Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 17

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ttualità
e
lettrotecnica - maggio
2013
- numero
4
17
di Vincenzo Di Gennaro
L
e dotazioni per sicurezza e la prevenzio-
ne incendi degli impianti fotovoltaici su
edificio sono un tema ostico e di difficile
soluzione a causa della natura non controlla-
bile della fonte solare. Il boom del settore foto-
voltaico, in Europa e in Italia, ha portato inevi-
tabilmente tutti i nodi al pettine. I casi d’incen-
dio innescati dal cattivo funzionamento di ge-
neratori fotovoltaici, installazioni scadenti, as-
senza di manutenzione e fenomeni di natura
atmosferica sono cresciuti di pari passo.
La Normativa
Il legislatore, con circolare nazionale dei vigi-
li del fuoco, nel 2010 prima e nel 2012 poi, è
corso ai ripari introducendo requisiti tecnici
specifici in materia di sicurezza e prevenzio-
ne incendi dei generatori fotovoltaici su edifi-
cio. L’ultima circolare n.1324/2012 introduce
requisiti costruttivi più severi, focalizzando
però, la propria attenzione principalmente
sulle tecniche e le misure costruttive finaliz-
zate al contenimento dell’incendio dopo l’in-
nesco. Del resto gli accorgimenti di tipo pre-
ventivo, sebbene siano auspicabili rispetto a
quelli di mero contegno dell’incendio, sono
di difficile attuazione a causa della natura
non controllabile della fonte primaria: il sole.
In caso d’incendio in copertura, durante le
ore di irraggiamento, l’unico vero rimedio per
impedire al generatore elettrico di continuare
ad erogare corrente ed alimentare il guasto
sarebbe quello di togliere tensione ai pannel-
li fotovoltaici, disattivando appunto la fonte
primaria, e questo non è possibile.
Un mercato attento
Il mercato però non è stato a guardare, da
qualche anno è giunto anche da noi il micro-
inver ter, un dispositivo di conversione
c.c./c.a. che si differenzia dai convenzionali
sistemi centralizzati per le modalità d’instal-
lazione: un micro-inverter ogni uno o due mo-
duli fotovoltaici. I sistemi con micro-inverter
consentono ai produttori di trarre enormi be-
nefici in termini di installazione, produzione
di energia e in termini sicurezza.
L’adozione di sistemi solari di tipo a micro-in-
verter conferisce agli impianti una maggiore
sicurezza e indubbiamente una migliore rispo-
origine atmosferiche sono una delle princi-
pali causa all’origine del principio d’incen-
dio.
Nei sistemi a micro-inverter i moduli sono
connessi direttamente al convertitore sen-
za elementi intermedi;
- La limitata estensione delle connessioni in
corrente continua e il frazionamento del
generatore in tanti sub-generatori indipen-
denti determinano un abbattimento in ter-
mini probabilistici della possibilità di cedi-
mento dell’isolamento con conseguente ri-
duzione: a) rischio di corto circuito; b) par-
ti metalliche esposte a tensioni pericolose;
- Assenza di penetrazione dei cavi in corren-
te continua all’interno dell’edificio.
Tutti i micro-inverter infine sono equipaggiati
con dispositivo automatico di disconnessio-
ne che in caso di assenza tensione o in caso
di surriscaldamento interviene direttamente
sezionando la parte d’impianto in corrente al-
ternata, isolando il generatore elettrico dalla
rete passiva. Le caratteristiche di un impianto
realizzato con micro-inverter sono quindi di
complemento alle norme vigenti e conferisco-
no all’intero sistema fotovoltaico una minore
esposizione ai fenomeni d’innesco dell’incen-
dio.
I micro-inverter, già premiati nel 2012 dagli uti-
lizzatori finali e dagli operatori del settore per le
performance, per la longevità e per la facilità di
installazione, spiccano anche per la maggior
sicurezza al confronto degli inverter di stringa,
un valore a cui il mercato si mostra essere
sempre più sensibile.
sta alla prevenzione agli inneschi e principi di
focolare causati dai generatori fotovoltaici.
Rischio elettrocuzione: i micro-inverter lavora-
no con tensioni in corrente continua di circa 30
V, inferiore alla soglia di pericolo per l’uomo
fissata in 50 V dalla norma IEC 60479-1, di
gran lunga inferiore alle pericolose tensioni
c.c. 300÷650 V dei sistemi convenzionali.
Tensioni dell’ordine dei 30 V oltre essere inno-
cue per l’organismo umano consentono più
facilmente il ripristino delle condizioni dielettri-
che dell’isolamento dopo l’interruzione dell’ar-
co elettrico. Rischio d’incendio: con un siste-
ma a micro-inverter si ha una totale elimina-
zione dei cablaggi in corrente continua ad al-
ta tensione sul tetto e all’interno dell’edificio.
L’estensione del cablaggio in corrente conti-
nua è limitato alla lunghezza strettamente ne-
cessaria per il collegamento tra il pannello fo-
tovoltaico e il micro-inverter: 1 metro.
Quest’aspetto introduce notevoli vantaggi in
termini di prevenzione dell’innesco che pos-
sono così riassumersi:
- Abbattimento della superficie delle spire
elettriche in corrente continua, causa prin-
cipale delle sovratensioni indotte di origine
atmosferica;
- Assenza del quadro di campo in corrente
continua. Nei sistemi convenzionali è sicu-
ramente uno dei punti più vulnerabili e pe-
ricolosi per l’innesco.
Spesso a causa di fattori costruttivi, dell’al-
lentamento delle connessioni, dell’assen-
za di manutenzione programmata, delle
sovratemperature, delle sovratensioni di
attenti
al fuoco
Tra le difficoltà installative da risolvere
in un impianto fotovoltaico vi è quella
della prevenzioni incendi.
Si tratta di una tematica che
deve essere ben risolta.
Ecco alcuni interessanti spunti
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