Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 23

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ttualità
e
lettrotecnica - marzo
2017
- numero
2
modalità di posa o meno.
Nel processo di prescrizione di un CTS, tutta-
via, oltre alla modalità di posa concorrono ed
intervengono numerosi altri fattori per definire
la scelta finale.
E’ importante valutare informazioni sui cavi:
• tipologia e quantità
• sezioni geometriche
• raggi di curvatura minimi previsti
• pesi per metro lineare
• presenza di più impianti
• protezione meccanica dell’installazione
• condizioni ambientali dell’installazione
• temperatura di esercizio prevista per l’instal-
lazione.
Le informazioni relative alle tipologie ed alle
quantità di cavo che è necessario utilizzare
per una certa installazione (vedi la loro sezio-
ne geometrica, il peso per metro lineare, il rag-
gio di curvatura minimo), scaturiscono, in ge-
nere, direttamente dal progetto ed aiutano a
restringere considerevolmente la selezione.
Vediamo come.
Le quantità del numero dei cavi e le rispettive
sezioni geometriche suggeriscono, con sem-
plice calcolo, quali debbano essere le dimen-
sioni fisiche del sistema CTS. La sezione geo-
metrica necessaria, e quindi le dimensioni per
ottenerla, possono essere calcolate tenendo
presente che è buona regola sfruttare sola-
mente il 50% della sezione geometrica reale
per non incontrare difficoltà in presenza di ac-
cessori. Le dimensioni di un CTS, derivanti
La normativa tratta, oltre ai normali accessori
di percorso (angoli, curve, terminali, deriva-
zioni) anche accessori più particolari definiti
come “unità di servizio montate a filo pavimen-
to” o “sopra pavimento”.
Prescrizioni particolari per
sistemi di canali con feritoie
laterali per installazione
all’interno di quadri elettrici.
CEI EN 50085-2-3 Sistemi di canali e
di condotti per installazioni elettriche.
Parte 2-3
Questa parte della normativa tratta i sistemi di
canalizzazione per posa solo all’interno di qua-
dri elettrici. I canali per cablaggio, come comu-
nemente detti, proteggono il percorso dei cavi
all’interno dei quadri elettrici. Questa tipologia
di CTS, pur proponendosi in alcune varianti,
non presenta difficoltà di rilievo nella selezione.
Prescrizioni particolari
per colonne e torrette.
CEI EN 50085-2-4 Sistemi di canali e
di condotti per installazioni elettriche.
Parte 2-4
La quarta e ultima parte della normativa si oc-
cupa di colonne e torrette, ormai da tempo un
interessante possibilità di distribuzione termi-
nale, di facile reversibilità in caso di uso in
open-space. E’ dunque semplice, per ogni
progettista, verificare in base alla conformità
normativa dichiarata dal costruttore, se un
CTS è adatto all’impiego per una determinata
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dal calcolo preceden-
te, devono essere
maggiorate se alcuni
degli accessori previ-
sti o i raggi di curva-
tura minimi di cavi da
installare creano diffi-
coltà.
Ad esempio accesso-
ri come le scatole
porta apparecchi, in-
stallabili all’interno
dei canali, contribui-
scono a diminuire la sezione geometrica uti-
lizzabile; il raggio di curvatura minimo neces-
sario alle tipologie di cavo da utilizzare, qua-
lora risultasse incompatibile con le dimensio-
ni geometriche degli accessori del CTS, può
essere decisivo per indirizzare ad una mag-
giorazione delle dimensioni.
Il peso totale per metro dei singoli cavi inter-
viene, qualora il CTS debba essere installato
in sospensione, nella verifica teorica dell’ade-
guata resistenza meccanica della costruzio-
ne finale. La verifica si effettua controllando
sul diagramma carico/freccia del CTS, fornito
in genere dal costruttore, che il carico distri-
buito con una certa campata “L”, generi una
freccia massima non superiore all’1% della
dimensione della stessa campata. (CEI
50085-2-1 art. 10.4 “la flessione non deve su-
perare l’1% della distanza tra i supporti”)
I CTS destinati ad alloggiare un numero ele-
vato di cavi devono, spesso, consentire la po-
sa contemporanea di diverse tipologie di im-
pianti. In tali casi è opportuno o pensare a
percorsi con CTS dotati di separazione oppu-
re CTS che con accessori possono essere
suddivisi internamente, e realizzare scompar-
ti da dedicare ai cavi di telefonia, reti telema-
tiche, collegamenti audio/video, in aggiunta
alla normale distribuzione di energia.
La protezione meccanica necessaria da ga-
rantire all’installazione stessa, la massima
temperatura di esercizio prevista e l’aggressi-
vità ambientale, indirizzano la scelta del ma-
teriale da preferire per il CTS per assicurare
durata nel tempo. I CTS sono generalmente
realizzati in materiale plastico o metallico.
I canali in materiale plastico sono prodotti in
PVC autoestinguente o in versione Halogen-
free. Hanno ottime capacità di resistenza agli
effetti del calore e del fuoco e garantiscono
una ridotta emissione di fumi tossici in caso di
incendio. Rappresentano una soluzione eco-
nomica e di facile installazione per una ampia
casistica. I canali in materiale metallico sono
prodotti in acciaio con finiture di protezione co-
me l’elettro-zincatura, la zincatura sendzimir o
la zincatura a caldo. Per installazioni in am-
bienti con estrema aggressività atmosferica è
ottimale l’utilizzo dell’acciaio INOX. Tra i metal-
li, anche l’alluminio, per ambienti interni di rap-
presentanza con requisiti estetici, trova impie-
go protetto da anodizzazione o verniciatura.
In conclusione è possibile installare CTS ca-
paci di offrire durata e sicurezza per ogni fun-
zione applicativa.
* Ing. Lorenzo Toncelli (Arnocanali SpA)
Canale battiscopa
Colonna
Scatola filo pavimento
Canali da cablaggio
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