Gli interruttori differenziali di tipo F di Italclem rappresentano la soluzione più adeguata in presenza di carichi con convertitori di frequenza monofase. L’esigenza di migliorare l’efficienza e ridurre il consumo energetico ha portato ad un largo impiego dei convertitori di frequenza (inverter); questi vengono utilizzati per ottenere un livello più elevato di efficienza riducendo il consumo di energia dei motori elettrici. Gli inverter monofase sono presenti nella maggior parte degli elettrodomestici moderni, dotati di elettronica. Durante il normale funzionamento, la corrente generata da un inverter monofase è il risultato della sovrapposizione di componenti a frequenza mista che varia da 10Hz (frequenza motore), a 50Hz (frequenza nominale) e 1000Hz (frequenza di commutazione). In caso di guasto, questa tipologia di utilizzatori può produrre delle correnti di dispersione a frequenza variabile che possono non essere rilevate in modo corretto dai differenziali di tipo AC e A. Gli interruttori differenziali di tipo F, introdotti dalla Normativa di prodotto IEC/EN 62423, sono stati specificatamente concepiti per rispondere a questa esigenza. Gli interruttori differenziali di tipo F si posizionano, per caratteristiche tecniche e prestazionali, tra gli interruttori di tipo A e di tipo B. Essi infatti offrono il livello di protezione e funzionalità di un differenziale tipo A ed in aggiunta: sono in grado di rilevare correnti differenziali con frequenze composite fino a 1kHz, di rilevare correnti pulsanti unidirezionali sovrapposte ad una corrente continua fino a 10mA, presentano una più elevata immunità contro gli scatti intempestivi e una più alta tenuta alle correnti impulsive (3.000A impulso 8/20µs). La gamma di Italclem include sia differenziali puri che magnetotermici tipo F.
N°3-25