Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 8

protezione
dalle sovratensioni
delle
lampade
con moduli Led
È stata pubblicata nel mese di giugno la nuova Guida tecnica Cei 34-
156 “Guida per la protezione degli apparecchi di illuminazione con
moduli Led dalle sovratensioni”. La Guida ha lo scopo di informare il
fabbricante di apparecchi di illuminazione in merito alle cause che tipi-
camente originano le sovratensioni e di definire alcune misure di pro-
tezione tali da preservare gli apparecchi di illuminazione dai possibili
guasti. La Guida si riferisce in particolare agli apparecchi installati in
impianti di illuminazione posti all’esterno, quali ad esempio quelli per
illuminazione stradale e arredo urbano. La rapida evoluzione delle sor-
genti luminose basate su tecnologie Led e il costante miglioramento
della loro efficienza luminosa ne ha comportato una massiccia appli-
cazione all’interno degli apparecchi di illuminazione, modificandone i
tratti distintivi, aprendo nuove frontiere nel design e creando nuovi sce-
nari e percezioni luminose. Rispetto a qualche anno fa, gli apparecchi
di illuminazione con moduli Led dispongono di una sorgente luminosa
di dimensioni contenute, di grande luminanza, costruita utilizzando
tecnologie, strumenti ed attrezzature per l’assemblaggio propri del
mondo dell’elettronica.
Le prerogative dimensionali, di funzionamento e di isolamento sono
assolutamente diverse dalle sorgenti luminose “tradizionali” utilizzate
finora. Uno degli elementi critici per i moduli Led è la temperatura di
funzionamento, poiché essa influenza sia la quantità di luce emessa
(flusso luminoso) che le aspettative di vita. Tutti gli apparecchi con mo-
duli Led sono pertanto progettati per mantenere la temperatura dei
singoli Led al più basso valore possibile. L’utilizzo delle nuove sorgen-
ti Led negli apparecchi di illuminazione installati in impianti posti al-
l’esterno, ha evidenziato un certo numero di guasti dovuti alle solleci-
tazioni indotte dall’ambiente stesso. Inoltre si è spesso osservato co-
me le aspettative di vita, rilevate a fronte di attente prove di laboratorio
in accordo alle norme di sicurezza e di immunità, non sono state con-
fermate nel reale utilizzo.
domotica:
il nuovo alleato
del risparmio
energetico
Il risparmio energetico casalingo non è più un’utopia: la tendenza è già
in corso ma manca ancora il giusto sprint per decretare il successo
reale della domotica. Costruire case moderne, in grado di soddisfare i
bisogni di chi vi abita, adeguandosi ai suoi ritmi di vita è la base di par-
tenza per poter garantire un risparmio energetico casalingo veramen-
te efficiente. Anche in Italia sempre più persone sono attratte dalle po-
tenzialità della domotica che rappresenta uno strumento inedito
di controllo tecnologico degli impianti ma anche degli elettrodomesti-
ci. Solo di recente e in particolare nel 2015 la situazione del mercato
delle case è leggermente migliorata. Un ruolo fondamentale è stato
giocato dagli investimenti volti alle ristrutturazioni. Le agevolazioni del
governo hanno sicuramente accelerato la richiesta di prestiti e mutui,
che nel contempo, come si nota da un confronto su SosTariffe.it, han-
no raggiunto tassi d’interesse molto bassi. I lavori edilizi che gli italiani
preferiscono sono sicuramente quelli di adeguamento ai moderni stan-
dard per gli impianti (come ad esempio l’installazione di riscaldamen-
to a pavimento) e aumento dell’efficienza energetica (proprio questi in-
terventi sono cresciuti del 37%) come le coibentazioni e gli isolamenti.
La “casa intelligente” del futuro supera il concetto di attrezzature tradi-
zionali fornendo a chi abita la casa la possibilità di interagire con
nuove apparecchiature e sistemi sempre più autonomi.
I nuovi strumenti sono perfino in grado di migliorarsi grazie all’autoap-
prendimento. Di recente sono numerosi gli apparecchi che seppur len-
tamente stanno trovando spazio dentro le case. Si pensi ad esempio ai
nuovi contatori elettrici, apparecchi che collegati in rete sono in grado
di monitorare i consumi, effettuare report e informare l’utente.
Grande comodità che va a braccetto con il bisogno di risparmio am-
bientale ed economico (Fonte: abc risparmio.it).
cavi
elettrici e classi
di reazione al
fuoco
Il 1° settembre è stata pubblicata la Tabella Cei Unel 35016 – Classi di
reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento UE prodotti da
costruzione (305/2011). Il documento normativo coinvolgerà norme su
materiali, specifiche di prodotto, tabelle Cei-Unel ecc., e si rivolge a tut-
ti coloro che quotidianamente trattano cavi elettrici per energia e tra-
smissione dati che ricadono nell’ambito del Regolamento Prodotti da
Costruzione. Questo Regolamento disciplina l’immissione e la libera cir-
colazione sul mercato europeo e introduce un linguaggio tecnico armo-
nizzato per le prestazioni e le caratteristiche essenziali di tutti i prodotti
da costruzione. È applicabile ai cavi elettrici dal 10 giugno 2016, data
di pubblicazione della Norma EN 50575 nell’elenco delle Norme armo-
nizzate ai sensi del Regolamento stesso. In particolare per i cavi, vista
la loro pericolosità in caso di incendio, la Commissione Europea ha pre-
visto 7 classi di prestazione di reazione al fuoco identificate dalle lette-
re A/B1/B2/C/D/E/F a cui sono state aggiunte alcune prestazioni addi-
zionali di sicurezza relative all’emissione di fumo, gocce incandescenti
e acidi (Norma Uni EN 13501-6 - Classificazione al fuoco dei prodotti e
degli elementi da costruzione - Parte 6: Classificazione in base ai risul-
tati delle prove di reazione al fuoco sui cavi elettrici). Il Cei, per facilita-
re la scelta del cavo adatto per ogni tipo di installazione ha identificato
con i propri esperti normatori e inserito nella Tabella Cei Unel 35016
quattro classi di reazione al fuoco, che consentono di rispettare le pre-
scrizioni installative previste dalla Norma Cei 64-8. Questa soluzione
eviterà confusione per gli utilizzatori e semplificherà la scelta di proget-
tisti ed installatori. Fino al 1° luglio 2017 sussisterà un periodo di coesi-
stenza, durante il quale produttori e importatori potranno immettere sul
mercato cavi che rispettano o meno il Regolamento CPR.
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ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2016
- numero
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