Page 9 - Attualità Elettrotecnica Ottobre 2024
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  light, Fabio Pedrazzi, si rivolge ai legislatori per auspicare l’avvio di «una riflessione che possa non solamente dare nuovo impulso alla fi- liera del polietilene e alla sua raccolta, ma soprattutto normare un am- bito fondamentale nel vasto capitolo dei rifiuti plastici».
Sottolinea: «Gli imballaggi, rappresentano circa la metà dei rifiuti pla- stici prodotti; il restante 50% è composto soprattutto da plastiche mi- ste, con una buona presenza dei beni in polietilene. Il consorzio Eco- polietilene, nei suoi quattro anni di attività, è arrivato a rappresentare quasi tutte le filiere dei beni in polietilene in maniera eterogenea: sia- mo pronti a supportare le istituzioni con analisi e dati di recupero al fi- ne di avere un quadro di operatività completo e normato».
Secondo il rapporto 2023 di IPPR - Istituto per la Promozione delle Pla- stiche da Riciclo - basato sui dati di Plastic Consult il polietilene rap- presenta un terzo delle plastiche riciclate utilizzate in Italia e a fronte di 1,337 milioni di tonnellate di polimeri rigenerati processati dall’indu- stria italiana di trasformazione l’anno scorso, ben 433 mila tonnellate sono riconducibili a questo polimero.
Il polietilene ha una grande versatilità d’uso e una vasta applicabilità in diversi settori industriali. «Il massiccio impiego nella nostra vita di tutti i giorni ci spinge dunque a una grande attenzione e responsabilità nel- la corretta gestione e riciclo dei beni in polietilene», dice il Direttore Generale di Ecopolietilene, Giancarlo Dezio «Una stima del Consorzio, realizzata insieme ai gruppi di lavoro a cui partecipano i soci produtto- ri, evidenzia una crescita della produzione di beni in polietilene nell’ul- timo anno, in particolare per quanto riguarda i film e le attrezzature usate in agricoltura, che sono aumentati di circa il 12%».
Il tema della raccolta e del recupero dei beni in polietilene diventa co- sì nodale.
Conclude il presidente di Ecopolietilene, Pedrazzi: «Vi è la necessità di cogliere le opportunità date dal polietilene e dal suo significativo po- tenziale in termini ambientali. Il ruolo dei consorzi nella gestione dei beni in polietilene e la collaborazione fra questi e le istituzioni si rivela quindi cruciale sia nel promuovere pratiche di corretta gestione del ri- fiuto, sia nell’incoraggiare i produttori all’utilizzo di polimeri riciclati».
La Sardegna non individua
le aree idonee
Da una prima lettura condotta da Italia Solare in merito al Disegno di leg- ge sulle Aree Idonee, pubblicato dalla Regione Sardegna, emerge in modo evidente che non è stata fatta nessuna valutazione tecnica del ter- ritorio, si tratta di fatto di una mera presa di posizione politica.
“Questo DDL non individua le aree idonee, ma semplicemente reitera la moratoria e pertanto non è in alcun modo accettabile. L’approccio, piuttosto che tecnico, si rivela prettamente giuridico e politico, con il ri- sultato che molte aree potenzialmente idonee vengono escluse senza giustificazioni coerenti. Il testo risponde alle polemiche dei sardi frutto di una ampia campagna di disinformazione, ma non pensa al loro futu- ro.” - commenta Paolo Rocco Viscontini, Presidente di Italia Solare - “Nella relazione non compare nessuna spiegazione in merito ai criteri utilizzati per la definizione delle aree idonee e non si fa cenno alcuno ai calcoli effettuati per verificare il raggiungimento degli obiettivi defi- niti dal PNIEC”.
Gli spazi definiti idonei non sono molto diversi da quelli della morato- ria, nella sostanza gli impianti a terra sembra possono essere fatti solo nelle aree industriali a seguito delle limitazioni introdotte per gli impian- ti agrivoltaici. Ma a causa dei limiti imposti dall’allegato G risulta molto difficile realizzare impianti a terra anche nelle aree industriali. “La cosa oltremodo sconcertante è che vengono bloccati anche tutti gli impian- ti già autorizzati o in fase di autorizzazione se non rientrano nei criteri definiti e va in senso contrario rispetto alle norme comunitarie”, ag- giunge Rocco Viscontini.
Il provvedimento, se non modificato, rischia di penalizzare fortemente la Sardegna da un punto di vista economico e ambientale, rallentando il passaggio alle rinnovabili e lasciando spazio a soluzioni del tutto in- sostenibili, come la realizzazione della dorsale del gas, nonostante studi autorevoli evidenzino la non convenienza per l’isola.
Se non verranno adottate misure correttive, la Sardegna subirà un in- cremento del costo dell’energia elettrica, aggravando ulteriormente la già complessa situazione economica locale e condannando l’isola a restare la regione con il maggior tasso di emissioni di CO2 pro-capite a causa degli impianti a carbone che determinano un incremento del- le malattie e morti per tumore, oltre ad aggravare il rischio di desertifi- cazione.
attualità elettrotecnica - ottobre 2024 - numero 7
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