Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 12

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ttualità
e
lettrotecnica - aprile
2016
- numero
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75%. “Siamo soddisfatti dell’aiuto ricevuto da
Omron sia in fase di identificazione del PID sia
in fase di soluzione del problema. La proposta
Omron, agendo sia sulla rigenerazione, sia
sulla prevenzione, ha permesso una soluzione
rapida e definitiva al problema del PID. A di-
stanza di qualche mese possiamo, infatti, con-
fermare che il rapporto di prestazione è rima-
sto sempre al di sopra del 78% senza ulteriori
interventi di rigenerazione. Prevediamo un ul-
teriore aumento delle prestazioni grazie ad
una parziale sostituzione dei moduli.” dichiara
Angelo Nicito, Project Manager di Juwi.
“Questi risultati confermano i risultati dei test
effettuati dal TÜV Rheinland, ente di certifica-
zione leader a livello internazionale, che con-
frontando diverse soluzioni al problema del
PID ha evidenziato gli ottimi risultati delle tec-
nologie da noi proposte: in termini di preven-
zione, una perdita di potenza massima dello
0,28% sul modulo fotovoltaico in presenza di
Inverter Omron e un recupero di prestazioni in
campo superiore al 90% in caso di moduli af-
fetti da PID” afferma Eleonora Denna, Product
Marketing Manager di Omron.
a cura di Omron
quale al secondo anno sarebbero scattate le
penali l’intervento di rigenerazione, di fatto ri-
pagato dalla garanzia offerta dal produttore di
moduli, doveva avvenire in tempi brevi, ovvero
prima del collaudo finale e quindi del rilascio
del certificato di accettazione definitiva da
parte del proprietario dell’impianto (FAC)
La soluzione proposta
La soluzione di rigenerazione e prevenzione
proposta da Omron è stata messa alla prova
nella sezione d’impianto con il degrado più
grave, con quasi il 50% di produzione in me-
no. L’inverter originale è stato sostituito con in-
verter KP100L, che grazie al circuito ZCC pre-
viene dal PID, in serie ai quali è stato inserito
un dispositivo, anch’esso fornito da Omron, in
grado di rigenerare le celle danneggiate. Le
prime misurazioni, avvenute dopo 24 ore, ave-
vano già segnalato un miglioramento reputato
eccezionale: la curva I-V evidenziava infatti un
incremento di circa 50Watt per modulo; i dati
di monitoraggio verificati dopo una settimana
hanno confermato un miglioramento nel rap-
porto di prestazione del 16%, riportandolo al
A minare la rendita fotovoltaica oltre al decre-
to spalma incentivi c’è il PID (Potential Indu-
ced Degradation), ovvero il degrado di pre-
stazioni dei moduli dovuto all’esposizione a
un potenziale esterno. Il PID (Potential Indu-
ced Degradation) minaccia seriamente il ritor-
no dell’investimento del settore fotovoltaico.
La perdita di potenza, che può arrivare al
60% della potenza nominale, può infatti com-
promettere seriamente la resa economica
degli investimenti fatti in Europa negli ultimi
anni. Non esistono dati oggettivi che diano
indicazioni su quanto tempo dopo l’allaccia-
mento in rete degli impianti il fenomeno si ve-
rifichi, ma al momento si sa che l’alta tempe-
ratura, l’umidità e la salinità delle zone mari-
ne unitamente al basso valore di isolamento
dei moduli sono fra gli elementi che accele-
rano l’insorgere del PID. Particolarmente cri-
tico il caso di un gruppo di impianti da 100
kW, integrati architettonicamente e a meno di
8 km dal mare, progettati e realizzati in Sicilia
da Juwi, multinazionale con sede in Italia at-
tiva nel settore delle energie rinnovabili.
Gli impianti dopo solo 6 mesi (da febbraio ad
agosto 2013) presentavano una significativa
diminuzione del “rapporto di prestazione”,
ovvero del rapporto fra il rendimento energe-
tico effettivo e il rendimento teorico dell’im-
pianto, con livelli fra il 65% e il 49%, e quindi
importanti implicazioni economiche in quan-
to al di sotto della soglia dell’80% garantita
da contratto per il primo anno.
La problematica
Il degrado, che su alcuni moduli campione è
stato confermato da un report di TÜV SÜD, so-
cietà leader nel settore delle certificazioni, era
dovuto a diversi problemi tra cui il PID. In que-
sta situazione Juwi ha chiesto ad Omron di af-
fiancarli nell’effettuare alcuni test chiave in
campo e di trovare una soluzione rapida e de-
finitiva al problema del PID nel rispetto dei se-
guenti vincoli:
l’intervento doveva riportare definitivamente il
rapporto di prestazione a un livello maggiore o
uguale a circa il 79%, soglia al di sotto della
un recupero
del degrado di prestazioni
L’impianto, situato in Sicilia, dopo
6 mesi presentava già un degrado
di circa il 60% recuperato in
una settimana sostituendo
gli inverter e inserendo un
dispositivo di rigenerazione
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