Secondo recenti stime del consorzio Ecolight, ogni famiglia italiana può custodire inconsapevolmente circa 3 kg di plastica “fantasma” nei piccoli elettrodomestici presenti in casa. Di questi oggetti, meno di 1 su 5 segue un corretto percorso di raccolta differenziata. Ecolight ha individuato tre prodotti di uso quotidiano che tutti possediamo per analizzare la quantità di plastica presente:
- Il telecomando – piccolo, maneggevole, onnipresente. Un solo telecomando può contenere fino all’85% del suo peso in plastica. Quando smette di funzionare o viene sostituito, spesso finisce dimenticato in un cassetto. E con lui, centinaia di grammi di plastica che potrebbero essere recuperati.
- L’asciugacapelli – lo usiamo quasi ogni giorno, ma raramente ne valutiamo la composizione. In media, un asciugacapelli può contenere fino a 500 grammi di plastica. Eppure, alla fine della sua vita utile, molti lo gettano nell’indifferenziata, perdendo materiali preziosi e generando un impatto ambientale invisibile ma significativo.
- Il caricabatterie – spesso dimenticato quando si cambia il telefono o accumulato in eccesso, contiene plastica in proporzioni notevoli, fino al 75% del suo peso totale, tra rivestimenti e componenti. Nonostante ciò, raramente viene trattato come un rifiuto elettronico, finendo invece troppo spesso nei rifiuti generici.
La plastica che si nasconde nei nostri dispositivi può diventare una risorsa, ma solo se impariamo a gestirla correttamente. Il primo passo è riconoscere i RAEE: quando un apparecchio elettrico o elettronico smette di funzionare, no va buttato nell’indifferenziata, ma consegnato presso un centro di raccolta comunale o nei punti vendita dotati di ecoisole. Inoltre, è importante sfruttare il diritto al ritiro “uno contro uno” – che prevede la possibilità di restituire gratuitamente il vecchio prodotto al momento dell’acquisto di uno nuovo – e “uno contro zero”, per i piccoli elettrodomestici fino a 25 cm, anche senza obbligo di acquisto.
Solo attraverso questi semplici accorgimenti possiamo evitare che plastica preziosa venga sprecata, e contribuire concretamente a una filiera più sostenibile.
09.07.25