Page 11 - Attualità Elettrotecnica Novembre-Dicembre 2020
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• correnti pulsanti unidirezionali sovrapposte ad una corrente continua senza ondulazio- ni di 0,4 volte la corrente differenziale no- minale (I n) o 10 mA, scegliendo il valore più elevato;
• per correnti differenziali alternate sinusoi- dali fino a 1.000 Hz;
• per correnti differenziali alternate sovrap- poste ad una corrente continua senza on- dulazioni di 0,4 volte la corrente differen- ziale nominale (I n);
• per correnti differenziali continue che pos- sono provenire da circuiti raddrizzatori;
• per correnti differenziali continue senza on- dulazioni
(CEI EN 62423).
Definite le tipologie di interruttori differenziali quando utilizziamo una tipo rispetto ad un altro? La risposta la troviamo nella tabella:
Oltre a quanto generalmente riportato in tabel- la è opportuno anche controllare le indicazioni riportate dai costruttori di una determinata ap- parecchiatura per individuare quale è l’inter-
Norma CEI 64-8/7 - Sezione 722 Alimen- tazione dei veicoli elettrici - art. 722.531.1: il dispositivo differenziale che protegge il pun- to di connessione deve essere almeno del ti- po A.
Le misure di protezione per ciascun punto di connessione devono essere:
• Interruttori differenziali di tipo B
• Interruttori differenziali di tipo A e un idoneo
dispositivo che assicuri l’interruzione del- l’alimentazione in caso di corrente di guasto in c.c. superiore a 6 mA
Norma CEI 64-8/3 - Sezione 37 Ambienti residenziali / Prestazioni dell’impianto - art. 37.4.1: è consigliabile l’impiego di interruttori differenziali di tipo A, per la protezione dei cir- cuiti che alimentano lavatrici e/o condizionato- ri fissi.
Si noti che il capitolo 37 è attualmente in revi- sione e sarà pubblicato con la prossima edi- zione della Norma CEI 64-8, prevista per i pri- mi mesi del 2021. Le indicazioni relative a
questo argomento saranno aggiornate dal punto di vista normativo e in accordo con l’evoluzione della tecnologia dei dispositivi dif- ferenziali e di alcuni apparecchi utilizzatori. Gli interruttori differenziali di tipo F comincia- no ad essere utilizzati sia in ambito residen- ziale che industriale e sono destinati alla pro- tezione in presenza carichi dotati di converti- tori di frequenza alimentati tra fase e neutro o tra fase e conduttore centrale messo a terra. Sono da utilizzare in caso di correnti di gua- sto differenziali con componenti a frequenze variabili e offrono una protezione superiore a quelli di tipo A.
Un altro aspetto importante per la continuità di servizio è la sensibilità ai disturbi di rete: in genere più si procede verso relè in grado di individuare componenti di corrente di guasto diverse, compresa la corrente continua, più aumenta anche l’immunità ai disturbi di rete, in pratica l’interruttore più affetto da scatti in- tempestivi per disturbi indotti è quello di tipo AC mentre quello di tipo B il più immune, se non abbiamo esigenze di protezione da cor- renti di guasto con componenti continue le versioni immunizzate di Tipo A o il Tipo F rap- presentano un ottimo compromesso in termini di immunità ai disturbi di rete.
Anche la valutazione dei sistemi di riarmo au- tomatico può avere un ruolo interessante: bi- sogna porre attenzione al sistema di alimen- tazione del motore di riarmo che deve essere preso a monte dell’interruttore in questione o, ancora meglio, prevedere un sistema di con- tinuità per l’alimentazione dei circuiti ausiliari e di riarmo.
  ruttore differenziale più idoneo da usarsi e non dimenticarsi delle indicazioni normative pre- senti nella CEI 64-8, qui di seguito riportate.
Norma CEI 64-8/7 - Sezione 710 Loca- li ad uso medico - art. 710.413.1.3: nei loca- li ad uso medico di gruppo 1 e gruppo 2, do- ve sono richiesti interruttori differenziali, devo- no essere scelti solo quelli di tipo A o di tipo B, in funzione del tipo della possibile corrente di guasto.
Norma CEI 64-8/7 - Sezione 712 Siste- mi fotovoltaici (PV) di alimentazione - art. 712.413.1.1.1.1: quando un impianto elettri- co comprende un sistema di alimentazione PV senza almeno una semplice separazione tra il lato c.a. ed il lato c.c., il dispositivo dif- ferenziale installato per fornire protezione contro i contatti indiretti mediante interruzio- ne automatica della alimentazione deve es- sere del tipo B.
attualità elettrotecnica - novembre/dicembre 2020 - numero 9
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