Page 11 - Attualità Elettrotecnica 06 settembre 2023
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 Figura 2 - Interruttore differenziale magnetotermico
Figura 3 - Schema di interruttore automatico differenziale accoppiabile ad apparecchi
di comando non automatici, prese a spina ecc.
• È costituito da un rivelatore differenziale elettronico autoalimentato tramite raddrizzatore incorpo-
• Tipo S - con ritardo intenzionale per esigen- ze di selettività.
In base al numero dei poli gli interruttori diffe- renziali possono essere: bipolari, tripolari e quadripolari.
Parametri caratteristici
degli interruttori differenziali Per entrambi i tipi di apparecchi, con o senza sganciatori di sovracorrente, i valori normaliz- zati sono:
• tensione e frequenza nominali: 230 e 400 V,
50 Hz;
• corrente nominale: 6 - 10 - 13 - 16 - 20 - 25 -
32 - 40 - 50 - 63 - 80 - 100 - 125 A;
• corrente nominale differenziale di intervento (Idn): è il valore della corrente differenziale d’intervento assegnato dal costruttore; i va- lori normali sono 0,010 - 0,030 - 0,1 - 0,3 - 0,5 - 1 A. Negli impianti domestici devono essere installati interruttori differenziali con
Idn ≤ 30 mA;
• corrente nominale di corto circuito: nella
combinazione formata da interruttore diffe- renziale e dispositivo di protezione contro i corto circuiti: 1,5 - 3 - 4,5 - 6 - 10 kA;
• caratteristica di intervento: indica i tempi di intervento del dispositivo differenziale in re- lazione al valore della corrente differenziale.
Per i normali interruttori differenziali di tipo AC i tempi di intervento variano:
• da 0,3 s a 0,04 s (differenziali di tipo genera-
le G),
• da 0,5 s a 0,15 s (differenziali di tipo S ),
in relazione al valore della corrente differen- ziale che si manifesta nel circuito (rispettiva- mente da 1Idn a 5Idn).
Soluzioni costruttive
Gli interruttori differenziali previsti per la pro- tezione generale dell’impianto, nelle soluzio- ni costruttive (sporgenti o da incasso) occu- pano normalmente 4 moduli (Figura 2).
 rato.
• circuito elettronico rivelatore • toroide differenziale
• bobina di sgancio
• relè termico
• lampada di segnalazione
• scaricatori di tensione
• tasto di prova
• interruttore di linea
Classificazione
In base alla sensibilità in relazione ai vari tipi di corrente si distinguono i seguenti tipi di inter- ruttori differenziali:
• AC - intervengono correttamente solo con
correnti di guasto sinusoidali;
• A - intervengono anche con correnti di gua-
sto pulsanti dovute alla presenza nel circui-
to di dispositivi a semiconduttore;
• B - intervengono anche con correnti di gua- sto con componenti unidirezionali di tipo continuo (sono utilizzati specialmente nelle
strutture ospedaliere).
In base al ritardo d’apertura per sgancio diffe- renziale si hanno le seguenti tipologie:
• Tipo generale G - privo di ritardo intenziona-
le;
Figura 4 – Esempio di utilizzazione degli apparecchi differenziali in un appartamento
 attualità elettrotecnica - settembre 2023 - numero 6
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