Page 11 - Attualità Elettrotecnica 6 settembre 2022
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  Ad esempio l’umidità relativa a 40 °C al massi- no deve essere del 50% e a 20 °C al massimo del 90%. La temperatura massima dell’aria deve essere inferiore ai 40 °C, la temperatura media sulle 24 ore inferiore a 35 °C, la tempe- ratura minima superiore o uguale 5 °C, e l’alti- tudine di installazione non superiore 2000 m. Diverse, naturalmente, le condizioni ambien- tali per l’installazione di quadri per l’esterno. L’umidità relativa può giungere al100% con una temperatura massima di 25 °C. La tempe- ratura nell’aria può variare da una massima di 40 °C a una minima di 25 °C (però con una temperatura media sulle 24 ore inferiore a 35 °C). Anche in questo caso l’altezza massima di installazione è di 2000 m.
Possiamo poi parlare di quadri fissi o movibili, con ovvio significato dei termini.
Una classificazione funzionale
Più interessante a questo punto una classifi- cazione funzionale.
I quadri principali di distribuzione (detti anche Power Center) li troviamo generalmente instal- lati nelle cabine di trasformazione, a valle dei trasformatori MT/BT. Data la funzione operano con elevate correnti e presentano altrettanto elevata resistenza al corto circuito. Ne conse- gue la presenza di interruttori scatolati o aper- ti con particolari caratteristiche. La loro divi- sione in celle funzionali consente un’agevole manutenzione. Sempre a causa della loro fun- zione, che li obbliga a sollecitazioni elettro- meccaniche importanti, è necessario che il lo- ro armadio, generalmente a pavimento pro- prio per questi motivi, consenta l’installazione di sistemi sbarre di notevoli dimensioni. Gene- ralmente è presente un’unica unità di ingresso e un numero non elevato di unità di uscita.
I quadri secondari di distribuzione, impiegati appunto in un secondo livello di distribuzione dell’energia elettrica, presentano di solito un’unica unità di ingresso e diverse unità di uscita. Diminuisce il valore delle correnti in gioco e delle caratteristiche relative alla tenu- ta al corto circuito. Si passa in questo caso da un’installazione a pavimento in armadio (sem-
pre possibile) a un’installazione a parete. Il lo- ro posizionamento è nei pressi delle utenze gestite. E, al termine della distribuzione di energia, troviamo i quadri di distribuzione ter- minali, in sostanza i centralini, destinati, come è noto, in particolare per utenze civili. Le cor- renti calano ancora: il massimo è 125 A, e le tensioni pure, 440 V. Due in particolare le Nor- me di riferimento: la CEI 23-51 per i quadri ca- blati, e CEI 23-49 per gli involucri vuoti.
E il materiale? In genere materiale plastico. Mantenendoci nella classificazione funziona- le, possiamo citare ora i quadri comando mo- tore (o MCC, Motor Control Center).
Qui troviamo i dispositivi per la manovra, il controllo, la protezione e la segnalazione dei motori e degli impianti industriali: interruttori, contattori e quanto è necessario allo scopo. Le correnti di impiego e quelle di corto circui- to in gioco sono rilevanti, seppur inferiori a quelli nei quadri secondari. La complessità delle soluzioni impiantistiche da gestire con- trollare porta a realizzare MCC dalle caratteri- stiche molto diversificate. Si va infatti da avere quadri di elevata robustezza, quadri con ar- madi a pavimento, quadri con un certo nume- ro di cassetti estraibili. La continuità del servi- zio vuole qualità dei componenti certezza nei tempi di manutenzione, da realizzare senza in- terruzione di servizio. Anche per un’ulteriore ti- pologia di quadri, quelli di protezione e misu- ra, il cui scopo è evidente dal termine stesso e il cui uso è tipico in particolare nelle sottosta- zioni, i tipi esistenti sono estremamente diver- sificati, in base alle necessità, sia come dispo- sitivi contenuti, sia come realizzazione dell’ar- madio (a pavimento, da parete, a consolle). Un’altra categoria di quadri appartenenti alla classificazione funzionale è quella dei quadri per automazione o dei quadri a bordo macchi- na. Con l’incremento dell’automazione e con tutte le variabili progettuali connesse con tale campo, i quadri, dovendo risolvere problema- tiche particolari, possono essere tra loro molto diversi, sia come materiale per l’involucro (plastica o più spesso metallo), sia come for- ma (armadio o consolle), sia come posizione
(a parete o, appunto, a bordo macchina). Comunque contengono tutto quanto è neces- sario per la gestione e il comando della mac- china. Anche in questo caso la segregazione dei vari componenti semplifica la manutenzio- ne ed evita così fermi macchina. Va citata per questa tipologia di quadri serie delle Norme IEC 60204. Sempre appartenenti alla classifi- cazione tipologica funzionale, vanno citati i quadri da cantiere. La loro installazione tem- poranea) è presso i cantieri, qualunque essi siano, per nuova costruzione, per ristruttura- zione, per lavori in genere dove è prevista l’apertura di un cantiere. È quindi questa la caratteristica che li inquadra, piuttosto che le funzioni elettriche che esplicano.
Essi infatti possono essere utilizzati per ali- mentare apparecchiature elettriche a valle collegandosi con le sorgenti di energia a mon- te, e essere utilizzati con dispositivi per la di- stribuzione se presenti delle prese a spina.
In alcuni casi possono essere anche forniti di prese di tipo domestico. In altri casi il quadro da cantiere permette la misura dell’energia elettrica assorbita, oppure può avere dei tra- sformatori al fine di ottenere il valore corretto della tensione necessaria a valle. E non sono eccezione i quadri da cantiere che consento- no più di una delle funzioni sopra descritte.
E si è concluso?
Finito così? Bisogna dire di no.
La complessità degli usi dell’energia elettrica porta a realizzare quadri particolarmente indi- cati per altrettanto particolari funzioni.
Un po’ come i veicoli: prima parti con i veicoli a due o a quattro ruote e poi ti spuntano le va- riazioni sul tema: tre ruote, una ruota sola, due ruote a spinta, due ruote elettriche due ruote a pedalata assistita... Ecco quindi che per par- ticolari applicazioni (come possono essere i camping o alcune applicazioni ospedaliere) è stato necessario creare quadri particolari.
E qui ciascun costruttore, seppur per la nic- chia di mercato, si è sbizzarrito. Sempre però con particolare attenzione alle Norme, atten- zione da cui deriva funzionalità e sicurezza.
attualità elettrotecnica - settembre 2022 - numero 6
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