Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 43

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ttualità
e
lettrotecnica - luglio/agosto
2015
- numero
6
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energie
alternative
ti, ai prezzi di mercato e sulla base delle regolamentazioni attuali, in al-
cune specifiche situazioni, fra cui, ad esempio, l’integrazione in impian-
ti convenzionali “base load” e l’installazione in piccole isole non connes-
se alla rete nazionale, dove la produzione da fonti rinnovabili è concor-
renziale rispetto all’attuale generazione tramite impianti a gasolio. Inol-
tre, sul fronte tecnologico, la maturazione delle soluzioni esistenti e lo
sviluppo di nuove tecnologie di accumulo potranno, a breve, portare a
un decisa riduzione del loro costo.
la rivoluzione dei
“prosumers”
Fotovoltaico, sistemi di accumulo e veicoli elettrici sono stati definiti di-
sruptive technologies, cioè tecnologie che con la loro diffusione, con-
seguente alla drastica riduzione dei loro costi, potranno ulteriormente
stravolgere il sistema elettrico, portando le stesse utility a cambiare
modelli di business oppure a soccombere.
Diversi studi dimostrano che l’elettricità prodotta con il fotovoltaico sul
tetto e accumulata nelle batterie, in tempi molto brevi, forse già entro il
prossimo anno, costerà in molti casi meno di quella prelevata dalla re-
te. In particolare, come ha spiegato in un noto report la svizzera Usb
Bank, lo storage di elettricità domestico abbinato al fotovoltaico si dif-
fonderà a livello capillare, con il costo dei sistemi di accumulo, in par-
ticolare della batterie al litio, che potrà calare di oltre il 50% già entro il
2020. Il più grande istituto di credito europeo, Hsbc, conferma questa
tendenza, anche per lo storage a livello di rete elettrica. Tempo 10 an-
ni, spiegano gli analisti, e “tutti saranno in grado di produrre e accumu-
lare energia pulita”.
Ora che anche il quadro normativo nazionale è molto più chiaro (deli-
bere Aeegsi 574/2014 e 642/2014), l’accumulo elettrochimico, quale
nuovo propulsore del fotovoltaico, è stato tra i protagonisti dell’edizio-
ne 2015 di Solarexpo-The Innovation Cloud svoltosi lo scorso aprile.
Diverse aziende hanno presentato questa soluzione per incrementare
l’autoconsumo di energia elettrica da fotovoltaico fino e oltre il 60-70%
della produzione totale. Il 9 aprile si è svolto il convegno “Lo storage di
elettricità”, realizzato con il supporto di ABB, Saet, Cobat e Fiamm, nel
quale sono stati affrontati diversi temi legati agli accumuli: le nuove re-
gole per la connessione, i costi e benefici per il sistema elettrico, le
applicazioni a livello di utility e per il settore residenziale, gli inverter
con l’integrazione di batterie.
Un altro recente report, quello della Deutsche Bank, preannunciando
anch’esso il rapido calo dei costi delle batterie al litio (20-30% l’anno),
spiega che questa tecnologia “farà da catalizzatore per il mercato del
solare”, specialmente dove i prezzi del kWh retail sono relativamente
alti, come in Europa e in Italia. Su questo aspetto e sulle opportunità
per l’industria italiana delle batterie, Nicola Cosciani, responsabile del
Gruppo Sistemi di Accumulo di Anie Energia, tra i relatori del conve-
gno del 9 aprile, si dice convinto che “l’industria dei sistemi di accu-
mulo italiana rappresenta già oggi una filiera di eccellenza a livello
mondiale: le nostre aziende giocano da protagoniste nei mercati este-
ri e auspicano di poterlo fare anche nel nostro paese.
L’industria ha fatto la sua parte investendo per arrivare a proporre pro-
dotti e sistemi efficienti e affidabili e continuerà ad investire per mi-
gliorare la competitività, puntando nel breve periodo ad una riduzione
del costo dei sistemi con tecnologie innovative pari al 30-40% rispet-
to agli attuali”.
Anie Rinnovabili:
positivo
l’incontro con il
Gse
Si è tenuto lo scorso giugno l’incontro tra Anie Rinnovabili, l’Associazione
che all’interno di Anie Federazione raggruppa le imprese costruttrici di com-
ponenti e impianti per la produzione di energia pulita, e il Gse (Gestore Ser-
vizi Energetici) per l’illustrazione delle modifiche presentate da Anie su alcu-
ni punti del “Documento Tecnico di Riferimento per il mantenimento degli in-
centivi in Conto Energia”. L’incontro si è svolto in un clima assolutamente co-
struttivo e di confronto sulle proposte emendative di Anie Rinnovabili. Gli
obiettivi erano molteplici: da un lato semplificare le comunicazioni e i relativi
costi di istruttoria che gravano sulle aziende del fotovoltaico, dall’altro garan-
tire la possibilità di innovare gli impianti senza perdere incentivazione nel ca-
so di impianti con scarsa produzione dettata da prodotti obsoleti o non vali-
di qualitativamente. In particolare per quanto attiene gli oneri generali di co-
municazione, Anie Rinnovabili chiede di distinguere tra gli interventi di ma-
nutenzione straordinaria e gli interventi fatti per adempiere ad obblighi di
legge. Anie Rinnovabili ha chiesto al Gse di verificare la possibilità di una
comunicazione annuale in cui si elencano gli interventi fatti sull’impianto
che possa essere sostituiva di una pluralità di altre comunicazioni. In que-
sto modo sarebbe soddisfatto l’interesse del tutto legittimo del Gse ad ave-
re una situazione aggiornata sulla storia degli impianti, senza che sia il Gse
stesso che i soggetti responsabili debbano investire una quantità spropor-
zionata di tempo in produzione di carte e svolgimento di istruttorie. L’asso-
ciazione confindustriale ha inoltre ribadito la necessità di eliminare l’aspet-
to della retroattività del DTR ed ha sottolineato la necessità che non venga
penalizzato l’incremento di producibilità (oltre il 2%) e quindi l’efficienza de-
gli impianti fotovoltaici. Anie Rinnovabili ritiene che il produttore debba poter
migliorare l’efficienza del proprio impianto a patto di non aumentare il limite
contrattuale sulla potenza installata [kW]. L’obiettivo di Anie è quello di far
progredire il mercato del cosiddetto Revamping e di poter far diventare gli
impianti FV più efficienti. Su tale punto il Gse ha confermato la precisa volon-
tà ad avere un parco impianti non obsoleto e favorirne una manutenzione
puntuale. L’obiettivo comune e condiviso con il Gse è rafforzare, con il con-
tributo cruciale del settore delle rinnovabili, l’intero sistema energetico del
nostro Paese. Per questo riteniamo che norme chiare e certe porteranno
vantaggi per tutti. Ugualmente condividiamo la necessità che il Gse svolga
in maniera puntuale il controllo delle irregolarità, a tutto vantaggio delle im-
prese che operano nella più stretta regolarità e rispetto delle normative vi-
genti in materia di incentivi alle fonti rinnovabili. Gli incentivi esistono e stan-
no giovando ad un comparto, quello appunto delle energie pulite, che co-
stituisce un vero e proprio investimento per il futuro di tutto il nostro Paese.
Nuovi impianti attendono di essere allacciati, lavoratori e aziende aspetta-
no l’autorizzazione a mettere in funzione il frutto dei loro investimenti.
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