Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 9

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ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2013
- numero
7
9
Il quadro generale
Claudio Brazzola, ABB
La domotica è per ABB un te-
ma interessante. Anche per-
ché si sta prestando ad appli-
cazioni sempre più estese ed
evolute. Di questi tempi è di
grande attualità per noi tutto
ciò che è legato all’efficienza
energetica e alle possibilità
che l’automazione dell’edifi-
cio offre nel contribuire a que-
sto tema. Generalmente si ri-
tiene che uno degli ostacoli
maggiori alla diffusione della
domotica sia il costo. Purtrop-
po queste tecnologie, specie
al loro apparire, erano state
percepite come un genere di
lusso. Da diversi anni ci stia-
mo impegnando per cercare
di rompere questa falsa ipote-
si. Non è un lusso, al contrario. La domotica inoltre rappresenta anche
un notevole interesse sociale. È dimostrato che queste tecnologie pos-
sono dare interessanti aiuti alle problematiche della vita quotidiana tipi-
che delle persone con disabilità, ma anche per coloro che, dai bambini
agli anziani, possono avere dei limiti nella loro quotidianità.
A nostro parere però la tecnologia non deve spaventare. La questione
non è fornire impianti sovratecnologici, sovrastrutturati, che portino le
persone, specie se anziane, ad intimidirsi o a impaurirsi rispetto alla so-
luzione, tanto da allontanarsene. Al contrario, la domotica deve essere
dosata, personalizzata sulle esigenze dell’utente. E la domotica si presta
alla personalizzazione, non essendo per sua natura una tecnologia che
prevede un layout definito e immodificabile. Le performances che l’im-
pianto può offrire quindi possono essere calibrate nel tempo e in funzio-
ne delle esigenze e delle eventuali disabilità, di colui che abita l’edifi-
cio, grazie anche all’azione dei professionisti che hanno il compito di
realizzare l’impianto. Va detto a questo proposito che la predisposizio-
ne è fondamentale proprio poiché la domotica si presta a personalizza-
zioni successive. ABB offre anche impianti domotici senza filo, senza
bisogno quindi di cablaggio, integrabili anche con altri sistemi, operan-
do secondo KNX. Ciò consente di intervenire anche in edifici già co-
struiti senza alcuna invasività. La domotica offre quindi tutte le possibi-
lità di far evolvere anche in un secondo momento gli impianti, in funzio-
ne delle esigenze di chi in quell’edificio abita.
In concreto la nostra proposta riguarda l’ambito del comfort: gestione
dell’illuminazione, accensione e spegnimento dei singoli corpi illumi-
nanti, programmazione di scenari luminosi, gestione delle tapparelle,
comando e controllo porte, comando della porta blindata di accesso,
controllo dell’apertura e chiusura finestre, centralizzazione dei comandi
su un unico display in modo da risolvere specifiche esigenze di ogni
cliente. Altro tema su cui proponiamo soluzioni è quello della sicurezza:
attivazione degli allarmi, rivelazione di gas, sensori antiallagamento, di
fumo, possibilità di collegamento in remoto via telefono, PC, smartpho-
ne ecc. La tecnologia offre davvero tutto: sono i professionisti che dal
canto loro devono trovare le soluzioni che più si adattano alle esigenze
del proprio cliente, in funzione anche delle difficoltà fisiche che esso
manifesta. Vorrei citare una serie di progetti che abbiamo già realizzato
che sono in grado di risolvere problemi legati alla disabilità: due appar-
tamenti per ragazzi diversamente abili nel comune di Rozzano (Mi); due
stanze con tre posti letto ciascuna nella cascina Belluria (parco di Tren-
no a Milano) per giovani con disabilità molto gravi; il progetto Ali Babà
un appartamento di circa 100 mq all’interno di un edificio a due piani a
Villasanta (MB); due appartamenti per persone diversamente abili a Ro-
vereto (TN), quattro appartamenti a Segrate e un appartamento a Sere-
gno destinato a persone con handicap minori. Abbiamo altri progetti in
corso e stiamo collaborando con l’Ing. Maccapanni per realizzare
un’aula laboratorio di Domotica presso l’Istituto Tecnico di Treviglio.
Ernesto Santini, BTicino
Ritengo che le ragioni per cui
la domotica non gode, in cer-
ti ambienti, di grande appeal,
siano dovute essenzialmente
all’insistenza con cui sia insi-
stito in passato su aspetti
molto tecnologici, che tendo-
no a suscitare una certa diffi-
denza nel consumatore, e
poco sulle funzioni svolte e
sui servizi resi all’utente. In
merito alla lista delle funzioni
elencate precedentemente
dal collega, penso che diver-
se aziende vantino un’offerta
domotica estesa, da alcune
completata anche nelambito
della comunicazione e della
multimedialità. Vorrei invece
soffermarmi su un aspetto
che ritengo fondamentale quando si parla di disabilità e di anziani. Non
è che si vende la domotica solo perché “attua” bene o perché usa un
bus tecnologicamente stimolante. Si vende quando ci sono due fattori
coesistenti e legati all’ambiente dell’installazione: in primo luogo per la
funzione che il sistema domotico mi rende o per il servizio che svolge; in
secondo luogo per quanto sta fuori dall’impianto stesso ma cui è in qual-
che modo collegato: il mondo digitale, internet e i dispositivi informatici
connessi. Al mondo esiste un vero grande standard di connessione e di
comunicazione, e questo si chiama IP, cioè Internet Protocol. Suo trami-
te si sono collegati tra di loro uomini e macchine, e macchine con mac-
chine, si parla apertamente di Internet of Things. La domotica, o meglio,
i sistemi elettronici all’interno dell’abitazione (se la chiamiamo così sem-
bra più umana e accessibile) sono un abilitatore tecnologico pensato
per rendere possibile l’erogazione di nuove funzionalità. Nel caso degli
anziani, ad esempio, posso facilitare la vita in molti modi, non solo cen-
tralizzando i comandi o aiutando a sollevare le tapparelle. Posso anche,
tramite i sistemi elettronici installati e la loro comunicazione verso il mon-
do esterno, organizzare al meglio l’erogazione di servizi a domicilio,
contribuendo a far restare l’anziano a casa sua per un maggior numero
di anni prima di un eventuale ricovero, riducendo di conseguenza gli
oneri per lo Stato e migliorando nel contempo la qualità di vita del sog-
getto. Ad esempio, consideriamo gli allarmi sanitari in caso di emergen-
za. Diverse aziende offrono sistemi che supportano questa funzione. Ta-
le allarme, pur essendo un evento grave contro il quale è giusto proteg-
gersi, è comunque un caso non frequente rispetto ad altri bisogni. L’an-
ziano per contro mangia tutti i giorni, e più volte al giorno assume medi-
cinali (e deve ricordarsi quando e in che sequenza). Quando arriva a
1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...60
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