Page 11 - Attualità Elettrotecnica luglio-agosto 2019
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I giraviti o cacciaviti. Il nome che sembra più corretto è il primo (questa è la funzione che fanno), ma il più usato è il secondo. Rea- lizzati in genere in colori vivaci per evitare di perderli al primo uso, hanno costi che spesso
so di ristrutturazioni assieme alle sonde è ne- cessario utilizzare spray lubrificanti per con- sentire un più agevole passaggio del cavo nei casi in cui lo spazio del tubo a disposizione sia ridotto.
Il materiale d’uso
Il nastro isolante. Non va sottovalutata la scelta. Ce ne sono di vari tipi, ad esempio, più adatti per esterno, oppure resistenti alle alte temperature e agli agenti chimici, o ancora con basso coefficiente di allungamento e con elevata resistenza alla trazione. Anche gli spessori possono avere la loro importanza,
specie dove lo spazio è ridotto. On tutti sono uguali, quindi. In genere finisce che si usa quello che si trova per primo nella borsa por- taattrezzi, ma un poco di attenzione in alcuni casi è necessaria.
Le fascette. Poco da dire. Si può scegliere tra colori e dimensioni assolutamente diversifi- cati. Il cablaggio sarà certamente più ordinato. In commercio ci sono anche fascette per la si- glatura dei cavi. E a questo proposito bisogna segnalare, per quanto conosciutissimi marca- cavi, da quelli termorestringenti alle targhette prefusteltate ecc. L’ordine nel cablaggio dà una buona impressione al cliente ma è indi- spensabile se si deve metter mano all’impianto per la manutenzione o per un guasto.
I morsetti e i connettori. Anche questi elementi fondamentali per la realizzazione di un impianto elettrico sono ben noti. Tenuta e prote- zione sono le loro caratteristiche fondamentali. Le tipologie, altrettanto, note, sono numerose ed ognuna di esse ha un compito particolare, a seconda delle esigenze dell’impianto da realiz- zare. E non a caso le Norme che parlano di connessioni sono molte, quasi cento. Alcune ri- guardano i modi di identificare i connettori (CEI UNEL 95117 e CEI EN 60445), o i morsetti e la terminazione dei cavi (CEI 16-7), o (CEI 17-50) l’individuazione dei morsetti e il numero e la let- tera caratteritici. E ancora, la CEI 17-48 offre dà le indicazioni per i morsetti componibili per conduttori in rame e la CEI32-10 specifica le temperature e le sovratemperature ammissibili per i morsetti. Alte Norme sono le CEI EN 60998-1 e -2 che trattano dei8 dispositivi di
connessione. Una particolare attenzione va posta nell’uso di morsetti e connessioni in am- bito fotovoltaico, visto che possono essere un elemento sede di perdite.
Il vestiario
Delle calzature abbiamo già detto. Ci manca l’abbigliamento in genere e i guanti. Provate a fare un giro in rete. I risultati si avvicinano a mezzo milione. Scegliete pure un abbiglia- mento comodo, ma aderente (estivo o inver- nale), con ampie tasche, che lascino comun-
sono irrisori, con conseguenze altrettanto spesso poco piacevoli: si spannano alla prima occasione. Meglio optare su giraviti di miglior qualità. E poi è necessario averne a disposi- zione una gamma completa sia a taglio che a stella (magari con la punta magnetica). Di ti- pologie di viti da stringere o da togliere ce ne sono moltissime. Va detto che i costruttori di apparecchiature tendono ad usare, proprio per semplificarci il lavoro, viti imperdibili a ta- glio e contemporaneamente a stella. Andate su Wikipedia: troverete il significato di questi termini relativi alla punta del cacciavite: spac- cato, Philips, a croce, a stella Robertson, Allen Torx, Tri-Wing, Tork-Set, Spanner Head, triple square, double Hex, Polydrive, One Way. For- tunatamente nella tradizionale consuetudine del lavoro non li troviamo tutti. Comunque un avvitatore elettrico, magari a batteria, di quel- la tipologia con numerose punte intercambia- bili può essere una buona idea.
Il metro. Sulla necessità di avere uno stru- mento di misura di lunghezze non è necessa- rio perdere tempo. Occupa poco spazio e co- sta poco. In alternativa si possono usare stru-
menti elettronici per la misura della distanza o anche app per il cellulare. Di queste ultime però bisogna fidarsi.
Le sonde. Necessarie per infilare i cavi all’in- terno delle tubazioni, oggi vi sono modelli con punte di vario tipo ed anche modelli che “infi- lano “automaticamente” il cavo. Spesso, in ca-
que libertà di movimento (spesso si lavora in ginocchio, possono essere utili anche le gi- nocchiere). Le giacche e i pantaloni devono essere morbide e resistenti (anche ai lavaggi), con cuciture ben realizzate e, meglio, parti ter- minali elasticizzate. Il gilet è un “must”: le ta- sche a disposizione permettono di avere a portata di mano l’attrezzatura più necessaria. Inoltre i colori accesi possono essere utili in particolari condizioni di lavoro. Morbidezza e resistenza sono tra le caratteristiche più ricer-
cate. Due parole sui guanti. Un paio di guanti nella cassetta portaattreezzi può essere utile, specie se si lavora sotto tensione. Due le Clas- si a disposizione (00 e 2), la prima resiste a acidi, oli e ozono e alle basse temperature, la seconda solo a oli e a basse temperature.
Il furgone
Infine, il furgone: elemento che può essere es- senziale per minimizzare i tempi di lavoro, per esso è necessario garantirsi con un buon alle- stimento l’ordine interno. Va quindi studiato con la massima cura dove e come disporre l’attrez- zatura. Un buon consiglio può essere dato da aziende che si occupano proprio di queste pro- blematiche. Ma i loro consigli devono coniugar- si bene con quanto ciascuno di voi ha in testa. Il furgone lo userete voi.
attualità elettrotecnica - luglio/agosto 2019 - numero 6
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