In un periodo storico in cui i problemi legati al cambiamento climatico sono sempre più al centro dell’attenzione pubblica, ogni aspetto della vita quotidiana viene messo sotto la lente di ingrandimento al fine di comprendere in che misura ogni scelta e modalità di acquisto incida sul fattore ambientale. Reichelt elektronik si è interrogato su come e se la sostenibilità rientri tra i criteri d’acquisto per la popolazione e sia un elemento discriminante per alcuni prodotti, soprattutto quelli elettronici. In collaborazione con l’Istituto di ricerca OnePoll, l’azienda ha esaminato un campione di 1.000 italiani per valutare quanto incide la sostenibilità nel processo di acquisto di device e apparecchiature elettriche ed elettroniche. Quando si tratta di acquistare apparecchiature elettroniche, il 52% della popolazione italiana intervistata da reichelt elektronik fa spesso attenzione alla sostenibilità e dichiara di preferire prodotti più “green”, a fronte di un 39% di intervistati che arriva a fare della sostenibilità un elemento totalmente determinante per gli acquisti di tipo elettronico. Anche le etichette relative al livello di efficienza energetica di un determinato apparecchio sono un elemento cruciale, sia per gli acquisti nei negozi fisici sia online: il 59% della popolazione intervistata, infatti, consulta sempre le informazioni presenti sulle etichette. L’indagine evidenzia inoltre come gli italiani siano disposti a pagare un prezzo più alto pur di scegliere un prodotto sostenibile, in media pari a circa +10%, soprattutto quando si tratta di elettrodomestici e di grandi apparecchiature per la casa. Per l’acquisto di un device di piccole dimensioni, come uno smartphone, gli italiani sono invece disposti a spendere in media circa il 9% in più. È dunque evidente come i consumatori siano abbastanza propensi a spendere cifre più alte per prodotti più sostenibili, nonostante qualche disuguaglianza in termini di età: secondo i dati di reichelt elektronik, infatti, sono i giovani tra i 18 ed i 24 anni, pari al 31% della popolazione intervistata, quelli più sensibili alla tematica e maggiormente disposti ad acquistare prodotti più cari purchè sostenibili (fino al +9,3% rispetto al costo iniziale), seguiti dalla fascia d’età 25-34 anni (28%) che invece è disposta a pagare in media il +9,6%. Soltanto l’11% della popolazione over 55 spenderebbe invece il +6,7% per un prodotto più sostenibile. La maggior parte delle persone partecipanti al sondaggio di reichelt elektronik (55%) ha affermato che tende a sostituire un device o un prodotto elettronico soltanto quando non più funzionante o nel caso di smarrimento. L’indagine ha messo in evidenza che il 71% degli italiani è concorde nell’affermare che i produttori di apparecchiature elettroniche limitino “forzatamente” il loro utilizzo oltre un determinato asso di tempo per incentivare le vendite. Nonostante il 77% degli italiani rispondenti al sondaggio sia consapevole delle sostanze pericolose presenti negli apparecchi elettrici più datati, c’è ancora molto da imparare circa le modalità di riciclaggio: meno della metà (45%) ha riciclato tali prodotti in appositi centri per lo smaltimento, mentre soltanto il 40% ha restituito un device nel negozio fisico e il 26% ad un retailer online. Il D. Lgs. 49/2014 sancisce infatti che i rivenditori di apparecchiature elettriche ed elettroniche con almeno 400 m2 di spazio di vendita (fissi) o di stoccaggio e spedizione (online) sono obbligati ad accettare gli apparecchi secondo il principio del ritiro 0:1. La normativa stabilisce che il rivenditore deve effettuare il ritiro gratuito dei RAEE di piccole dimensioni, con dimensione massima inferiore a 25 cm, anche quando il consumatore non effettua un acquisto. Soltanto il 52% degli italiani è a conoscenza di questa possibilità, mentre il 79% di essi è convinto che l’unica alternativa valida sia smaltire tali dispositivi presso un apposito centro di smaltimento. A livello generale si può affermare che gli italiani fanno della sostenibilità un elemento importante nella scelta d’acquisto di un apparecchio elettronico, nonostante i costi ancora troppo elevati e le perplessità in materia di smaltimento. Sono molti i passi compiuti in tal senso, ma le sfide imposte dal cambiamento climatico sono sempre più impellenti ed esigono interventi a 360 gradi.
29.10.21