Page 4 - Attualità Elettrotecnica Novembre Dicembre 2019
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attualità
quarta edizione
Lighting Open Day
Grande successo per la IV edizione di Lighting Open Day, evento dedicato all’aggiornamento e alla riflessione sulle tematiche tecniche di maggiore interesse per l’industria del lighting promosso da Assil - Associazione Na- zionale Produttori Illuminazione. L’incontro, che si è svolto il 13 novembre 2019 presso la sede Imq, è stato aperto dai saluti introduttivi di Andrea Sol- zi, Direttore Assil, Roberto Barbieri, Vice Presidente di Assil, e di Matteo Raimondi, Project Manager di Imq.
Il primo inter- vento, a cura di Franco Ru- snati Technical Manager Assil, ha illustrato la nuova edizio- ne della norma EN60598-1 “Apparecchi di illuminazio- ne. Parte 1: Prescrizioni generali e pro- ve”. Oggigior- no, la sempre maggiore inte-
grazione degli apparecchi di illuminazione in sistemi interconnessi impone il costante aggiornamento della normativa di riferimento, affinché i requi- siti siano sempre al passo con la rapida evoluzione tecnologica.
A livello normativo è in fase di aggiornamento anche la norma EN 12464- 1 “Illuminazione dei luoghi di lavoro”, come ha spiegato Daniele Lizzani, membro GL2 Uni. Saranno introdotte nuove appendici informative per supportare gli utilizzatori con approfondimenti tecnici ed esempi pratici di calcolo dei requisiti progettuali. La nuova versione della norma offrirà, inoltre, un nuovo capitolo chiamato “Design considerations”, mediante il quale si forniranno indicazioni su come selezionare correttamente i requi- siti per l’illuminazione durante l’attività (Visual task) o per l’area (task Area). In seguito, Fabio Pagano Technical Manager Assil, ha parlato delle principali novità legislative che influenzeranno il settore illuminazione. Entro la fine di quest’anno saranno pubblicati sulla gazzetta ufficiale del- l’Unione Europea i due nuovi regolamenti comunitari che disciplineranno il settore illuminazione in termini di progettazione ecocompatibile ed eti- chettatura energetica.
Il primo Regolamento, relativo all’Ecodesign, prevede l’integrazione in un unico testo, il cosiddetto Single Lighting Regulation, di tutti gli elementi della legislazione Ecodesign per i prodotti del settore illuminazione, che fi- no ad ora sono stati oggetto dei Regolamenti europei CE 244/2009, CE 245/2009 e UE 1194/2012 e dei successivi e rispettivi emendamenti.
Il secondo Regolamento, sull’etichettatura energetica delle sorgenti lumi- nose, integra le disposizioni del Regolamento UE 2017/1369 e sostituisce il Regolamento UE 874/2012 dal 1° settembre 2021. Nell’intervento di chiusura, Barbara Nolli Technical Manager Assil ha illustrato le principali novità introdotte dal nuovo Regolamento (UE) 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti, entrato in vigore lo scorso 16 luglio. Il Regolamento si applica a tutti i prodotti industriali soggetti alla legislazione del mercato interno dell’Unione Europea.
Althesys: sistema energetico italiano a rischio
L’Italia rischia una crisi energetica se non investe rapidamente in impian- ti moderni, efficienti e a basso impatto ambientale: più elettricità da fon- ti rinnovabili come vento, sole, acqua, biomasse; più centrali alimentate da metano; nuove connessioni per rafforzare la rete di alta e media ten- sione; sistemi di accumulo, realizzati soprattutto nel Mezzogiorno.
“Per fare questi investimenti è urgente un progetto forte di politica ener- getica che aiuti la transizione e l’uscita dal carbone”, avverte Alessandro Marangoni, economista di Althesys, intervenuto nell’incontro “Il futuro
del sistema elettrico italiano, decarbonizzazione, rinnovabili, reti” a Key Energy, la rassegna della IEG sulle nuove energie svoltasi a RiminiFiera. “Finora ci salvano le importazioni, ma presto non basteranno più - dice ancora Marangoni. Gli scenari NET, lo strumento Althesys di analisi sui trend del mercato elettrico, indicano una serie di criticità nel medio ter- mine, tra cui la necessità di realizzare al 2026 nuove centrali a gas per 5 GW e accumuli per 3 GW, per limitare deficit, e di ulteriori 8 GW a gas e oltre 4 GW di accumuli al 2030. Accade infatti che, mentre altri Paesi eu- ropei non intendono rinunciare a bruciare forsennatamente il carbone, in primo luogo la Polonia e la “virtuosa” Germania, l’Italia ha deciso di chiu- dere entro 6 anni le sue centrali a carbone, come quelle di Brindisi, di Ci- vitavecchia, quelle in Sardegna e quelle in Alta Italia, a Fusina, nel co- mune di Venezia e a Monfalcone, in provincia di Gorizia.
Per compensare il cosiddetto phase-out occorre mettere mano al raffor- zamento delle reti sulla dorsale Sud-Nord e ad un nuovo collegamento tri- terminale tra Sardegna, Sicilia e Campania. È inoltre necessario sviluppa- re i necessari sistemi di accumulo strategici per l’equilibrio del sistema, prevedendo 3 GW in più rispetto agli obiettivi della Sen per il Sud e le iso- le, ma anche nuova generazione FER al 2025 per 9,3 GW di fotovoltaico e 3,6 GW di eolico. “Purtroppo le sole fonti rinnovabili non basteranno a sostituire i grandi impianti a carbone. E nel frattempo - aggiunge Maran- goni - le politiche climatiche e ambientali dovrebbero spostare i consumi verso l’elettricità, anche quelli termici e dei trasporti”.
L’Italia dovrà dunque rivedere al rialzo il target di cui alla proposta Pniec 2019 (30%), andando oltre il 55,4% per l’elettrico. Il fotovoltaico dovreb- be quindi superare i 50 GW indicati dal piano, arrivando a produrre più di 74 TWh/anno, mentre l’eolico dovrebbe più che raddoppiare, passando da 10,4 a 18,4 GW. “Appare, dunque, evidente, conclude Marangoni, che è necessario mettere mano a una riforma complessiva del mercato elettrico, andando così oltre le indicazioni del Clean Energy Package la cui revisione del market design pare oggi di non ampio respiro”.
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attualità elettrotecnica - novembre/dicembre 2019 - numero 9


































































































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