Page 47 - Attualità Elettrotecnica Settembre 2020
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  stenibilità che si occupano di procurement, operation, sostenibilità a tutti i livelli – dal bo- ard alla consulenza individuale.
Le aziende coinvolte rappresentano 17 settori industriali e hanno tutte un minimo di fatturato annuale di 250 milioni di dollari.
Energy manager
Il report 2020 evidenzia il ruolo degli energy manager che oggi è integrato con le scelte operative e nel business, nella gran parte del- le aziende; non a caso l’87% degli intervistati ritiene che l’acquisto dell’energia rappresenti un tema di maggiore impatto e più complesso. Si è modificato anche il modo in cui le aziende operano nella gestione dell’energia: il 56% de- gli interpellati dichiara di avere uno staff dedi- cato all’energy management. L’aumento in nu- mero e varietà delle fonti di energia, la neces- sità di gestire meccanismi finanziari e sviluppi tecnologici nel settore, in uno scenario sem- pre più volatile, rappresentano elementi che indicano la necessità di competenze specia- lizzate in modo da individuare strategie che consentano un risparmio sui costi.
Nel precedente report, le scelte al momento dell’acquisto dell’energia rappresentavano la principale iniziativa per il risparmio dei costi solo nel 29% delle aziende in cui lavoravano i professionisti interpellati, quest’anno, al contrario, nel 46,5% dei casi si è affermato che la maggior sfida oggi sta nella capacità di scegliere il momento più favorevole per acquistare energia, considerando quindi la volatilità dei prezzi. Il 60% degli interpellati sta valutando l’uso di energie rinnovabili – prodotte “on site” o altrove – come possibile strategia da utilizzare nei prossimi tre anni per gestire la volatilità; mentre il 30% già uti- lizza energie rinnovabili. Oltre il 46% degli in- tervistati ritiene di essere preparato per af- frontare le prossime innovazioni nella gestio- ne dell’energia. Secondo l’84% degli inter- pellati, ottenere il sostegno del top manage- ment aziendale rappresenta il principale fat- tore necessario per ottenere l’approvazione e il finanziamento di nuovi progetti in tema di energia e sostenibilità.
Tecnologie digitali
per la gestione dati
L’enorme quantità di dati su consumi energe- tici e sostenibilità può essere di difficile inter- pretazione e gestione. Nell’ultimo anno, però, molte aziende hanno investito in tecnologie digitali chwe consentono di ridurre questa complessità: Il 37% del campione di analisi (il doppio del precedente report) ha dichiara- to di usare strumenti IoT come meter, sensori e altri componenti smart. Investire in queste tecnologie sembra avere un impatto positivo sull’azienda: non a caso il 63% dei rispon- denti tra coloro che usano soluzioni digitali ha più fiducia nella sua capacità di esser pronto ad adottare innovazioni nella gestione delle risorse. La ricerca, inoltre, mostra che le strategie per la gestione dell’energia e del- le risorse si stanno evolvendo, proprio grazie alle nuove tecnologie dati: il 48% degli inter- vistati sta adattando i programmi di gestione dei dati energetici o di sostenibilità della pro- pria azienda per far fronte all’aumento di de- vice connessi e il 24% dichiara che sta pro- cedendo allo stesso modo per allinearsi a un maggior uso di intelligenza artificiale. Tuttavia il 54% dei rispondenti ha affermato che la gestione dei dati avviene ancora me- diante l’uso dei fogli di calcolo, benché i van- taggi dell’investire in soluzioni digitali dedi- cate gli sono chiari.
Lotta al cambiamento climatico
La ricerca ha evidenziato che la questione ambientale è uno dei principali driver dei pro- grammi di sostenibilità e gestione energetica delle grandi aziende (51,5%) e che il cambia- mento climatico è considerato il principale ri- schio a cui far fronte in merito alla scelta di co- me rifornirsi di energia e altre risorse (58%).
Quindi mitigare gli effetti del cambiamento cli- matico e del riscaldamento globale e adat- tarvisi, la spinta alla decarbonizzazione e al- tre iniziative connesse al tema del clima sono oggi molto più al centro dell’operatività di bu- siness che in passato. Nelle aziende il top management sta quindi iniziando a capire che la lotta al cambiamento climatico porta vantaggi: migliore reputazione, nuovi prodot- ti e servizi e potenziali vantaggi dagli investi- menti in quest’area.
Un altro fattore che spinge a investire in ener- gia sostenibile è la percezione del pubblico, tenendo in mente in primo luogo i vantaggi per il brand e la sua reputazione (50%) e la possibilità che questo sia un vantaggio com- petitivo (47%).
Altri dati della ricerca sono interessanti.
Il 70% degli interpellati dichiara di avere sta- bilito obiettivi in termini energetici o di soste- nibilità e di averli resi pubblici, contro il 57% del report dell’anno precedente.
Il 75% dei rispondenti dichiara di avere am- pliato i propri obiettivi e di avere più fiducia nel fatto di poterli raggiungere
Il 30% dei CEO che hanno risposto hanno di- chiarato di essere “molto d’accordo” con l’af- fermazione secondo cui la risposta della loro azienda al tema del cambiamento climatico sarà un vantaggio anche per il business. Interessante la dichiarazione di uno dei par- tecipanti al questionario “il cambiamento cli- matico è al centro dell’attenzione di tutti: in- vestitori, i consumatori guardano con atten- zione a come le aziende riducano le emissio- ni di CO2 e si impegnino a promuovere l’uso di energie sostenibili.
E’ importante quindi che le aziende che an- cora non l’hanno fatto inizino a pensare a co- me contribuire”.
attualità elettrotecnica - settembre 2020 - numero 7
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