Page 10 - Attualità Elettrotecnica 6 settembre 2022
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quadro?
Meglio chiarire
Il termine quadro assume il suo proprio significato solo se inserito nel contesto in cui viene utilizzato. Una classificazione è quindi opportuna
a cura di Dino Pellizzaro
Dire quadro non esplicita di certo con molta precisione le sue caratteristiche e gli usi per cui è adatto.
Un tentativo di classificare i quadri offre l’im- magine di quanto sia complesso il tema, tanto che per la realizzazione della classificazione stessa si possono usare varie procedure. Una prima classificazione riguarda la tipologia costruttiva. Parliamo in questo caso di quadri aperti o chiusi. Si intende per quadro aperto quel quadro che presenta parti in tensione ac- cessibili. Ne deriva che l’accesso ad esso può essere consentito solo a personale addestra- to. Il quadro chiuso è costituito da pannelli che lo chiudono da tutti i lati in modo che il quadro
stesso abbia un grado di protezione IP non inferiore a IPXXB. Un’altra metodologia di classificazione si riferisce alla configurazione esterna. In questo caso possiamo parlare di quadri ad armadio (a colonna), a banco e a cassette. La prima tipologia è utilizzata per la gestione di apparecchi di distribuzione e di comando; la seconda si riferisce ai quadri ti- picamente utilizzati nell’industria per il co- mando e la gestione di macchine e di im- pianti. Scendendo nella classificazione, i quadri a cassetta, spesso montati a parete, si riferiscono a un quadro con il compito di comandare e gestire impianti meno comples- si e più ridotti in dimensioni.
Naturalmente ciascuna di queste tre categorie può realizzarsi affiancando tra loro due o più quadri simili. In particolare, i quadri a cassette possono essere affiancati tra loro, mantenen- do ciascuno il proprio compito funzionale, ma realizzando tutti assieme funzioni più com- plesse. Troveremo in questo caso dei collega- menti elettrici tra le varie cassette, ottenuti con opportuni fori che consentono il passaggio dei cavi. Non sempre l’unione tra le cassette si realizza con un’unica struttura di fissaggio che le tenga meccanicamente unite.
Un’altra metodologia di classificazione si rife- risce alle condizioni di installazione. Possiamo parlare allora di quadri per interno e per esterno e di quadri fissi e movibili.
I primi (i quadri per interno) devono avere par- ticolari caratteristiche (è la CEI EN 61439-1 ad indicarle) che ne permettano proprio l’uso al- l’interno: umidità relativa, temperatura del- l’aria, altitudine.
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attualità elettrotecnica - settembre 2022 - numero 6























































































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