Page 31 - Attualità Elettrotecnica Marzo 2019
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La pagina dell’Unae Formazione installatori: seconda lezione
Come abbiamo visto nella scorsa lezione, corrente elettrica, tensione, resistenza elettrica, potenza, energia elettrica, so- no alcune delle definizioni fondamentali alla professione del-
l’installatore elettrico. Fra le prime applicazioni in campo elettrico di queste definizioni troviamo quella delle reti in funzione del valore della tensione di alimentazione:
• Alta Tensione: tensione nominale compreso tra 35 kV e 150 kV
in corrente alternata.
• Media Tensione: tensione nominale compresa tra 1 kV e 35 kV
in corrente alternata.
• Bassa Tensione: tensione nominale inferiore o uguale ad 1 kV
in corrente alternata.
Come noto, nelle reti di distribuzione pubblica in bassa tensione, la tensione di consegna è 230/400 V.
Dal punto di vista normativo, le prescrizioni relative agli impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V in corrente continua sono indicate dalla Norma CEI 64-8.
Le prescrizioni comuni agli Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata sono indicate nella Norma CEI EN 61936-1.
Per applicare la Legge di Ohm ai circuiti in corrente alternata, oltre alla resistenza elettrica occorre considerare tenere contro dell’im- pedenza Z del circuito, che comprende il contributo delle indut- tanze e delle capacità.
Z = √R2 + X2
L’induttanza è la proprietà dei circuiti elettrici per cui una corrente che percorre il circuito elettrico induce una forza elettromotrice che si oppone alla variazione dell’intensità della corrente stessa (Legge di Lenz). L’induttanza provoca una caduta di tensione nel circuito:
ΔV = XL • I
La capacità è l’attitudine di un conduttore di aumentare il proprio
potenziale elettrico. Se si applica una differenza di potenziale alle ar- mature di un condensatore, le cariche elettriche si separano e si ge- nera un campo elettrico all’interno del dielettrico (materiale isolante). La capacità provoca una caduta di tensione nel circuito:
ΔV=XC• I
Ai fini del calcolo della potenza elettrica, in un circuito in corrente al- ternata, si parla di:
• potenza attiva per indicare il valore della potenza assorbita da un
carico elettrico o generata da un generatore;
• potenza reattiva è la potenza scambiata dal nel circuito per ef-
fetto delle reattanze (scambi fra campo elettrico e/o magnetico ed il
resto del circuito);
Il prodotto del valore efficace della tensione per il valore efficace del- la corrente è definito potenza apparente mentre il rapporto fra la potenza attiva resa da un utilizzatore e la potenza assorbita è chiama- to rendimento.
Potenza resa
η = Potenza assorbita
La misura dell’energia è effettuata con i contatori di energia elettrica. Concludiamo questa lezione parlando di campo elettrico, campo magnetico e campo elettromagnetico.
Qualsiasi conduttore elettrico in tensione produce un campo elet- trico E, la cui intensità si misura in volt per metro (V/m).
Il movimento delle cariche elettriche in un conduttore o solenoide, invece, genera un campo magnetico H, la cui intensità si misu- ra in ampere per metro (A/m).
Il campo elettromagnetico è costituito dalla combinazione del campo elettrico e del campo magnetico, ed è generato dalla distri- buzione della carica elettrica variabile nel tempo che si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche.
Le onde elettromagnetiche, pertanto, sono una forma di pro- pagazione dell’energia nello spazio per le quali c’è bisogno di un mezzo.
a cura di Antonello Greco
Figura 1: diagramma dell’energia elettrica.

