Page 12 - Attualità Elettrotecnica 07 ottobre 2023
P. 12

furti nell’antichità
Il furto è vecchio quanto l’uomo e i metodi per evitarlo ci sono sempre stati, superati spesso dall’abilità dei ladri. Ma solo in questi anni il settore dell’antifurto
ha avuto uno sviluppo notevolissimo
fuoco. Nello stesso periodo un tal Calahan, colpito da un furto avvenuto nell’abitazione del suo datore di lavoro, realizza un sistema costituito da una serie di dispositivi di emer- genza che posizionati ciascuno in una abita- zione di un quartiere azionavano un allarme in un determinato punto. Il sistema fu utilizzato anche nelle colonnine di soccorso posiziona- te nei luoghi pubblici a New York.
Non è dato sapere a quando risale la nascita del nome antiifurto, certo non presente nei te- sti almeno sino agli anni ’30-’40 del novecento.
E oggi?
Negli anni ‘70 e ’80 la tecnologia fa enormi passi avanti: compaiono i sensori di movimen- to, gli ultrasuoni e, successivamente, i sistemi ad infrarossi. Sono degli anni ’90 le chiavi a doppia mappa e successivamente le serratu- re a cilindro europeo. Oggi il settore, per certi versi di nicchia, ma importantissimo e in con- tinua crescita, si avvale di tecnologie partico- lari che permettono di offrire prodotti e sistemi che ben si adattano alle necessità personali di ciascuno. Occorre installare un sistema per la protezione che usi sensori di allarme da ester- no: la scelta può cadere su sensori ad infra- rossi (attivi o passivi), su barriere a microon- de, o su sistemi che utilizzano entrambi. Si preferisce installare un sistema da interno? Anche qui la scelta dipende da molte variabi- li, ad esempio l’immunità agli animali di picco- la taglia, (per garantirsi che il proprio cane non faccia scattare l’allarme). Si desidera ga- rantirsi da falsi allarmi. I sistemi a doppia tec- nologia (infrarossi e microonde) possono risol- vere il problema. Bisogna proteggere un’area di dimensioni elevate? Si possono utilizzare barriere a microonde. L’area, al contrario, è di piccole dimensioni? Si può optare per i cosid- detti sistemi a tenda. Bisogna intervenire su aperture come finestre? Anche in questo ca- so la soluzione (perfino economica) c’è.
E il controllo da remoto? Nessun problema, le soluzioni sono numerose.
L’esperienza conta
Ma quel che conta di più è l’esperienza del- l’installatore, che capisca le necessità del cliente e che conosca le soluzioni tecnologi- che in grado di risolvere le problematiche da questi espresse. Il “fai da te” in questo cam- po, procedura che molti non avveduti riten- gono sufficiente, può portare a installare si- stemi assolutamente non affidabili.
Vale proprio la pena? C’è il rischio di mettere sulla porta un’oca.
a cura della Redazione
Fino al 1700 le possibilità per evitare i fur- ti erano legate a barriere fisiche o all’uso di animali. Le oche a difesa delle mura
dell’antica Roma (siamo nel 390 a.C.) sono un esempio noto: avvisarono i Romani dell’arrivo dei Galli. Ma si sa anche dell’uso (anche re- cente) di cani che con il loro abbaiare dissua- devano gli eventuali intrusi o avvisavano le possibili vittime che si stava verificando qual- cosa di poco piacevole. Sembra che in alcune comunità rurali della Cina l’espediente delle oche come antifurto sia ancora usato. Il recin- to o il fossato erano altri interessanti deterren- ti. Le mura stesse delle città romane e medie- vali avevano proprio lo scopo da preservare chi viveva all’interno da spiacevoli episodi di attacchi di vandali esterni tesi a depauperare gli abitanti dei loro averi. Il primo antesignano dell’antifurto deriva da un’idea di un tal Til- dsley che, nel secolo XVIII, pensò di collegare le porte della sua abitazione ad alcune fine- stre in modo tale che il rumore provocato dal- le catene durante una apertura della porta da parte di malintenzionati lo avrebbe avvisato. Non è dato sapere se il sistema ha funzionato, ma pare che sia stato seguito da altri.
Arriva la corrente
Dobbiamo passare all’uso dell’elettricità per trovare qualcosa di più strutturato. Siamo nel 1850 (circa) e un tal Augustus Russel Pope (sembra fosse un prete protestante) realizza nei pressi di Boston un sistema per cui al- l’apertura di porte o finestre la chiusura di un contatto elettrico faceva battere un martello su una campana. Il ladro non poteva eliminare l’allarme richiudendo la porta o la finestra ap- pena aperta. L’invenzione fu brevettata e nel 1857 venne sviluppata su scala industriale da un tal Edwin Holmes che negli USA fonda la Holmes Electric Protection Company (HEP). L’azienda utilizzava un sistema telegrafico con cui a New York proteggeva anche il negozio di Tiffany. In seguito dal telegrafo passò al telefo- no. Altre fonti suggeriscono che il primo bre- vetto di un sistema antifurto è di William Whi- ting ed era costituito da un sistema elettro- meccanico azionato all’apertura della posta, sistema che a sua volta azionava il movimento di un batacchio contro una campana. L’azienda agli inizi del 1900 passò alla AT&T che realizzò un sistema con una chiamata di emergenza diretta alla polizia e ai vigili del
 12
attualità elettrotecnica - ottobre 2023 - numero 7

















































































   10   11   12   13   14