Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 42

a
ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2015
- numero
6
42
Anie Rinnovabili
al tavolo
energia di
Confindustria
Si è tenuta la riunione del
Comitato Energia di Con-
findustria che dovrà por-
tare le posizioni di Con-
findustria al Governo sul-
la bozza di Decreto del
Ministero dello Sviluppo
Economico sui meccani-
smi di incentivazione del-
le energie rinnovabili di-
verse dal fotovoltaico per
il 2015-2016. Anie Rinno-
vabili ha presentato al
Comitato le osservazioni
dell’Associazione, che
sono state valutate positi-
vamente dai componenti del gruppo di lavoro. Anie Rinnovabili osserva
che la bozza di Decreto del Mise rischia di ridimensionare fortemente il
mercato delle rinnovabili perché, oltre a ridurre drasticamente gli incentivi e
rendere insostenibili il ritorno economico e la finanziabilità dei progetti, non
tiene conto né del reale sviluppo delle diverse fonti nel corso degli anni né
delle reali assegnazioni avvenute nelle aste e registri precedenti. Nel testo
del decreto si nota una sproporzione nell’assegnazione delle risorse a fa-
vore di impianti a biomasse e biogas, a scapito di impianti mini idro, mini
eolico e termodinamici, che in Italia hanno ricadute occupazionali notevoli
e un alto livello di sviluppo tecnologico. Anie Rinnovabili ha presentato un
documento dettagliato di proposte e osservazioni che Confindustria si farà
carico di sottoporre, in quanto interlocutore privilegiato, al Ministero dello
Sviluppo Economico, in un’ottica di salvaguardia dell’intero settore. Co-
struttori di componenti e impianti, produttori di beni e servizi e consumato-
ri rappresentano la stessa famiglia di imprenditori, nella logica del prosu-
mer verso cui si sta muovendo il settore dell’energia rinnovabile in Italia e
nel mondo con la convinzione che solo facendo sinergia in ottica di siste-
ma si possono ottenere risultati. Tra le proposte di Anie Rinnovabili: suppor-
tare maggiormente gli impianti mini-eolici e segmentare le diverse taglie
con tariffe in decrescita ma sostenibili e con ammortamenti fiscali accelera-
ti o esenzioni fiscali per nuovi investimenti; incentivare i piccoli impianti ter-
modinamici, idonei al mercato italiano, caratterizzati da un’efficienza mag-
giore rispetto a quelli di grossa taglia, aumentando la quota di potenza e as-
segnando maggiori risorse agli impianti che oltre le ore diurne effettuano ac-
cumulo termico con fonti rinnovabili rispetto agli impianti che invece utilizza-
no il gas; infine alzare la soglia degli impianti mini idro ad acqua fluente che
accedono direttamente agli incentivi fino a 250 kW, al pari degli impianti su
canali o reti. Anie Rinnovabili concorda sull’analisi confindustriale nella qua-
le si mette in evidenza come il limite di spesa non debba superare i 5,8 mi-
liardi di euro annui e si fa notare che ad oggi risultano ancora a disposizio-
ne degli operatori, non prevedendosi deroghe, circa 100 Mln
, attualmente
liberi sul contatore del Gse e la somma delle risorse che si andrebbero man
mano liberando, sia per termine naturale degli incentivi (stimate in 100 Mln
) sia per revoche agli incentivi assegnati (stimate in 50 Mln
). A questo
proposito Anie Rinnovabili ritiene opportuno che il Gse comunichi il raggiun-
gimento dell’obiettivo limite con un anticipo di almeno sei mesi, con specifi-
che a cadenza mensile sulle risorse residue disponibili. Anie Rinnovabili è
convinta che il nuovo decreto, con le opportune modifiche, possa generare
nel 2015-2016 nuove installazioni stimabili in 1200 MW.
sistemi di
accumulo
elettrochimico:
scenari
e
prospettive
La crescente quota di generazione da fonti rinnovabili richiede necessa-
riamente il ripensamento e la ridefinizione di scenari e tecnologie che
devono essere applicate e inserite all’interno del sistema per poterlo
rendere ancora più efficiente, sicuro e performante, a beneficio degli
utenti e di tutti gli attori coinvolti. Una delle tecnologie strategiche in tal
senso è quella dell’accumulo elettrochimico che può svolgere una fun-
zione determinante per il sistema elettrico nel garantire flessibilità, sicu-
rezza, controllo e stabilità dei parametri di rete e una gestione ottimale
dell’energia da parte dei produttori/consumatori. Per analizzare nello
specifico l’impatto che i sistemi di accumulo (SdA) elettrochimico pos-
sono avere all’interno del sistema elettrico, Rse-Ricerca sul Sistema
Energetico, e Anie Energia hanno collaborato alla redazione del Libro
Bianco: “Prospettive dei sistemi di accumulo elettrochimico nel settore
elettrico”. “Il Libro Bianco evidenzia, commenta Stefano Besseghini
AD di Rse, le opportunità che l’installazione di un sistema di accumulo
elettrochimico può offrire agli operatori e al sistema elettrico e ne ana-
lizza vantaggi e criticità. Rse ha dedicato particolare attenzione alla
valutazione degli aspetti tecnici come la regolazione primaria di fre-
quenza, l’inerzia sintetica, la regolazione di tensione, oltre che ai con-
tributi potenzialmente offribili al mercato del bilanciamento e alle appli-
cazioni per la massimizzazione degli autoconsumi da generazione di-
stribuita”. “Nel lavoro di ricerca, spiega Nicola Cosciani Presidente
Gruppo Sistemi di Accumulo Anie Energia, si cerca di dare risposta a
tre quesiti fondamentali per la comprensione delle potenzialità di svi-
luppo del settore dell’accumulo elettrochimico: quali sono le applica-
zioni di maggior rilievo e interesse, in quali di queste applicazioni l’ac-
cumulo elettrochimico ha raggiunto o e prossimo alla competitività e,
infine, quali mutamenti di scenario, in termini di normativa e di costi e
prestazioni della tecnologia, possono facilitare la diffusione dei sistemi
di accumulo anche nel nostro Paese”.
L’analisi dei casi svolta nello studio evidenzia la grande varietà di si-
tuazioni nelle quali è possibile ipotizzare un impiego di SdA elettrochi-
mico al servizio del sistema elettrico. Un’ampia diffusione dei sistemi di
accumulo è tuttora limitata dagli attuali costi della tecnologia e dai
meccanismi di mercato. Tuttavia la situazione è in evoluzione.
Con la crescente diffusione delle fonti rinnovabili non programmabili, i
servizi resi dagli impianti convenzionali potrebbero non essere più suf-
ficienti a garantire la sicurezza del sistema. Questo renderebbe indi-
spensabile il ricorso ai sistemi di accumulo. I SdA risultano convenien-
energie
alternative
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