Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 30

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ttualità
e
lettrotecnica - giugno
2015
- numero
5
30
Protezione contro i fulmini:
come viene vista
la valutazione del rischio?
Su questo argomento ci sono novità: entro il
2018 vedrà la luce la terza edizione della
CEI 81-10, necessaria per tener conto dello
sviluppo della tecnica. Ma soffermiamoci
sulla valutazione del rischio. Da questo pun-
to di vista forse i progettisti non dovrebbero
limitarsi a quanto è obbligatorio fare ma do-
vrebbero fare quanto è opportuno fare. È im-
portante quindi com-
prendere quale sia la
migliore strategia per
realizzare una corretta
valutazione del rischio
economico.
I quattro rischi.
Per
ora dobbiamo affidarci
alla CEI 81-10 (CEI EN
62305) che “indaga”
sul pericolo di fulmina-
zione (Parte 1), defini-
sce il rischio connesso
(Parte 2), chiarisce il ti-
po di protezione contro
il fulmine, individuando
il sistema completo per
la protezione contro il
fulmine (LP) e suddivi-
dendolo nel sistema
completo usato per ri-
durre il danno materiale
dovuto alla fulminazio-
ne diretta e costituito da
un impianto di protezio-
ne interno ed esterno
(LPS) (Parte 3) e da un
sistema di misure per la
protezione contro gli ef-
fetti del LEMP (SPM)
(Parte 4). Va detto che
la norma si occupa di
strutture inclusi gli im-
pianti, il contenuto e le
persone, ma non ri-
guarda sistemi ferrovia-
ri, veicoli (navi, aerei
ecc.), tubazioni sotter-
ranee, linee elettriche di
potenza e di telecomu-
nicazione esterne alla
struttura.
La sorgente di danno S
(derivante dalla corren-
te di fulmine) viene
classificata rispetto alla
localizzazione di impat-
to nella struttura:
• S1 = fulmine sulla
struttura;
• S2 = fulmine vicino alla struttura;
• S3 = fulmine sulle linee entranti nella struttura;
• S4 = fulmine in prossimità delle linee entranti
nella struttura.
Anche il danno D ha una propria classificazio-
ne:
• D1 = danno ad essere viventi per elettrocu-
zione;
• D2 = danno materiale (incendio, esplosione,
distruzione meccanica ecc.) dovuto agli ef-
fetti della corrente di fulmine;
• D3 = Guasti agli impianti interni dovuto al
LEMP.
E il danno può produrre differenti perdite L
(loss):
• L1 = perdita di vita umane, compreso (è una
novità) il danno permanente);
• L2 = perdita di servizio pubblico;
• L3 = perdita di patrimonio culturale;
• L4 = perdita economica (struttura, suo conte-
nuto e perdita di attività).
Però la necessità della protezione contro il fulmi-
ne deve essere valutata al fine di ridurre le per-
dite dei valori sociali L1, L2 e L3. E la valutazio-
ne del rischio per verificare se la protezione è o
meno necessaria deve esser effettuata con la
procedura indicata nella Norma CEI EN 62305-
2 (CEI 81-10/2). Il rischio R4 (rischio di perdita
economica) deve essere valutato quando la
protezione contro il fulmine sia economicamen-
te motivata. Inoltre un’autorità competente può
richiedere la protezione contro il fulmine per
specifiche applicazioni senza che sia effettuata
la valutazione del rischio. In questo caso il livel-
lo di protezione deve essere specificato dall’au-
torità competente. In alcuni casi, al fine di giusti-
ficare una deroga a tali prescrizioni, può essere
effettuata la valutazione del rischio.
Convenienza della protezione.
La prote-
zione contro il fulmine è conveniente se la som-
ma del costo C RL della perdita residua in pre-
senza delle misure di protezione ed il costo
C PM delle misure di protezione risulta inferiore
al costo C L della perdita totale in assenza di mi-
sure di protezione. La valutazione della conve-
nienza economica, anche se facoltativa, è con-
sigliata in quanto permette la scelta del sistema
di protezione più adatto e conveniente alle esi-
genze del committente. E può essere omessa
se il committente vi rinuncia espressamente.
Per il rischio R4 la necessità della protezione va
valutata confrontando la frequenza di danno F
con quella tollerabile FT ed è opportuna se F è
maggiore di FT. Tale calcolo va fatto anche zo-
na per zona se la struttura è divisa in zone. Nel-
l’Allegato A della CEI 81-29 viene indicata la
procedura per la valutazione della frequenza di
danno F; il valore di rischio massimo tollerabile
FT – valutazione sotto la responsabilità del pro-
prietario o del gestore della struttura stessa – è
indicato all’Art. 2.2 e non deve essere superio-
re a 0,1 che equivale ad un danno ogni dieci
anni, dato che da un punto di vista del rischio
economico sembra essere eccessivamente
basso. Quindi la necessità di protezione contro
il fulmine per ridurre il rischio di perdita econo-
mica R4 andrebbe valutata in base al rapporto
tra costo delle misure di protezione e beneficio
economico ottenuto con la loro adozione. Trop-
po spesso non si utilizza tale logica, e il danno
economico in caso di fulminazione potrebbe
essere rilevante.
Figura 7 Raggio della sfera rotolante, lati di maglia e angolo
di protezione secondo le diverse classi di protezione
Figura 8 Progettazione di sistemi di captazione
per la protezione di moduli fotovoltaici
Figura 6 Sistema di messa a terra
1...,20,21,22,23,24,25,26,27,28,29 31,32,33,34,35,36,37,38,39,40,...52
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