Page 15 - Attualità Elettrotecnica Settembre 2020
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  In questo ambito si definiscono 2 categorie primarie: canali (CTS) e condotti (CDS).
I sistemi di canali CDS sono definiti come “in- sieme comprendente un tratto rettilineo di condotto ed eventualmente altri componenti del sistema per realizzare un involucro per l’al- loggiamento mediante inserimento di condut- tori e cavi, ed eventualmente l’alloggiamento di altre apparecchiature elettriche.”
I sistemi di canali CTS, sono definiti come “in- sieme comprendente un tratto rettilineo di ca- nale ed eventualmente altri componenti del si- stema per realizzare un involucro per l’allog- giamento mediante posa di conduttori e cavi, ed eventualmente l’alloggiamento di altre ap- parecchiature.”
Generalmente i condotti realizzano distribu- zioni a pavimento in nicchie o cunicoli sotter- ranei, mentre i canali sono destinati ad instal- lazioni a “vista” su pareti o soffitti.
Altra particolarità distintiva è la definizione di canale come componente principale del siste- ma comprendente una base con uno o più co- perchi d’accesso che possono essere aperti o rimossi, mentre il condotto è caratterizzato da una sezione trasversale chiusa non circolare.
Minicanali e canali portacavi
In pratica i sistemi CTS si riferiscono alle cate- gorie di canali a battiscopa, completi degli ac- cessori per cambio di direzione e le opportu- ne cassette di raccordo e per installazione di apparecchi, di solito prese di energia, segna- le e comandi.
Di questa categoria fanno parte anche i mini- canali e i canali portacavi, dove abbiamo an- che in questo la caso la possibilità di coordi- nare con la canalizzazione degli accessori per cambio di direzione e per il supporto delle ap- parecchiature, anche con soluzioni a pavi- mento, cioè attraverso la distribuzione con ca- nali a pavimento calpestabili e con torrette a pavimento per ospitare le apparecchiature, accessori che ricadono nella classificazione di accessori del sistema.
Per quanto riguarda la posa a pavimento, ancora abbiamo la definizione di CTS, cioè canale, con le stesse caratteristiche sopra riportate, differendo dal tipo di posa che può essere, naturalmente a filo, sporgente dal pavimento o in falso pavimento.
Si nota che la definizione di canali portacavi CTS si riferisce alla conduzione per condu-
zione di conduttori isolati, cavi o appa- recchi elettrici per po- sa a parete e a soffit- to, per montaggio orizzontale o verticale sui muri, sospesi al soffitto.
In pratica sono impie-
gabili in qualsiasi contesto costruttivo, pur- ché si tratti di cavi isolati.
Pertanto un sistema di canali realizza la di- stribuzione dell’energia fino alla parte termi- nale fungendo, con gli opportuni accessori, anche da alloggiamento per le prese termi- nali, di energia, telecomunicazione o altro.
I canali portacavi in genere sono poi realiz- zati in diverse tipologie di materiali che si di- vidono in due famiglie: isolanti e conduttori. Nella famiglia dei canali in materiale isolan- te abbiamo i CTS per impiego all’interno o all’esterno con diversi gradi di resistenza al calore, ai raggi UV e all’invecchiamento se- condo il polimero utilizzato nella costruzione che determina anche la reazione al fuoco del manufatto e l’emissione o meno di fumi opachi.
L’offerta di prodotti per impiego generico è assai vasta: realizzati in estruso termoplasti- co, materiale in genere autoestinguente, conserva la sua validità per le normali appli- cazioni e nel caso che la caratteristica del- l’autoestinguenza e della non propagazione della fiamma siano le caratteristiche domi- nanti della prescrizione.
Quando invece sono più importanti le carat- teristiche di bassa tossicità sono disponibili prodotti costruiti con tecnopolimero privo di sostanze alogenate, definiti “halogen free” cioè a bassa emissione di fumi tossici e cor- rosivi.
Recentemente è stata emessa la norma EN 50642 che tratta specificatamente del meto- do di prova per il contenuto di alogeni nei si- stemi di canalizzazione e accessori per cavi. La norma specifica un metodo di prova per determinare il contenuto di alogeni nei siste- mi di canalizzazione e accessori per cavi co- stituiti da materiali polimerici e come i canali e accessori possano essere dichiarati privi di alogeni.
La determinazione è effettuata mediante combustione e successiva analisi del resi-
duo di combustione mediante cromatografia ionica. Il limite di rilevazione di questo meto- do di prova è tipicamente di 0,025 gr di alo- geni per Kg (0,0025%), mentre per essere dichiarati “halogen free”, i canali e gli acces- sori devono avere un contenuto totale di alo- geni inferiore allo 0,40%.
Le applicazioni
Le applicazioni di questi prodotti sono rivol- te a impianti realizzati in luoghi chiusi e affol- lati, quali, ad esempio, tunnel stradali e me- tropolitani, cinema, teatri, ospedali, stazioni, aeroporti, ecc.
Mentre la domanda di canali portacavi di questo tipo è ancora limitata, quella per ca- blaggio è in costante aumento.
La realizzazione dei canali in materiale pla- stico, detta estrusione, consente un’ampia li- bertà di finiture e colori, sovrastampe, deco- razione, verniciatura, incollaggio di legni e moquette sulla superficie, di modo che i ca- nali sono impiegati in ambito civile e terzia- rio, all’interno e all’aperto, ma anche per un’applicazione industriale leggera, tipica- mente per uffici.
Le realizzazioni in metallo sono rivolte alla distribuzione primaria che per dimensioni e portata si utilizzano in ambito industriale e terziario, con materiali diversi secondo le applicazioni: zincato sendzimir per luoghi asciutti e riparati, zincato a caldo per appli- cazioni all’aperto, in acciaio inossidabile per ambienti aggressivi.
Un canale quando poi viene posato a so- spensione su mensole assume la definizione di passerella e quando il fondo è costituito da pioli longitudinali si definisce “scaletta”. Esistono comunque realizzazioni di canali a passerella e scalette anche in materiali iso- lanti e compositi comunque valide per carat- teristiche di resistenza meccanica e chimi- ca, con il vantaggio della leggerezza propria di questi materiali.
attualità elettrotecnica - settembre 2020 - numero 7
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