Page 11 - Attualità Elettrotecnica Novembre Dicembre 2019
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La scelta
Il dimensionamento degli SPD è essenziale per garantire la corretta protezione agli im- pianti elettrici; è quindi necessario verificare che gli SPD siano installati il più vicino possibi- le all’origine dell’impianto (Oltre agli SPD in- stallati all’origine dell’impianto, possono esse- re necessari ulteriori SPD di Tipo 2 o di Tipo 3 posti vicino all’apparecchiatura sensibile, e questi devono essere coordinati con gli SPD posti a monte) e siano rispondenti alle relative Norme di prodotto:
• CEI EN 61643-11 “Limitatori di sovratensio- ne connessi a sistemi di bassa tensione” (per reti di energia)
• CEI EN 61643-21 “Limitatori di sovratensio- ne connessi a reti di segnale e telecomuni- cazione” (per linee telefoniche, rete dati, an- tenne, ecc)
Questa sezione stabilisce anche che, per la protezione contro gli effetti dei fulmini e contro le sovratensioni dovute a manovre, si devono utilizzare SPD di Tipo 2.
Se l’edificio da proteggere NON è dotato di un sistema LPS esterno e se la linea di alimenta- zione è aerea, allora occorre valutare l’even- tualità di una fulminazione diretta tra l’ultimo palo e l’ingresso nell’impianto (rimando alla Norma CEI EN 62305).
La corretta scelta degli SPD deve basarsi sui seguenti parametri:
• il livello di protezione della tensione (Up).
Questo valore è importantissimo per proteg- gere le utenze sottese. Il valore di Up del- l’SPD NON deve mai essere superiore al va- lore Uw di tenuta all’impulso delle apparec- chiature stesse;
• la tensione nominale di tenuta a impulso
(Uw) dell’apparecchiatura da proteggere;
• la tensione massima continuativa (Uc) del- l’SPD dovrà essere superiore almeno del +10% della tensione nominale di rete (tra fa- se e PE) così da evitare interventi dovuti alla
normale fluttuazione della tensione di rete; • la caratteristica di tenuta alle TOV così come
definite nella IEC 60364;
• la corrente nominale di scarica (In) e/o la
corrente impulsiva di scarica (Iimp);
• il coordinamento degli SPD;
• la corrente di cortocircuito Isccr che deve
essere uguale o superiore al valore previsto
nel punto di installazione;
• i valori nominali di interruzione della corren-
te susseguente Ifi che non devono mai es- sere inferiori alla massima corrente di corto- circuito prevista nei punti di collegamento.
L’SPD può garantire la protezione se l’appa- recchiatura da proteggere non dista più di 10 metri dal punto di installazione. In caso con- trario occorre predisporre una delle misure protettive aggiuntive:
• scegliere un SPD con una Up inferiore al 50% della tenuta Uw
• installare un SPD aggiuntivo in prossimità dell’apparecchiatura
La sezione 534 introduce anche i requisiti mi- nimi che devono essere rispettati nella scelta semplificata di un SPD:
A) Edificio con LPS Livello III-IV (SPD di Tipo 1)
Iimp = 12,5 kA (L-N)
B) Manovra / Unità Abitativa (SPD di Tipo 2)
In = 5 kA (L-N)
Nel caso in cui venga realizzata l’analisi com-
pleta del rischio seguendo la Norma CEI EN 62305, ci si dovrà attenere ai valori risultanti dall’analisi stessa.
L’SPD deve, inoltre, essere protetto contro le sovracorrenti di cortocircuito e questa prote- zione (detta protezione di back-up) può esse- re interna e/o esterna all’SPD, in funzione del- le istruzioni fornite dal costruttore.
La corretta installazione
In questa sezione sono evidenziate anche le in- dicazioni sul corretto collegamento degli SPD al fine di un ottimale funzionamento dello stes- so fissando lunghezze e sezioni dei conduttori (L-N-PE). La somma delle lunghezze di colle- gamento degli SPD, tra il conduttore attivo L ed il conduttore di protezione PE, non deve mai su- perare i 50 cm. Un esempio pratico per azzera- re la caduta di tensione ai capi degli SPD è il collegamento “entra-esci” dei conduttori attivi. Se non è possibile rispettare la distanza dei 50 cm, occorrerà considerare la sovratensione causata dalla caduta induttiva (1kV al metro) e sommarla alla Up dell’SPD che, probabilmente, non garantirà più il livello di protezione richiesto e quindi occorrerà installare SPD aggiuntivi. Le sezioni minime dei cavi di collegamento (tra SPD e morsetto principale di messa a terra) de- vono essere almeno di 6 mm2 per gli SPD di ti- po2edi16mm2 pergliSPDditipo1.Nellase- zione sono inoltre riportate le indicazioni sugli schemi di collegamento degli SPD, sul loro co- ordinamento e sulla posizione rispetto all’even- tuale interruttore differenziale contenuto nell’ ‘Allegato informativo A’ in funzione dei sistemi di messa a terra.
Sezione 722.443,
cosa introduce?
Questa sezione, dedicata all’alimentazione dei veicoli elettrici (colonnine di ricarica), in- troduce la raccomandazione che il circuito di alimentazione del punto di connessione delle colonnine elettriche sia protetto con un dispo- sitivo limitatore di sovratensione (SPD) per im- pedire possibili danni al veicolo elettrico dovu- ti alle sovratensioni.
ANIE E ANIE CSI
ANIE CSI rappresenta in Federazione ANIE oltre 90 aziende (l’85% dell’intero mercato nazionale, con circa 10 mila ad- detti) che operano in Italia nel settore dei Componenti e Sistemi per Impianti.
Le imprese sono suddivise in quattro gruppi:
• Materiale da installazione;
• Batterie;
• Pile;
• Smart metering.
Federazione ANIE, con oltre 1.400 aziende associate e circa 500.000 occu- pati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali ita- liani, con un fatturato aggregato a fine 2018 di 80 miliardi di euro.
Le aziende aderenti ad ANIE Confindu- stria investono in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S ef- fettuato dal settore privato in Italia.
attualità elettrotecnica - novembre/dicembre 2019 - numero 9
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