, la ri- strutturazione e la manutenzione di edifici pubblici e, in particola- re, del Decreto n.356 del 2022 del MITE (26) nel quale il proto- collo ITACA è richiamato. L’analisi si differenzia a seconda che l’edificio sia a destinazione residenziale o non residenziale
Testo tratto dal volume di Roberto Rocco “Sostenibili- tà, efficienza energetica e benessere ambientale negli edifici con il sistema KNX”; Editoriale Delfino.
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