Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 6

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ttualità
e
lettrotecnica - maggio
2017
- numero
4
6
attualità
libro bianco
sull’Internet of Things
L’Internet of Things (IoT) incide significativamente sull’economia globale
e si prevede che il suo impatto sulle tecnologie crescerà esponenzial-
mente nei prossimi anni, trasformando l’intera società. Al fine di svilup-
pare una piattaforma IoT intelligente e con risultati affidabili si devono
prendere accuratamente in considerazione gli aspetti critici, così da
garantire sicurezza, interoperabilità e flessibilità della piattaforma. L’ar-
gomento suscita un grande interesse nella grande e variegata comunità
degli stakeholder che la utilizzano e le diverse soluzioni attuative, più o
meno raffinate, costituiranno la chiave del successo di questa tecnolo-
gia. L’IoT è un’infrastruttura di oggetti, persone o sistemi interconnessi
che elabora e risponde a informazioni fisiche e virtuali. L’IoT utilizza col-
lettivamente l’ossatura attuale di Internet per collegare gli oggetti, utiliz-
zando sensori e altre tecnologie collegati da reti. Attraverso l’analisi e la
raccolta dei dati, essa può restituire una grande quantità di dati in usci-
ta per migliorare l’esperienza dell’utilizzatore o le prestazioni di disposi-
tivi e sistemi. Il modo in cui i dati vengono raccolti e analizzati determi-
nerà le evoluzioni future di IoT. La sicurezza può crescere a livello espo-
nenziale, dal momento che i dispositivi, che una volta erano isolati, di-
ventano via via interconnessi e di conseguenza si ottengono sempre più
informazioni che devono essere raccolte, “interpretate” per generare
azioni conseguenti. Come per le tecnologie più dirompenti, le soluzioni
possono essere sviluppate da provider che promuovono i loro accessi
esclusivi, che quindi possono avere un impatto sull’interconnettività. La
normazione può significativamente evitare soluzioni proprietarie e forni-
re concrete soluzioni finora ritenute “visionarie”. Il Libro Bianco mira a
fornire uno sguardo generale sull’attuale IoT, comprese le sue limitazioni
e carenze in ambito di sicurezza, interoperabilità e scalabilità. Esso in-
clude anche diversi casi d’uso dai domini del settore industria, del setto-
re pubblico e privato che mettono in evidenza la necessità di una piatta-
forma IoT intelligente affidabile. Esso prende inoltre in considerazione
tecnologie per tecnologie basate su platform-level di prossima genera-
zione per connettività, elaborazione e sicurezza.
Il Libro Bianco può anche essere scaricato dal seguente link:
nuova
trasparenza
nel mercato
italiano
dell’illuminazione
UL, organizzazione globale di scienza della sicurezza, e Relux Informatik,
società improntata allo sviluppo, alla produzione e alla distribuzione di soft-
ware per la progettazione dell’illuminazione e la presentazione di apparec-
chi d’illuminazione, hanno annunciato la firma di un accordo basato sul
nuovo programma di Verifica di UL. Il programma, che convalida i dati fo-
tometrici a fronte della normativa Iso/EN 13032 o LM 79, permette il rilascio
di un nuovo marchio, UL Verified appunto, che offrirà per la prima volta ai
produttori di illuminazione un servizio di verifica indipendente dei dati foto-
metrici dichiarati per i loro apparecchi. Infine queste informazioni verranno
condivise tramite il database di Relux, che consentirà ai professionisti del-
l’illuminazione e agli utenti finali di cercare in tutta comodità i prodotti di cui
hanno bisogno. Con il lancio del nuovo programma di Verifica di UL relati-
vo a marketing claim su dati fotometrici, e l’accordo che prevede che i da-
ti verificati vengano caricati nel database di Relux, si risponderà sia alle
Nell’ambito del seminario “Gli Italiani e i Raee: dall’uno contro uno all’uno
contro zero”, tenutosi presso la Casa dell’Energia e dell’Ambiente a Milano, è
stata presentata la ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinan-
zattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei Raee (Rifiuti da Ap-
parecchiature Elettriche ed Elettroniche), con un focus sulla città di Milano e
sulla Lombardia. Al centro dell’indagine, condotta attraverso 2.121 interviste
su un campione stratificato e casuale, rappresentativo dei cittadini maggioren-
ni residenti in Italia e selezionato in base a quote per genere, età, area geogra-
fica, e ampiezza dei centri abitati, il legame tra questi comportamenti e la co-
noscenza dei decreti che regolano in Italia il conferimento di Raee. Questa at-
tività è normata dal decreto “uno contro uno”, che da giugno 2010 obbliga i
venditori di prodotti elettrici ed elettronici al ritiro gratuito dell’apparecchiatu-
ra dismessa a fronte dell’acquisto di un nuovo prodotto equivalente, e dal nuo-
vo decreto “uno contro zero”, che da aprile 2016 prevede la consegna gratuita
dei Raee di piccole dimensioni (inferiori a 25 cm) presso i punti vendita con
superficie superiore a 400 m
2
(il servizio è facoltativo per i negozi più piccoli)
senza alcun obbligo di
acquisto. A Milano la
notorietà dei Raee ri-
sulta in linea con la
media nazionale: il
42% degli intervistati
non li conosce affatto.
Solo il 17% conosce
bene questa tipologia
di rifiuti, mentre il
41% superficialmen-
te. Il 48% del campio-
ne considera il livello
di pericolosità dei Raee elevatissimo. A Milano la percezione sul grado di ri-
schio di questi rifiuti è legata alle conseguenze dannose che il mancato tratta-
mento può avere sul suolo, sull’aria e sull’acqua (77%), alla presenza di so-
stanze inquinanti contenute in alcuni componenti (63%) e al fatto che questi
apparecchi non siano biodegradabili (47%). Rispetto alla precedente indagine
effettuata da Ipsos per Ecodom nel 2011, i cittadini italiani riconoscono di ave-
re le principali responsabilità degli scarsi risultati di raccolta dei Raee (in me-
dia il 35%). Nell’attribuzione di responsabilità seguono le amministrazioni
pubbliche (30%): un valore in sensibile calo rispetto al 2011 (39%), che però
nelle Isole arriva a quota 37%. Chiamato in causa anche il canale distributivo
(13%), seguito dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche
(11%). AMilano la conoscenza del decreto uno contro uno risulta tra le meno
diffuse d’Italia: mentre a livello nazionale il 30% del campione dichiara di co-
noscerlo in modo approfondito (+13% rispetto al 2011) e il 44% di non cono-
scerlo ancora, nel capoluogo lombardo la percentuale di coloro che conoscono
questa modalità di dismissione scende al 25%, mentre il 46% ne è ancora al-
l’oscuro. In Italia è stato il 42% degli intervistati a conoscenza dell’uno contro
uno a fruire del servizio (in media 2,6 volte). Al Nord Ovest, invece, il dato è
leggermente superiore: il 44% dichiara di essersene avvalso (in media 2,4 vol-
te). La notorietà del decreto uno contro zero al Nord Ovest è ancora piuttosto
contenuta (18%), probabilmente anche per la sua recente introduzione (aprile
2016), in linea con le percentuali nazionali.
Secondo gli intervistati, il decreto potrà contribuire in modo significativo al-
l’aumento della raccolta dei Raee. Le principali motivazioni indicate a livello
nazionale sono la semplificazione del conferimento per i consumatori, anche
in termini di convenienza, e le potenzialità in termini di informazione e sensi-
bilizzazione dei cittadini, promuovendo comportamenti virtuosi.
gli Italiani e i
Raee
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