Page 6 - Attualità Elettrotecnica Giugno-Luglio 2024
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attualità
FREE contro i freni alle rinnovabili
«Nel 2022 l’impennata dei costi energetici è costata, a cittadini e im- pese, più di 100 miliardi di euro e le dichiarazioni di quel periodo era- no tutte improntate alla necessità di diversificazione degli approvvi- gionamenti di gas ma, soprattutto, alla necessità di aumentare l’indi- pendenza dall’estero, con la realizzazioni di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. – afferma il presidente del Coordinamen- to FREE, Attilio Piattelli - Questa esigenza è stata tradotta all’istante dall’Europa con il provvedimento REPoweEU che prevedeva la diver- sificazione degli approvvigionamenti e l’incremento degli obiettivi per le rinnovabili al 2030.»
«Già oggi siamo fuori rotta rispetto alle previsioni del PNIEC, che con- tinua a non tenere in conto gli obiettivi del REPowerEU. L’anno scorso è stata installata nuova potenza rinnovabile per soli 5,8 GW a fronte di una necessità di almeno 10 – 12 GW/a, ma ora, con il Decreto Agricol- tura e l’accordo tra MASE e Regioni sul decreto aree idonee, assiste- remo ad una brusca frenata delle rinnovabili. Infatti, – prosegue Piat- telli - il Decreto Agricoltura ha introdotto forti limitazioni alla realizza- zione degli impianti fotovoltaici a terra su terreni agricoli, a prescinde- re dal fatto che questi siano coltivati o abbandonati o degradati. L’accordo sul Decreto Aree Idonee non sembra salvare i procedimen- ti autorizzativi in corso, smentendo tutte le dichiarazioni ufficiali fatte, non fa salve le aree idonee richiamate nel Decreto L.gs. 199/2021 e lascia ampia libertà alle regioni di poter modificare le aree non idonee introducendo una fascia di rispetto da siti tutelati o di particolare pre- gio, che può arrivare anche ad essere di 7 km, con il serio rischio an- che di avere criteri di individuazione delle aree non idonee molto di- versi tra le varie regioni. Tradotto aumenta il caos normativo, quando il provvedimento sulle aree idonee avrebbe dovuto ridurlo».
«Questi provvedimenti, se non modificati tempestivamente, cause- ranno inevitabilmente la riduzione delle nuove installazioni, anziché il loro aumento, e produrranno un incremento dei costi autorizzativi, bu- rocratici e dei terreni che ricadrà nuovamente a carico di famiglie e imprese. – conclude Piattelli - Il Coordinamento FREE, in rappresen- tanza di tutte le associazioni che ne fanno parte (che sono 38), prote- sta vivamente e ritiene sia urgente e doveroso un intervento del Go- verno per correggere la bozza di Decreto aree idonee, arrivando ad una soluzione costruttiva e concertata con tutti gli attori chiamati a da- re un contributo per il raggiungimento dei target di decarbonizzazio- ne che l’Italia ha sottoscritto e inserito nel PNRR, anche come condi- zione per ricevere i finanziamenti europei già concordati e i prossimi».
progetto “Da tubo a tubo”:
nuova vita alla plastica
Oltre 296 km di nuovi tubi passacavi ottenuti dal riciclo di quasi 119 ton- nellate di tubi e beni in polietilene. Questi i risultati del progetto di eco- nomia circolare “Da tubo a tubo”, volto al recupero e riutilizzo di tubi in polietilene sotto forma di materie prime seconde (MPS) di beni in polie- tilene. Promosso da Ecopolietilene - consorzio del Sistema Ecolight che rappresenta i produttori, distributori e recuperatori di beni in polietilene e supportato operativamente da Ecolight Servizi - il progetto ha coinvolto attivamente alcune realtà del settore come MyReplast Industries, im- pianto bresciano di riciclo specializzato nella produzione di materie pri- me seconde, e Picenum Plast SpA, azienda marchigiana con 50 anni di esperienza nella trasformazione che si è impegnata a reimmettere nel proprio ciclo produttivo materie prime seconde derivanti principalmente dal recupero di rifiuti rigidi di beni in polietilene. Nello specifico, tra la fi- ne del 2023 e i primi mesi del 2024 sono stati raccolti 131.755 kg di rifiu- ti da beni rigidi in polietilene e tubi in polietilene. Tolti i 13.000 kg di scar- to, 118.755 kg sono stati effettivamente sottoposti a un processo di rici- clo: MyReplast Industries ha ottenuto del macinato plastico adatto per la produzione di nuovi tubi in polietilene. Questo materiale riciclato, unito a una miscela di rifiuti rigidi in polietilene riciclati (quali cisterne, fusti, tani- che, IBC e casalinghi), ha permesso per il 70% a Picenum Plast di pro- durre 296.127 metri lineari di nuovo tubo passacavo liscio nero a bande rosse, cioè i tubi utilizzati per il passaggio e la protezione interrata di ca- vi elettrici in bassa e media tensione, cavi telefonici e sistemi di teleco- municazioni. Il progetto “Da tubo a tubo” rientra nelle attività di sensibi- lizzazione alla sostenibilità e di educazione al riciclo che il Consorzio Ecopolietilene porta avanti fin dalla sua fondazione.
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attualità elettrotecnica - giugno/luglio 2024 - numero 5

























































































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