Elettrocanali cassette di derivazione da parete Serie 400

Elettrocanali presenta il sistema di cassette di derivazione da parete Serie 400, ampliato nelle dimensioni disponibili e nell’offerta di accessori complementari. La gamma delle cassette e contenitori da parete soddisfa tutti i giorni le più disparate esigenze di derivazione e connessione: con passacavi concentrici per cavi flessibili o con passacavi a sfondamento per cavi rigidi, con pareti lisce, coperchi opachi o trasparenti, anche in versione alta, viti metalliche o in materiale isolante anche a 1/4 di giro, la soluzione è sempre a portata di mano. Il grado di protezione IP è differenziato a seconda del tipo: IP44 per la cassette con coperchio a scatto, IP55 per le versioni con passacavi ed infine IP56 per i modelli totalmente chiusi (pareti lisce). Con ben 150 articoli, in diverse famiglie, le cassette da parete sono la soluzione per ogni esigenza: sono realizzate in materiale ABS termoresistente con grado di resistenza al calore anomalo di 650 °C, questa versione è anche priva di alogeni e pertanto installabile in luoghi affollati o in spazi riservati al pubblico. Gli stessi modelli sono anche fabbricati in materiale ABS autoestinguente V0 secondo la norma UL94. La variante in ABS autoestinguente con elevato grado di resistenza al calore anomalo (960° C), fa fronte alle situazioni d’impiego più gravose e, nella versione rossa, trova impiego nelle realizzazioni di sicurezza e antincendio. Vengono proposte anche versioni in tecnopolimero policarbonato, anch’esse prive di alogeni. Le cassette di derivazione sono dotate di accorgimenti esclusivi che semplificano e accelerano le operazioni di cablaggio facendo risparmiare tempo e denaro all’installatore. A partire dalla dimensione 300×220 le cassette sono munite di cerniera integrata separabile: questo significa nessun kit da montare, apertura a 90° del coperchio a filo scatola, separazione del coperchio dalla scatola senza attrezzi e riposizionamento a scatto dopo aver effettuato cablaggi o montaggi in officina.

N°3-2020