Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 53

a
ttualità
e
lettrotecnica - novembre
2011
- numero
9
1
Il gatto tecnologico
L
o scorso 14 ottobre il sito web Uffington
Post ha pubblicato: «Indagine istruzione
Ocse, Italia in fondo alla classifica per
competenze alfabetiche e matematiche (dati)»
e proseguiva precisando che il nostro Paese è
ultimo per conoscenze di base, penultimo per
capacità di calcoli, e concludeva con: «… Così
ad esempio, quanto a conoscenze di base, nel-
la fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, un
“giovane” giapponese diplomato alle scuole su-
periori registra circa lo stesso livello di italiano in
possesso di una laurea». Si precisava anche
che la ricerca ha considerato non solo le capa-
cità di leggere e scrivere, ma anche di risolvere
problemi e di utilizzare la tecnologia, strumenti
chiave per ottenere e mantenere un lavoro. Non
è una piacevole notizia e non sono necessari
molti commenti. Essendo la notizia il risultato di
un’indagine autorevole, racconta fatti, non teo-
rie, ed ho sempre detto che i fatti hanno la testa dura e fanno giustizia
di un sacco di inesattezze. Per questo è difficile per tutti dare letture
più o meno personalizzate o fantasiose. Un chilogrammo di qualun-
que prodotto pesato su una bilancia è sempre un chilogrammo. Ma
non ci si può nascondere che i dati dell'indagine lasciano ancor meno
bene sperare per l'attuale situazione economica e sociale dell'Italia, e
per la capacità che avremmo tutti noi, nuove generazioni comprese,
nel saper affrontare in maniera conveniente e vincente le sfide dei
prossimi anni. Infatti non si può mai dimenticare che la felicità e il be-
nessere sono un conquista, non un dono e questa logica può essere
letta anche in chiave darwiniana per la necessità che ne deriva di so-
pravvivere per essersi saputi adattare alla situazione.
Favorire la formazione continua è nel nostro Dna
Il nostro sindacato, consapevole come l’evoluzione non sia mai sta-
ta costruita sulle colpevolizzazione, è sempre stato propenso nel
cercare di mandare avanti gli aspetti positivi, gli aspetti costruttivi, e
comunque tutte le esperienze e le culture che si sono acquisite nel
tempo. Per questa ragione questo sindacato si è sempre impegnato
per favorire la formazione continua dei dipendenti degli studi profes-
sionali unitamente ai rappresentanti sindacali degli stessi, ma ha an-
che fatto e patrocinato in funzione delle situazioni o delle risorse di-
sponibili, eventi culturali per l’attività libero professionale dei propri
iscritti, ed infine da anni ha stipulato una conveniente polizza assicu-
rativa per i rischi professionali con una primaria compagnia interna-
zionale. Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, perché siamo con-
vinti, come diceva anche Mao Tse Tung, che non è importante il co-
lore del gatto ma è importante che il gatto prenda i topi.
Un futuro sempre più tecnologico
In questo mondo così competitivo (se preferiamo: globalizzato), non
sarà sicuramente il colore delle casacche che risolverà le problemati-
che quotidiane di persone ed aziende.La tecnologia andrà avanti, le
nostre case, il nostro vivere sarà sempre più tecnologico, alla portata
di tutti, ma nella progettazione, nella costruzione e nella scelta sarà al-
la portata solo di reali specialisti, di gente che conosce la professione,
di gente che conosce il prodotto, che conosce la disciplina, che ga-
rantisce con l'assicurazione la propria attività pro-
fessionale e di gente che pratica la formazione
continua. La globalizzazione non accetterà giusti-
ficazioni con preghiere o piagnistei, perché coin-
volge tutte le nazioni del mondo, con le loro esi-
genze, opportunità e qualità, che vuole come pri-
mo obiettivo il vivere o almeno il sopravvivere in
un mondo selettivo. Vivere o sopravvivere dipen-
derà dalla capacità di prendere topi, dalla profes-
sionalità che è indipendente dal colore del gatto.
Protagonisti del futuro
La professionalità in tutti i suoi aspetti, comin-
ciando da quello etico, farà la differenza, fra vive-
re e subire, e bisognerà essere “performanti” per
affrontare le varie situazioni. Ammesso di non es-
sere meno preparati di altri, e quindi non “sfavo-
riti” come afferma l’indagine OCSE, in ogni caso
una volta partiti dobbiamo cercare di rimanere al
passo con tutti gli altri che anche se non partiranno da una posizione
più privilegiata, ci imporanno un confronto ad armi pari. Può darsi che
qualcuno fra chi legge queste righe non condivida analisi, mezzi ed
obiettivi, da moderni soloni o sognatori, che potrebbero voler giustifi-
care il passato fatto di successi o sottovalutazioni in nome di una ideo-
logia, di un interesse, o di situazioni favorevoli. Ma, se non vogliamo
per noi, per chi amiamo che altri decidano sempre per noi, dobbiamo
essere attori protagonisti, perché il sociale sarà prestazionalmente
sempre più inferiore e beneficerà solo i più bisognosi. Il sistema potrà
per la continua evoluzione e la conseguente fisiologica inefficienza es-
sere sempre meno garantista, più pesante e costoso, con utilizzatori
sempre meno preparati ad affrontare le sfide della quotidianità.
I Liberi Professionisti nuovi traghettatori
Ai liberi professionisti sarà chiesto sempre di più di essere protago-
nisti risolutori delle problematiche dell'utenza. I liberi professionisti
saranno sempre di più come i traghettatori di clienti che da una
sponda vogliono raggiungere l'altra dove ci sono i prodotti o i servi-
zi desiderati. In mezzo c'è il fiume in piena della globalizzazione, e
la capacità del libero professionista farà la differenza, ovvero poter
passare in tutta sicurezza su un solido ponte piuttosto che su una
fortunosa zattera. Ai liberi professionisti tecnici quali sono i periti in-
dustriali, sarà chiesto nel futuro di essere in maniera concreta “con-
sulenti portatori della conoscenza” e mi riferisco in particolare a
quelli dell'area tecnica e dell'area edilizia impiantistica che avranno
un sempre maggior peso perché il vivere sarà sempre più condizio-
nato dall'esistenza di impianti e di strutture con situazioni parecchio
impegnative. I periti industriali liberi professionisti (non mi stancherò
mai di dire) per la loro preparazione tecnico-pratica “sanno, sanno
fare e sanno far fare”. Sono le prime figure di riferimento per le ne-
cessità di chiunque. Sono il “gatto” tecnologico.
Gianfranco Magni Segretario Nazionale
FederPeriti Industriali
Gianfranco Merisio Presidente Nazionale
FederPeriti Industriali
1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56
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