Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 11

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ttualità
e
lettrotecnica - maggio
2013
- numero
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Energia. E’ indubbio che tale meccanismo
può, se abbinato allo SSP o al Ritiro Dedicato
ed opportunamente ampliato e reso stabile,
essere uno strumento di sviluppo del FV post
incentivi. GIFI raccomanda l’estensione di tale
strumento attraverso l’istituzione di un mecca-
nismo aperto a tutti i soggetti e stabile nel tem-
po. La scadenza di giugno 2013 andrebbe
pertanto prorogata di almeno un anno.
Detrazioni fiscali sui ricavi della
produzione di energia.
La produzione
di energia elettrica, se remunerata con mec-
canismo di SSP o di RID, è soggetta a imposte
dirette e indirette, fatta eccezione per lo SSP
per le persone fisiche e gli enti non commer-
ciali. Interventi tesi a ridurre il carico fiscale su
questi ricavi, potrebbero incentivare l’uso del
FV senza gravare sulla bolletta elettrica. Tale
meccanismo, inoltre, garantisce una propor-
zionalità fra la produzione di energia e il van-
taggio per il produttore, a differenza di altri si-
stemi come le detrazioni sull’investimento o fi-
nanziamenti a fondo perduto che non sono
correlati con l’effettiva funzionalità dei sistemi
FV. GIFI propone di introdurre la detraibilità di
tali imposte per una quota da definire (ad es.
30%) e per un periodo non inferiore ai 10 an-
ni, in analogia a simili iniziative in altri Paesi.
Interventi di strategia energetica.
Sistemi efficienti di utenza (SEU).
Il SEU riguarda un rapporto bilaterale tra due
soggetti: un solo cliente finale e un produttore.
La ratio dei SEU sembra quella di promuovere
lo sviluppo della generazione distribuita da
fonte rinnovabile, magari cumulandola con
opzioni di mercato quali lo scambio sul posto.
Ad oggi, per i SEU, mancano ancora le regole
di dettaglio per l’operatività. Questo ha com-
portato uno scarso ricorso allo strumento del
SEU. Inoltre si manifestano dei limiti evidenti al
meccanismo dovuti a:
• impossibilità di applicazione alle utenze civili
(direttiva EU 2009/72/CE);
• difficoltà da parte UTF di applicare la normati-
va vigente per mancanza di regole operative;
• se i SEU sono abbinati allo Scambio sul po-
sto e/o incentivi in Conto Energia il gruppo
di misura deve essere del soggetto respon-
sabile/titolare della convenzione con GSE,
oppure ci deve essere un “mandato senza
rappresentanza” da parte del cliente al pro-
prietario dell’impianto FV (il titolare dell’im-
pianto FV deve pagare le bollette elettriche
del cliente e poi rivalersi su di lui);
•ci deve essere ininterrotta proprietà tra im-
pianto di produzione e di consumo.
GIFI auspica un coinvolgimento di tutti i sog-
getti nella definizione urgente delle regole ap-
plicative per le SEU. In fase applicativa dovrà
essere perseguito il fine di rimuovere i limiti so-
pra indicati che rendono lo strumento di scar-
sa comprensione e utilizzazione.
Reti interne di utenza (RIU).
La RIU:
• connette unità di consumo industriali, ovvero
connette unità di consumo industriali e unità
di produzione di energia elettrica funzional-
mente essenziali per il processo produttivo
industriale, purché esse siano ricomprese in
aree insistenti sul territorio di non più di tre
Comuni adiacenti, ovvero di non più di tre
Province adiacenti nel solo caso in cui le
unità di produzione siano alimentate da fon-
ti rinnovabili;
• è una rete non sottoposta all’obbligo di con-
nessione di terzi, fermo restando il diritto per
ciascuno dei soggetti ricompresi nella me-
desima rete di connettersi, in alternativa alla
rete, con obbligo di connessione di terzi;
• è collegata tramite uno o più punti di con-
nessione a una rete con obbligo di connes-
sione di terzi a tensione nominale non infe-
riore a 120 kV;
• ha un soggetto responsabile che agisce co-
me unico gestore della medesima rete. Tale
soggetto può essere diverso dai soggetti ti-
tolari delle unità di consumo o di produzio-
ne, ma non può essere titolare di concessio-
ni di trasmissione e dispacciamento o di di-
stribuzione di energia elettrica.
Le RIU quindi si differenziano dai SEU per:
• maggiore estensione territoriale al di fuori di
un’area di proprietà;
• inclusione di utenze ulteriori rispetto al rap-
porto produttore / cliente tipico dei SEU;
• enfasi sulla natura industriale / commerciale;
• obbligo di connessione a una rete pubblica.
Come per il caso dei SEU, GIFI si attende un
coinvolgimento diretto degli operatori di setto-
re nella rapida definizione del tema andando
in particolare a rivedere l’attuale normativa per
aprire questo meccanismo anche a realtà di
nuova costituzione.
Scambio sul Posto (SSP).
In questo
momento il meccanismo di Scambio sul Posto
presenta diversi limiti, prevalentemente a cau-
sa di:
• limite di potenza FV a 200 kW;
• complessità dell’algoritmo.
Lo scambio sul posto potrebbe opportuna-
mente essere rivisto in tutti i casi di autoconsu-
mo prevalente. GIFI propone l’innalzamento
della potenza dell’impianto almeno fino ad 1
MW, introducendo, il vincolo che la produzio-
ne dell’impianto FV debba essere parametrata
ai consumi medi annui dell’utenza. Si propone
inoltre il ritorno a meccanismi più semplici (del
tipo dello scambio fisico dell’energia) che po-
trebbero essere la chiave di sviluppo del foto-
voltaico post Conto Energia.
Oneri di sbilanciamento/pre-
mio programmabilità.
Attualmente
l’AEEG ha introdotto, per il solo 2013, mecca-
nismi penalizzanti per i produttori di energia
elettrica da fonte rinnovabile non programma-
bile che non rispettano i programmi di produ-
zione del giorno dopo. Tali meccanismi sono
volti a migliorare il funzionamento del sistema
elettrico e ridurre i costi legati al mercato dei
servizi di dispacciamento (MSD). Il FV deve
vedere con favore tali meccanismi e può fron-
teggiarli con strumenti evoluti di forecasting
nel breve termine e con l’accumulo nel medio.
GIFI propone di sviluppare nuovi meccanismi
introducendo non solo penalità, ma anche
premialità per favorire l’evoluzione della rete
verso una migliore gestione della produzione
da fonti rinnovabili non programmabili.
Semplificazione procedure auto-
rizzative e di connessione alla re-
te.
La maggiore complessità negli iter autoriz-
zativi e di connessione alla rete in Italia, rispetto
agli altri Paesi Europei, ci penalizza ancora pe-
santemente con la conseguenza di incrementa-
re i costi complessivi di realizzazione degli im-
pianti. GIFI propone un’ulteriore semplificazione
degli iter autorizzativi e degli adempimenti lega-
ti alla connessione alla rete attraverso la predi-
sposizione di un modello unico semplificato da
utilizzare per l’autorizzazione, la connessione e
l’esercizio degli impianti fotovoltaici realizzati su-
gli edifici, per i quali è prevista la comunicazio-
ne di cui all’art, 6, comma 11, del D.Lgs 28/11.
Un’altra proposta riguarda l’eliminazione delle
prove di campo fatte sugli inverter (dispositivo
di autotest) e sui dispositivi di interfaccia ester-
ni, prove che richiedono anche un aggravio
economico per l’utente finale.
Misure per la semplificazione nel-
l’accesso alla rete elettrica.
Ad og-
gi la somma degli adempimenti burocratici e
degli oneri per l’accesso al sistema elettrico
per un piccolo impianto fotovoltaico da 3 kW,
realizzato presso un’utenza familiare, può
superare i 1.000
(per un costo dell’impian-
to di 5.000
circa), pari ad oltre ii 20% del
costo di impianto. Tale dato appare in forte
controtendenza con la media europea. GIFI
propone di adeguare i meccanismi di mer-
cato per dare la possibilità agli operatori di
meglio fornire previsioni di immissione attra-
verso l’introduzione di misure di semplifica-
zione amministrativa che non comportino
nuovi o maggiori oneri nè minori entrate per
il Bilancio dello Stato.
Ad esempio, si potrebbe prevedere l’elimina-
zione degli oneri e dei corrispettivi per l’eroga-
zione del preventivo di connessione per im-
pianti realizzati presso utenze preesistenti in
bassa tensione che non prevedano lavori di
adeguamento delle linee elettriche e che di-
chiarino di non accedere ad alcuna forma di
incentivazione tariffaria, con esclusione dello
scambio sul posto e del ritiro dedicato.
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