Page 10 - Attualità Elettrotecnica 9 Novembre Dicembre 2021
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dispositivi differenziali:
selettività totale
La selettività di due interruttori differenziali in serie rappresenta ancora un tema non sufficientemente affrontato in fase
di installazione. E ciò può essere costoso e pericoloso
a cura di ABB
Come è noto ormai da molti decenni l’in- terruttore differenziale provvede effica- cemente a proteggere la vita umana in
caso di dispersioni elettriche verso terra. Si tratta di un dispositivo il cui funzionamento, co- me è altrettanto noto, dà proprio il nome al di- spositivo stesso. Il termine differenziale infatti indica che il suo funzionamento è basato sul confronto tra due “misure” di corrente, in in- gresso e in uscita (ritorno) dal sistema elettrico individuando così un’eventuale dispersione di corrente uguale alla differenza di corrente mi- surata dal dispositivo. Si tratta però di un inter- ruttore la cui installazione deve essere oppor- tunamente considerata, proprio per evitare un fermo impianto generale. Ciò può avvenire quando più interruttori differenziali sono instal- lati “a cascata” in un impianto e non sempre ta- le problematica viene realizzata nel modo op- portuno. Vediamo la questione in maggior det- taglio nel caso di due interruttori differenziali in serie. Per scongiurare il fuori servizio generale in causo di guasto a terra quando nell’impian- to sono installati interruttori differenziali a prote- zione delle linee terminali e a monte è presen- te un altro interruttore differenziale (generale) è
necessario realizzare la selettività totale. L’installazione di un interruttore generale ha so- litamente lo scopo di tenere sotto controllo la dispersione somma di quelle singole linee, ma la sua presenza può essere causa di fuori ser- vizio generale dell’impianto se viene chiamato a intervenire, quindi questo interruttore deve intervenire solo in caso di necessità, lasciano il tempo all’interruttore a valle di intervenire. Per quanto riguarda la protezione differenziale ol- tre al valore delle correnti di guasto sono parti- colarmente rilevanti i tempi di intervento e le ti- pologie di differenziali installati (istantanei o se- lettivi), e questi aspetti sono quelli che vanno presi in considerazione.
Una protezione efficace
Va infatti ricordato che la protezione differen- ziale risulta efficace solo se non vengono su- perati i tempi massimi previsti dalla curva di sicurezza, da qui l’importanza del tempo di in- tervento, specialmente quando sono presenti interruttori differenziali generali a monte delle protezioni sulle singole linee.
In caso di corrente di guasto a terra su una li- nea questa corrente scorre attraverso sia l’in-
terruttore a protezione della linea terminale in- teressata dal guasto che in quello generale a monte, e quindi tutti e due sono sollecitati al- l’intervento, ma perché sia garantita selettività deve intervenire solo l’interruttore a valle.
Per realizzare la selettività cronometrica (tota- le), cioè sempre garantita indipendentemente dal valore della corrente di guasto, è necessa- rio installare a monte interruttori differenziali selettivi. Per realizzare la selettività totale i tempi di intervento dei due dispositivi posti in serie devono essere coordinati in modo che il tempo totale di interruzione t2 dell’interruttore a valle sia inferiore al tempo limite di assenza di risposta t1 dell’interruttore a monte (il gene- rale), per qualsiasi valore di corrente. In que- sto modo l’interruttore a valle completa l’aper- tura prima di quello a monte.
Affinché la selettività totale sia completamente garantita inoltre la I1 del dispositivo a monte deve inoltre essere superiore al doppio di quella del dispositivo a valle I2.
Ai fini della sicurezza, i tempi di intervento ri- tardati dell’interruttore a monte devono natu- ralmente essere sempre al di sotto della curva di sicurezza come indicato in figura.
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attualità elettrotecnica - novembre/dicembre 2021 - numero 9


















































































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