Page 22 - Attualità Elettrotecnica 9 Novembre Dicembre 2021
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protezione sicura contro le sovratensioni
per la ferrovia
Una gestione sicura ed efficiente delle operazioni ferroviarie richiede qualità, durata ed affidabilità di tutti i componenti. All’elevata disponibilità degli impianti elettrici contribuisce in modo significativo la protezione contro i fulmini e le sovratensioni
di Jean-Michel Fink* e Moritz Krink**
 Disponibilità e sicurezza nelle operazioni ferroviarie
la protezione dalle sovratensioni gioca un ruolo importante
L’obiettivo per tutti gli impianti di segnalazio- ne è un concetto di protezione sicura contro i fulmini e le sovratensioni. Dovrebbe inoltre essere aumentata la disponibilità, ad esem- pio grazie alla manutenzione preventiva ba- sata su informazioni sicure sullo stato del si- stema. Ciò richiede concetti dettagliati di diagnosi a distanza. Infatti, proprio in consi- derazione di un’infrastruttura più decentra- lizzata, in cui l’elettronica da proteggere rag- giunge maggiormente anche l’installazione esterna, garantire una manutenzione econo- mica sarebbe altrimenti quasi impossibile.
Requisiti per la protezione contro le sovratensioni
Un indicatore di stato integrato, che deve esse- re reso disponibile anche tramite segnalazione remota, permette di tenere sotto controllo i nu- merosi punti di raccolta decentralizzati dei se- gnali, senza la necessità di cospicue risorse umane, e quindi di operare in modo economi- co. Dato che la protezione contro i fulmini è di- rettamente collegata ai circuiti di segnale, è ne- cessario tenere in considerazione alcuni aspet- ti di sicurezza. Per esempio, i dispositivi di pro- tezione dalle sovratensioni devono rimanere pri- vi di interferenze e non devono influenzare altri percorsi di segnale. Non sono ammesse corren- ti di guasto che possano in qualche modo influi- re sul funzionamento. Se si verifica un guasto nel sistema, questo deve essere immediata- mente rilevato. L’energia necessaria per indica- re il guasto non deve in nessun caso essere pre- levata dal circuito del segnale, e l’indicazione di stato deve funzionare indipendentemente dallo stato del segnale. L’installazione e la rimozione dei dispositivi di protezione dalle sovratensioni non devono comportare interruzioni del circuito di segnale, vale a dire che il funzionamento non deve essere compromesso. Questo è partico- larmente vantaggioso durante la manutenzio- ne, poiché le spine di protezione dalle sovra- tensioni possono essere estratte ed inserite senza compromettere il funzionamento del se- gnale stesso, prevenendo con ciò anche l’inter- ruzione accidentale del circuito del segnale.
Premessa introduttiva
Con l’introduzione dell’automazione e degli in- terblocchi elettronici nelle operazioni ferrovia- rie all’inizio degli anni ‘80, gli operatori hanno dovuto affrontare i guasti dell’elettronica più sensibile, dovuti agli accoppiamenti di sovra- tensioni con i sistemi esterni. Questo ha creato la necessità di integrare la protezione contro i fulmini e le sovratensioni nella tecnologia di controllo e di sicurezza, poiché ogni guasto comporta un fermo treno o il blocco completo di intere tratte del percorso. Dopo molti anni di efficace utilizzo della protezione contro i fulmi- ni e le sovratensioni nella tecnologia di control- lo e sicurezza, sono seguiti standard e linee guida - come la direttiva DB RIL 819.0808 del 2006, completamente rivista nel 2018, che si applica a tutte le nuove strutture di interblocco.
Sicurezza e disponibilità
del sistema
Per soddisfare i requisiti di sicurezza, il colle- gamento in serie di scaricatori a gas e varisto- ri, sperimentato da decenni, è integrato nella tecnologia di controllo e sicurezza delle ope- razioni ferroviarie (vedi riquadro). Di solito esso è collocato nel telaio di terminazione dei cavi, ovvero presso l’interfaccia tra i sistemi interni ed esterni. Basandosi sul principio del circuito di base, la versione RIL 2018 pone requisiti ag- giuntivi ai prodotti e componenti, derivanti dal- l’esperienza pratica con soluzioni esistenti e dall’ulteriore sviluppo dell’architettura di inter- blocco. Oltre alla collaudata tecnologia che è stata inclusa nella direttiva, essa contiene an- che requisiti lungimiranti per le possibilità di diagnosi remota e le opzioni di testabilità.
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attualità elettrotecnica - novembre/dicembre 2021 - numero 9



















































































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